Affidamento diretto di lavori, servizi e forniture: ecco il Vademecum ANAC

Dall’Anticorruzione il Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000,00 euro e di forniture e servizi di importo inferiore a 140.000 euro

di Redazione tecnica - 11/08/2024

Benché si disquisisca ancora sull’obbligatorietà o meno delle procedure di affidamento di cui all’art. 50 del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), non vi è alcun dubbio che nel sottosoglia gli affidamenti diretti costituiscono una fetta importante (sia numericamente che economicamente) del totale delle procedure della pubblica amministrazione.

Affidamento diretto: il Vademecum ANAC

Lo aveva già evidenziato l’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) nella sua relazione annuale al Parlamento in cui gli affidamenti diretti hanno rappresentato nel 2023 il 49,6% degli appalti totali. Sommando a tale percentuale quella relativa alle procedure negoziate senza previa pubblicazione di bando (il 28,5%), per il 78,1% degli appalti le P.A. hanno optato per procedure non pienamente concorrenziali.

Proprio per questo motivo, nell’adunanza del 30 luglio 2024, ANAC ha approvato il Vademecum informativo per gli affidamenti diretti di lavori di importo inferiore a 150.000,00 euro, e di forniture e servizi di importo inferiore a 140.000 euro.

L’obiettivo del nuovo Vademecum informativo è fornire alla pubblica amministrazione tutte le indicazioni utili sia dal punto di vista normativo che operativo.

Per quanto attiene all’ambito normativo, nel Vademecum sono riportate le disposizioni di cui al vigente codice dei contratti pubblici concernenti gli affidamenti diretti richiamando, altresì, i pareri e le pronunce di chiarimento resi in merito a specifici aspetti e problematiche sia dall’Anac che dal MIT.

Per quanto concerne gli aspetti operativi a seguito della intervenuta digitalizzazione, il Vademecum fornisce indicazioni sull’attuale sistema di acquisizione del Certificato Identificativo Gara (CIG) e sull'invio delle informazioni alla Banca Dati Nazionale dei Contratti Pubblici (BDNCP).

Nel documento sono anche illustrate le future implementazioni delle schede alle quali si sta lavorando in accoglimento delle richieste pervenute dalle stazioni appaltanti e dalla associazioni di categoria.

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