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Affidamento diretto: la rotazione incarichi è obbligatoria?

Il Consiglio di Stato spiega cosa succede se una stazione appaltante effettua diversi affidamenti diretti alla stessa società

di Redazione tecnica - 10/03/2022

Cosa succede quando una stazione appaltante affida direttamente, nel corso del tempo, diversi servizi allo stesso operatore? Dipende dalla tipologia di incarico, come spiega il Consiglio di Stato con la sentenza n. 1421/2022.

Affidamento diretto e principio di rotazione: la sentenza del Consiglio di Stato

Nel caso in esame, un comune aveva affidato un incarico in via diretta ai sensi dell’art. 36, comma 2, lett. a), d.lgs. n. 50/2016 (Codice dei Contratti Pubblici) a una società di servizi. Secondo l’appellante, l’affidamento diretto del servizio avrebbe violato i principi di rotazione e concorrenza, considerata anche la perfetta omogeneità fra i servizi controversi e quelli precedentemente affidati alla stessa società in due incarichi precedenti.

Il Consiglio ha respinto l’appello, evidenziando che elemento fondamentale nel giudizio è l’assenza di omogeneità nei contenuti dell’affidamento, ai fini dell’operatività del principio di rotazione.

Principio di rotazione e omogeneità incarichi

In termini generali, la giurisprudenza dello stesso Consiglio ha chiarito il significato e la portata del principio di rotazione, che trova affermazione all’art. 36, comma 1, d.lgs. n. 50 del 2016: “Il principio di rotazione di cui all’art. 36, comma 1, del d. lgs. n. 50/2016 costituisce necessario contrappeso alla notevole discrezionalità riconosciuta all’amministrazione nel decidere gli operatori economici da invitare in caso di procedura negoziata; esso ha infatti l’obiettivo di evitare la formazione di rendite di posizione e persegue l’effettiva concorrenza, poiché consente la turnazione tra i diversi operatori nella realizzazione del servizio, consentendo all’amministrazione di cambiare per ottenere un miglior servizio".

Presupposto dell’applicazione del principio di rotazione è che venga in rilievo un affidamento diretto o comunque ristretto, atteso che “Deve ritenersi che l’applicazione del principio di rotazione degli inviti o degli affidamenti sia limitata alle procedure negoziate”. Al contempo, il principio di rotazione degli affidamenti e degli inviti fa sì che l’affidamento o il reinvito al contraente uscente abbiano carattere eccezionale e richiedano un onere motivazionale più stringente.

Se oggetto incarico è diverso, non si vìola principio di rotazione

Nel caso in esame, benché avvenuto su Mepa, si tratta vadi un affidamento diretto, in forma di “Ordine di acquisto - Oda”. Esso presentava un oggetto specifico e circoscritto, diverso nelle sue linee e contenuti essenziali da quelli precedenti e benché si potesse scorgere qualche profilo di sovrapponibilità fra i contenuti dei vari affidamenti, la Stazione appaltante ha operato entro il limite della legittimità rispetto al principio della rotazione. Di conseguenza, l’appello è stato respinto, confermando l’incarico con affidamento diretto.

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