Affitti non riscossi: come richiedere il credito d'imposta
Il Fisco spiega come e quando richiedere il credito per le imposte relative ai canoni di locazione non pagati dall’inquilino
La riscossione dei canoni di affitto può essere problematica, nel caso di inadempienza da parte di un inquilino. Il Fisco però garantisce una tutela, con la possibilità, per il locatore, di recuperare le imposte versate sui canoni di locazione scaduti e non percepiti.
Canoni di locazione non riscossi: spetta un credito d'imposta
Come recuperare le imposte relative a un contratto di locazione i cui canoni non sono stati riscossi? In proposito, l’art. 26 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR) dispone che:
- i redditi derivanti da contratti di locazione di immobili ad uso abitativo, se non percepiti, non concorrono a formare il reddito, purché la mancata percezione sia comprovata dall'intimazione di sfratto per morosità o dall'ingiunzione di pagamento;
- ai canoni non riscossi dal locatore nei periodi d'imposta di riferimento e percepiti in periodi d'imposta successivi si applica l'articolo 21 in relazione ai redditi di cui all'articolo 17, comma 1, lettera n-bis) del TUIR;
- per le imposte versate sui canoni venuti a scadenza e non percepiti come da accertamento avvenuto nell'ambito del procedimento giurisdizionale di convalida di sfratto per morosità è riconosciuto un credito di imposta di pari ammontare.
Come richiede il credito d'imposta per affitti non riscossi
Come spiega Fisco Oggi a un contribuente, tale credito può essere, in alternativa:
- indicato nella prima dichiarazione dei redditi utile successiva alla conclusione del procedimento giurisdizionale di convalida dello sfratto e comunque non oltre il termine ordinario di prescrizione decennale;
- richiesto a rimborso, presentando apposita istanza agli uffici finanziari competenti, entro i termini di prescrizione.
Inoltre, qualora si verifichi un'eventuale successiva riscossione (totale o parziale) dei canoni per i quali si è usufruito del credito d’imposta si dovrà obbligatoriamente di dichiarare tra i redditi soggetti a tassazione separata il maggior reddito imponibile rideterminato, con la possibilità di scegliere la tassazione ordinaria.
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