Aggiornamento prezzi materiali, la direttiva della Regione Siciliana
Il Provvedimento fornisce indicazioni sull'adeguamento disposto dall'art. 26 del DL Aiuti
L’Assessorato Infrastrutture e Mobilità della Regione Siciliana ha pubblicato una Direttiva relativa all’applicazione dell’art. 26. “Disposizioni urgenti in materia di appalti pubblici di lavori” del D.L. n. 50/2022 (cd. Decreto Aiuti). Con il provvedimento, l'Amministrazione Regionale fornisce indicazioni su quanto previsto dal decreto legge che, per fronteggiare il caro prezzi dei materiali, ha disposto un adeguamento dei prezzari regionali per tutte le lavorazioni fino al 31 dicembre 2022.
Adeguamento prezzari, la Direttiva della Regione Siciliana
In proposito, ricordiamo che l’art. 26 del D.L. n. 50/2022 ha stabilito che per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, in relazione agli appalti pubblici di lavori, aggiudicati sulla base di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021, lo stato di avanzamento dei lavori afferente alle lavorazioni eseguite dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022, è adottato, applicando i prezzari aggiornati ai sensi:
- del comma 2 dello stesso art. 26 (elenco prezzi regionale aggiornato entro il 31 luglio 2022);
- oppure del comma 3 dello stesso art. 26, che prevede un incremento fino al 20 per cento del prezzario regionale aggiornato alla data del 31 dicembre 2021 in caso di mancato aggiornamento entro il 31 luglio 2022.
I maggiori importi derivanti dall'applicazione dei nuovi prezzari, al netto dei ribassi, sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90 per cento, e nei limiti delle risorse previsti dallo stesso art. 26.
Il certificato di pagamento è emesso contestualmente e comunque entro cinque giorni dall'adozione dello stato di avanzamento e il pagamento è effettuato, utilizzando:
- nel limite del 50 per cento, le risorse appositamente accantonate per imprevisti;
- le eventuali ulteriori somme a disposizione della medesima stazione appaltante;
- le somme derivanti da ribassi d'asta, qualora non ne sia prevista una diversa destinazione sulla base delle norme vigenti;
- le somme disponibili relative ad altri interventi ultimati di competenza della medesima stazione appaltante e per i quali siano stati eseguiti i relativi collaudi o emessi i certificati di regolare esecuzione, nel rispetto delle procedure contabili della spesa e nei limiti della residua spesa autorizzata disponibile alla data di entrata in vigore del D. L. 50/2022.
In caso di insufficienza delle risorse alla copertura degli oneri, si provvede secondo quanto indicato dai commi 4 e 5 dell’art. 26.
Elenco prezzi 2022: la Direttiva della Regione Sicilia
Sulla base di queste premesse, riguardo le modalità di pagamento, la Direttiva dispone che:
- in relazione agli appalti pubblici di lavori, aggiudicati sulla base di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31 dicembre 2021, il Quadro Tecnico Economico (Q.T.E.) degli interventi sia rimodulato al fine di prevedere, tra le somme a disposizione dell’Amministrazione, le risorse necessarie a ristorare i maggiori oneri correlati all’aumento dei prezzi e all’applicazione dell’art. 26 del D. L. n. 50/2022;
- in relazione agli appalti pubblici di lavori, aggiudicati sulla
base di offerte, con termine finale di presentazione entro il 31
dicembre 2021 lo stato di avanzamento dei lavori afferente alle
lavorazioni eseguite dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2022
verrà pagato a mezzo dell’emissione di due certificati di
pagamento:
- Certificato di pagamento n. X redatto con l’applicazione dell’elenco prezzi di contratto;
- Certificato di pagamento n. X bis redatto con l’applicazione dell’elenco prezzi regionale che verrà aggiornato entro il 31 luglio 2022, oppure con i prezzi di contratto incrementati fino al 20 per cento del prezzario regionale aggiornato alla data del 31 dicembre 2021 in caso di mancato aggiornamento del prezziario entro il 31 luglio 2022.
Infine, la Direttiva specifica che i maggiori importi derivanti dall'applicazione dell’art. 26 del D. L. 50/2022, al netto dei ribassi, sono riconosciuti dalla stazione appaltante nella misura del 90 per cento, e nei limiti delle risorse previsti dallo stesso art. 26.
IL NOTIZIOMETRO