Agrivoltaico e CER: la nuova frontiera della sostenibilità energetica
Agrivoltaico e Comunità Energetiche Rinnovabili (CER): strumenti chiave per la transizione energetica e la sostenibilità in Italia
L’approvvigionamento energetico è divenuto un tema centrale per la sostenibilità economica e ambientale, spinto dall’aumento dei costi dei combustibili tradizionali e dalle crisi globali, come il conflitto russo-ucraino. In questo contesto, l’Italia si propone di accelerare la transizione verso le fonti rinnovabili, rispettando gli obiettivi di decarbonizzazione previsti dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC) e dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Tra le soluzioni innovative, emergono con forza l’agrivoltaico e le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), su cui si basa l’approfondimento scritto da Elena Quadri, giurista presso il Consiglio di Stato, che analizza dettagliatamente il quadro normativo, tecnico e operativo di queste due strategie fondamentali per la transizione energetica.
Agrivoltaico: unione tra energia e agricoltura
L’agrivoltaico rappresenta una sinergia tra attività agricola e produzione di energia fotovoltaica. Questo sistema consente di utilizzare terreni agricoli per generare energia senza compromettere le coltivazioni.
Esistono due tipi principali:
- agrivoltaico semplice, che integra le attività agricole con i pannelli fotovoltaici;
- agrivoltaico avanzato, che adotta tecnologie innovative come moduli elevati e sistemi di monitoraggio per massimizzare sia la produzione energetica che agricola.
I sistemi avanzati devono rispettare requisiti specifici, tra cui configurazioni che ottimizzano la sinergia tra agricoltura ed energia, e monitoraggi dettagliati su aspetti come la produttività agricola, il risparmio idrico e il recupero della fertilità del suolo. Grazie agli incentivi del PNRR, l’agrivoltaico avanzato può essere un’opportunità per aumentare l’efficienza e la redditività delle aziende agricole, contribuendo al contempo agli obiettivi di sostenibilità.
Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)
Le CER sono associazioni di cittadini, imprese, enti locali e altri soggetti che producono e condividono energia rinnovabile. Basate sul principio dell’autoconsumo locale, queste comunità favoriscono l’indipendenza energetica e la riduzione delle emissioni di CO2.
Le CER:
- promuovono benefici locali: economici, sociali e ambientali;
- operano in autonomia: i membri controllano gli impianti di produzione energetica nelle vicinanze;
- favoriscono l’inclusività: l’adesione è aperta a diversi tipi di consumatori e produttori, inclusi i soggetti vulnerabili.
Queste comunità si basano su un modello partecipativo che non persegue esclusivamente scopi lucrativi, garantendo al contempo la sostenibilità economica attraverso incentivi pubblici, come quelli previsti dal PNRR, o il ricorso a capitali privati tramite partenariati pubblico-privati (PPP).
Sfide e Opportunità
L’implementazione di impianti agrivoltaici e CER comporta sfide tecniche e finanziarie, tra cui la necessità di sviluppare soluzioni avanzate e la ricerca di risorse economiche significative. Tuttavia, i benefici potenziali sono enormi: dall’abbattimento dei costi energetici per le aziende agricole alla riduzione della dipendenza da fonti fossili.
Con una normativa in continua evoluzione, come le linee guida ministeriali e le regole operative del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), l’Italia ha l’opportunità di posizionarsi come leader nella transizione energetica, sfruttando appieno il potenziale del proprio territorio.
Conclusioni
Agrivoltaico e CER rappresentano strumenti innovativi per affrontare le sfide energetiche e climatiche del nostro tempo. Con un quadro normativo chiaro e investimenti mirati, questi modelli possono trasformare il sistema energetico italiano, favorendo una crescita sostenibile e resiliente.
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