A Urbanpromo le politiche integrate per la città costruita
di Redazione tecnica - 13/03/2020
I Comuni di Giovinazzo e di Troina e Confcommercio hanno partecipato a Urbanpromo, la manifestazione nazionale di riferimento sulla rigenerazione urbana organizzata dall’Istituto Nazionale di Urbanistica e da Urbit, con progetti che mettono in campo politiche integrate per la città costruita.
Il nuovo piano urbanistico per la città di Troina contiene strategie di lungo e di breve periodo in grado di indirizzare i fenomeni in atto verso precisi obiettivi di sostenibilità territoriale, di salvaguardia delle risorse ambientali, del paesaggio, di mitigazione e adattamento ai i rischi territoriali. Un piano incentrato sulla riqualificazione urbana e sul contrasto dei macrofenomeni negativi che affliggono i sistemi urbani delle aree interne: spopolamento, isolamento, abbandono delle aree agricole, perdita dell’identità locale, aumento delle fragilità territoriali. Dinamiche indesiderabili cui l’Amministrazione in carica ha deciso di porre un freno, con la consapevolezza del ruolo centrale che in tali processi può e deve rivestire la pianificazione urbanistica e le politiche urbane. L’Amministrazione si è dunque dotata di un piano urbanistico incentrato su precise scelte orientate alla riqualificazione urbana e al recupero del patrimonio edilizio, al contenimento del consumo di suolo e alla ridefinizione del rapporto città campagna, al miglioramento dell’accessibilità e alla creazione di infrastrutture per il turismo sostenibile e le altre realtà produttive. Il piano è stato il punto di partenza per immaginare e costruire nuovi strumenti orientati a potenziare l’azione di recupero della città costruita e a migliorare la qualità dell’ambiente urbano. Un piano strategico per il recupero del centro storico medievale, corredato da regolamenti per il decoro urbano e da un piano del colore, unitamente all’individuazione di alcune opere pubbliche di carattere strategico, già previste dal piano, sono le azioni concrete che daranno forma fisica alla Troina che verrà.
Giovinazzo è una piccola cittadina a N-W della città Metropolitana di Bari con una popolazione di circa 20.400 abitanti. È situata a 20 Km da Bari e la sua costa si estende per 10,61 Km. L’Amministrazione Comunale continua nella politica di rigenerazione urbana intrapresa come metodologia per riqualificare il territorio di Giovinazzo e dare un senso compiuto all’urbanistica futura della città, soprattutto come insieme di misure per ricucire le vite dei cittadini. La strategia indicata dall’Amministrazione è stata condivisa dai privati proprietari delle aree delle Ex Ferriere che si sono fatti promotori di un Masterplan di Rigenerazione del vecchio comparto industriale ora in stato di abbandono e delle aree circostanti. Per la sua collocazione urbana, l’area della Ex Ferriere è infatti una cerniera fondamentale attorno alla quale si articolano il nucleo storico del paese, l’Area Verde della Lama Castello ed il lungomare di levante. Il progetto prevede una sensibile riduzione dei volumi, la riorganizzazione della struttura viabilistica dell’area ed un ridisegno delle aree a verde che permetterà la ricucitura pedonale tra la Ex Ferriere ed il mare. L’area delle Ex Ferriere, oggi in gran parte in disuso, è caratterizzata da tipologie di archeologia industriale di notevole carattere architettonico. La presenza delle Ferriere è parte integrante della struttura identitaria del territorio ed è ancora molto presente della memoria collettiva degli abitanti di Giovinazzo. La sua collocazione nel territorio, a cavallo tra il Centro Storico, la ferrovia ed il mare, ne fanno un luogo chiave per la rigenerazione dell’intero comparto Sud/Est della Città. La sfida del progetto è da un lato di ricucire le Ferriere col territorio circostante e dall’altro di riuscire ad attivare un processo di rigenerazione urbana con l’obiettivo di trasformare le aree dismesse in un vero “Pezzo di Città” basato su un mix di funzioni che comprendono Formazione, Residenza, Artigianato avanzato e Commercio. Sulla scia di quanto già avvenuto in altri contesti europei la trasformazione avverrà attraverso demolizioni selettive e la conservazione parziale delle architetture industriali, sotto le quali saranno realizzati i nuovi volumi: Una nuova architettura “sotto” le architetture industriali storiche. L’”ancora” dell’intervento sarà la realizzazione di una “Accademia del Cinema”, un Master di eccellenza e specializzazione dell’Accademia delle Belle Arti, che verrà ospitata in uno dei capannoni industriali centrali, attorno al quale troveranno posto residenze per studenti e docenti. Saranno i giovani a fare rivivere l’Area delle Ex Ferriere.
Da sempre Confcommercio stimola a riflettere sul ruolo strategico che il terziario di mercato riveste per la vitalità delle città e sugli impatti delle politiche sull’ambiente urbano e sul sistema economico. Da quest’anno, conclusa la fase sperimentale, il progetto della Confederazione entra nel vivo con una
“fase due”, inaugurata con la sottoscrizione di un rinnovato Protocollo d’intesa per la Rigenerazione urbana con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani. A partire dagli esiti del Laboratorio Nazionale per la Rigenerazione Urbana 2018, diffusi con la pubblicazione del Quaderno di buone pratiche, il progetto
prosegue in modo “moltiplicativo” nel merito, perché sotto il nuovo Protocollo nascono e possono nascere tantissimi altri progetti, e nel metodo, perché ha un impatto multilivello. Infatti, la promozione degli accordi locali tra la rete del sistema Confcommercio e le Pubbliche Amministrazioni, l’approfondimento del quadro normativo di ultima generazione in materia di urbanistica e di commercio e il monitoraggio dell’impatto delle norme sul sistema economico urbano, ci consentono di sviluppare proposte e richieste al Governo e alle Istituzioni europee per nuove politiche a sostegno delle città che valorizzino il commercio come parte integrante dello sviluppo e dell’identità urbana.
Si mira a rafforzare partenariati pubblico privati, in Italia e in Europa, affinché sia per loro più semplice intercettare le risorse disponibili, anche quelle delle Politiche di coesione, ed “agganciarle” ai progetti di rigenerazione urbana per valorizzare il ruolo delle città e delle economie urbane.
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