ADOTTATO IL PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE
27/07/2007
Il Lazio è la prima regione in Italia che si adegua ai principi del
nuovo Codice dei Beni culturali.
Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Massimo Pompili, la Giunta regionale ha adottato il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, la carta della tutela del paesaggio e del patrimonio storico, naturale e culturale del Lazio.
Saranno preservati 50.000 ettari di nuove aree agricole e tutti i centri storici.
”E’ la più grande manovra ambientalista della storia regionale” - ha dichiarato l'assessore – “Il Piano pone finalmente condizioni certe per la salvaguardia delle aree di pregio della regione e sarà uno strumento irrinunciabile di indirizzo per un corretto sviluppo del territorio”.
”Sostituendo i 29 Piani paesistici vigenti dal '9” – ha poi sottolineato Pompili – “questo Piano ha un valore nazionale perché coinvolge in modo forte e sinergico la città di Roma”.
Le nuove norme, infatti, estenderanno la tutela ad oltre il 64% del territorio del Lazio, con un +3% rispetto al passato, interessando, per la prima volta, decine di migliaia di ettari di zone agricole. A Roma la percentuale di patrimonio sotto tutela supererà il 70%. La città, che consolida così il suo sistema ambientale, recupererà i suoi tessuti più degradati, realizzerà le nuove centralità con le loro funzioni strategiche mantenendo forte e profonda la sua storica vocazione agricola.
Sull’intero territorio regionale è stata inoltre posta la necessaria attenzione alla salvaguardia dei 500.000 ettari di patrimonio boschivo e alla tutela dei centri storici di tutti i comuni. Un patrimonio di inestimabile valore che può contribuire allo sviluppo del territorio soprattutto a partire dai piccoli Comuni.
Fonte: www.regione.lazio.it
© Riproduzione riservata
Su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Massimo Pompili, la Giunta regionale ha adottato il Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, la carta della tutela del paesaggio e del patrimonio storico, naturale e culturale del Lazio.
Saranno preservati 50.000 ettari di nuove aree agricole e tutti i centri storici.
”E’ la più grande manovra ambientalista della storia regionale” - ha dichiarato l'assessore – “Il Piano pone finalmente condizioni certe per la salvaguardia delle aree di pregio della regione e sarà uno strumento irrinunciabile di indirizzo per un corretto sviluppo del territorio”.
”Sostituendo i 29 Piani paesistici vigenti dal '9” – ha poi sottolineato Pompili – “questo Piano ha un valore nazionale perché coinvolge in modo forte e sinergico la città di Roma”.
Le nuove norme, infatti, estenderanno la tutela ad oltre il 64% del territorio del Lazio, con un +3% rispetto al passato, interessando, per la prima volta, decine di migliaia di ettari di zone agricole. A Roma la percentuale di patrimonio sotto tutela supererà il 70%. La città, che consolida così il suo sistema ambientale, recupererà i suoi tessuti più degradati, realizzerà le nuove centralità con le loro funzioni strategiche mantenendo forte e profonda la sua storica vocazione agricola.
Sull’intero territorio regionale è stata inoltre posta la necessaria attenzione alla salvaguardia dei 500.000 ettari di patrimonio boschivo e alla tutela dei centri storici di tutti i comuni. Un patrimonio di inestimabile valore che può contribuire allo sviluppo del territorio soprattutto a partire dai piccoli Comuni.
Fonte: www.regione.lazio.it
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