AGCM ed ANAC: Comunicato congiunto su affidamento appalti con adesione postuma
23/12/2016
I Presidenti dell’AGCM (Autorità Garante della
Concorrenza e del Mercato) Giovanni Pitruzzella e
dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione)
Raffaele Cantone con un comunicato
congiunto del 21 dicembre 2016 sono intervenuti al fine di
stigmatizzare l’affidamento di appalti pubblici mediante la
c.d. “adesione postuma”, consistente
nell’adesione successiva, disposta da una stazione appaltante senza
confronto competitivo, agli esiti di una gara pubblica bandita da
altra amministrazione.
Nel comunicato congiunto le due Autorità forniscono indicazioni, in
coerenza con gli orientamenti interpretativi resi in merito dalla
giurisprudenza amministrativa, al fine di evitare che tale modalità
di affidamento possa dar luogo ad elusioni dei principi di
tutela della concorrenza e delle disposizioni in materia di
affidamento di contratti pubblici.
Ai fini del legittimo ricorso a tale strumento sono necessari una corretta programmazione dei fabbisogni da soddisfare mediante l’affidamento e la puntuale definizione del valore dell’appalto oggetto di gara, che deve includere anche gli eventuali rinnovi o adesioni successive. Inoltre, la clausola di adesione postuma prevista nella documentazione di gara deve essere circoscritta e ben determinata sia sotto il profilo soggettivo (stazioni appaltanti che potranno aderire alla gara) che oggettivo (valore massimo di affidamento postumo consentito).
Viene, infine, evidenziato come l’adesione postuma non
debba, in ogni caso, dar luogo a
rinegoziazione dell’oggetto del contratto, sotto il
profilo sia della tipologia di attività da eseguire che delle
condizioni economiche da applicare.
Solo se vengono rispettate in maniera rigorosa tutte le predette
condizioni, il meccanismo di adesione postuma può
legittimamente utilizzarsi come strumento aggregativo della domanda
al fine di conseguire eventuali risparmi di spesa.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
© Riproduzione riservata
- Tag: