ANCORA UNA DIMINUZIONE DEI TASSI
10/03/2009
Il Consiglio direttivo della Banca centrale Europea ha
comunicato il quinto ribasso dei tassi a distanza di meno di due
mesi del precedente del 21 gennaio adottando le seguenti decisioni
di politica monetaria:
- il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è diminuito di 50 punti base, all'1,50%, a decorrere dall’operazione con regolamento l’11 marzo 2009;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è sceso al 2,50%;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è diminuito di 50 punti base, allo 0,50%, con effetto sempre dall’11 marzo 2009.
Con le cinque diminuzioni dell’8 ottobre, del 12 novembre e del 10 dicembre 2008 e del 21 gennaio ed 11 marzo 2009 i tassi sono scesi al 1,50 % attestandosi al minimo storico; le cinque diminuzioni hanno fatto seguito a ben nove aumenti decisi dal mese di dicembre 2005 al mese di luglio 2008 che avevano portato il tasso dal 2,00% (giugno 2003) al 4,25% (luglio 2008).
Annunciando la misura, il presidente dell’istituto, Jaean-Claude Trichet, ha fatto chiaramente intendere che non si tratta dell’ultimo ribasso: e gli economisti si attendono un altro mezzo punto in meno tra aprile e giugno. Abbassare il costo del denaro ha lo scopo di favorire l’economia reale e di alleviare il peso del debito per gli Stati. Non va dimenticato che negli Stati Uniti i tassi sono tra lo 0 e lo 0,25% e in Giappone allo 0,10%. Le pressioni inflazionistiche di Eurolandia sono diminuite significativamente e le prospettive indicano che l'inflazione resterà sotto il 2% per tutto il 2009. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.
Il presidente ha poi detto che il livello raggiunto oggi dai tassi di Eurolandia, all'1,5%, non è una soglia minima: ''Non è deciso a priori che l'attuale livello dei tassi sia il minimo che possiamo permetterci''.
I tassi della Banca centrale europea dal 2001 ad oggi sono quelli riportati nella seguente tabella:
Nella conferenza stampa successiva alla decisione sui tassi d'interesse il presidente della BCE, Jean Claude Trichet, ha affermato che l'inflazione rimarrà sotto al limite del 2% sia nel 2009 che nel 2010.
Il numero uno dell'istituto di Francoforte ha aggiunto che l'economia di Eurolandia manterrà nel 2009 la debolezza evidenziata negli ultimi mesi ma dovrebbe riprendersi nel 2010 anche se gradualmente. La Banca Centrale Europea ha inoltre tagliato le stime sul PIL di Eurolandia, nel 2009 forchetta compresa tra il -2,2% e il -3,2% (dallo 0/+1% precedente), nel 2010 tra il -0,7% e il +0,7% (dal +0,5%/+1,5%).
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- il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è diminuito di 50 punti base, all'1,50%, a decorrere dall’operazione con regolamento l’11 marzo 2009;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è sceso al 2,50%;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è diminuito di 50 punti base, allo 0,50%, con effetto sempre dall’11 marzo 2009.
Con le cinque diminuzioni dell’8 ottobre, del 12 novembre e del 10 dicembre 2008 e del 21 gennaio ed 11 marzo 2009 i tassi sono scesi al 1,50 % attestandosi al minimo storico; le cinque diminuzioni hanno fatto seguito a ben nove aumenti decisi dal mese di dicembre 2005 al mese di luglio 2008 che avevano portato il tasso dal 2,00% (giugno 2003) al 4,25% (luglio 2008).
Annunciando la misura, il presidente dell’istituto, Jaean-Claude Trichet, ha fatto chiaramente intendere che non si tratta dell’ultimo ribasso: e gli economisti si attendono un altro mezzo punto in meno tra aprile e giugno. Abbassare il costo del denaro ha lo scopo di favorire l’economia reale e di alleviare il peso del debito per gli Stati. Non va dimenticato che negli Stati Uniti i tassi sono tra lo 0 e lo 0,25% e in Giappone allo 0,10%. Le pressioni inflazionistiche di Eurolandia sono diminuite significativamente e le prospettive indicano che l'inflazione resterà sotto il 2% per tutto il 2009. Lo ha detto il presidente della Banca centrale europea, Jean-Claude Trichet.
Il presidente ha poi detto che il livello raggiunto oggi dai tassi di Eurolandia, all'1,5%, non è una soglia minima: ''Non è deciso a priori che l'attuale livello dei tassi sia il minimo che possiamo permetterci''.
I tassi della Banca centrale europea dal 2001 ad oggi sono quelli riportati nella seguente tabella:
11 Maggio 2001 | 4,50% |
31 Agosto 2001 | 4,25% |
18 Settembre 2001 | 3,75% |
9 Novembre 2001 | 3,25% |
6 Dicembre 2002 | 2,75% |
7 Marzo 2003 | 2,50% |
6 Giugno 2003 | 2,00% |
6 Dicembre 2005 | 2,25% |
8 Marzo 2006 | 2,50% |
15 Giugno 2006 | 2,75% |
9 Agosto 2006 | 3,00% |
11 Ottobre 2006 | 3,25% |
13 Dicembre 2006 | 3,50% |
14 Marzo 2007 | 3,75% |
13 Giugno 2007 | 4,00% |
9 Luglio 2008 | 4,25% |
8 Ottobre 2008 | 3,75% |
12 Novembre 2008 | 3,25% |
10 dicembre 2008 | 2,50% |
21 gennaio 2009 | 2,00% |
11 marzo 2009 | 1,50% |
Nella conferenza stampa successiva alla decisione sui tassi d'interesse il presidente della BCE, Jean Claude Trichet, ha affermato che l'inflazione rimarrà sotto al limite del 2% sia nel 2009 che nel 2010.
Il numero uno dell'istituto di Francoforte ha aggiunto che l'economia di Eurolandia manterrà nel 2009 la debolezza evidenziata negli ultimi mesi ma dovrebbe riprendersi nel 2010 anche se gradualmente. La Banca Centrale Europea ha inoltre tagliato le stime sul PIL di Eurolandia, nel 2009 forchetta compresa tra il -2,2% e il -3,2% (dallo 0/+1% precedente), nel 2010 tra il -0,7% e il +0,7% (dal +0,5%/+1,5%).
A cura di Paolo
Oreto
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