ARRIVA IL VIA LIBERA DELLA CONFERENZA UNIFICATA
19/02/2007
Come previsto ed anticipato in una precedenza notizia, arrivata il
definitivo via libera della Conferenza unificata Stato-Regioni
circa i nuovi criteri per l'incentivazione della produzione di
energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte
solare in attuazione dell'articolo 7 del decreto legislativo 29
dicembre 2003, n. 387.
Il riferimento scelto dal nuovo decreto cerca di avvicinarsi al modello tedesco; Il precedente decreto, nonostante avesse le caratteristiche per essere uno strumento in grado di promuovere forti incentivi all'istallazione di nuovi impianti, non ha prodotto i risultati attesi. Non si è prodotta negli ultimi due anni una diffusione delle istallazioni ed invece è stata facilitata la nascita di grandi impianti fotovoltaici a causa di forti incentivi a loro favore, escludendo di fatto gli utenti domestici e i piccoli utenti finali, anche per la scarsa attenzione prestata all'esigenza di snellire le procedure burocratiche.
Con il nuovo conto energia la facilitazione è notevole: con 7 mila euro è possibile acquistare 7-8 metri quadrati di pannelli fotovoltaici con cui è possibile ottenere un chilowattora di potenza. Installando i pannelli in giardino o sul tetto o sul terrazzo e collegandolo al contatore elettronico, con ogni giorno è possibile avere un credito virtuale che alla fine di un anno intero si trasforma in vantaggio materiale: circa 500 euro che consentono di ammortizzare la spesa affrontata per l’installazione in 15 anni, ottenendo altre due vantaggi e precisamente quelli di un guadagno negli ulteriori 10 anni di vita dei pannelli e quello della soddisfazione di utilizzare energia pulita. A tale proposito Fabrizio Fabbri, capo della segreteria tecnica del ministero dell`Ambiente, ha precisato che “Il precedente conto energia era stato un disastro perchè si erano privilegiati gli impianti di taglia più alta innescando fenomeni speculativi. Di 500 megawatt concessi ne sono stati effettivamente realizzati solo 6. Questa volta abbiamo adottato il modello tedesco: niente tetti massimi per gli incentivi, chi vorrà diventare un mini produttore di energia fotovoltaica potrà farlo. E i piccoli verranno premiati più dei grandi”.
Come affermato, è condivisibile l'impostazione nuova presente nello schema di decreto, sia per l'attenzione che esso dimostra sulle procedure da seguire a livello locale utili all'istallazione degli impianti fotovoltaici sia, e soprattutto per le modalità adottate per la richiesta degli incentivi. Infatti, può essere richiesto l'incentivo solo ad installazione completata seguendo le indicazioni e le disposizioni del decreto, dei regolamenti comunali anche in materia di certificazione energetica degli edifici così come ribadito dal d . lgs. 29 dicembre 2006, n .311 sul rendimento energetico in edilizia. Il confronto e la valutazione tecnica in sede di Conferenza unificata è stata soddisfacente e sono state pressoché accolte le richieste delle autonomie territoriali che riguardavano anche la previsione di ulteriori incentivi e agevolazioni per :
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Il riferimento scelto dal nuovo decreto cerca di avvicinarsi al modello tedesco; Il precedente decreto, nonostante avesse le caratteristiche per essere uno strumento in grado di promuovere forti incentivi all'istallazione di nuovi impianti, non ha prodotto i risultati attesi. Non si è prodotta negli ultimi due anni una diffusione delle istallazioni ed invece è stata facilitata la nascita di grandi impianti fotovoltaici a causa di forti incentivi a loro favore, escludendo di fatto gli utenti domestici e i piccoli utenti finali, anche per la scarsa attenzione prestata all'esigenza di snellire le procedure burocratiche.
Con il nuovo conto energia la facilitazione è notevole: con 7 mila euro è possibile acquistare 7-8 metri quadrati di pannelli fotovoltaici con cui è possibile ottenere un chilowattora di potenza. Installando i pannelli in giardino o sul tetto o sul terrazzo e collegandolo al contatore elettronico, con ogni giorno è possibile avere un credito virtuale che alla fine di un anno intero si trasforma in vantaggio materiale: circa 500 euro che consentono di ammortizzare la spesa affrontata per l’installazione in 15 anni, ottenendo altre due vantaggi e precisamente quelli di un guadagno negli ulteriori 10 anni di vita dei pannelli e quello della soddisfazione di utilizzare energia pulita. A tale proposito Fabrizio Fabbri, capo della segreteria tecnica del ministero dell`Ambiente, ha precisato che “Il precedente conto energia era stato un disastro perchè si erano privilegiati gli impianti di taglia più alta innescando fenomeni speculativi. Di 500 megawatt concessi ne sono stati effettivamente realizzati solo 6. Questa volta abbiamo adottato il modello tedesco: niente tetti massimi per gli incentivi, chi vorrà diventare un mini produttore di energia fotovoltaica potrà farlo. E i piccoli verranno premiati più dei grandi”.
Come affermato, è condivisibile l'impostazione nuova presente nello schema di decreto, sia per l'attenzione che esso dimostra sulle procedure da seguire a livello locale utili all'istallazione degli impianti fotovoltaici sia, e soprattutto per le modalità adottate per la richiesta degli incentivi. Infatti, può essere richiesto l'incentivo solo ad installazione completata seguendo le indicazioni e le disposizioni del decreto, dei regolamenti comunali anche in materia di certificazione energetica degli edifici così come ribadito dal d . lgs. 29 dicembre 2006, n .311 sul rendimento energetico in edilizia. Il confronto e la valutazione tecnica in sede di Conferenza unificata è stata soddisfacente e sono state pressoché accolte le richieste delle autonomie territoriali che riguardavano anche la previsione di ulteriori incentivi e agevolazioni per :
- i Comuni sotto i 5.000 abitanti;
- gli interventi di bonifica dei tetti in amianto ed in eternit;
- gli edifici scolastici e le strutture sanitarie.
- Inoltre sono stati accolte le
osservazioni formulate su una previsione più ottimistica di
raggiungimento degli obbiettivi per il 2016 a 3000 Mgw e la
previsione di accordi tra il GSE e l'ANCI e UPI per la diffusione e
il sostegno alle procedure per gli enti pubblici.
A cura di Gianluca Oreto
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