Abbandono centri storici: in Umbria assessorato regionale all'edilizia residenziale condivide posizione del coordinamento delle associazioni centro storico

21/05/2014

La presa di posizione del rappresentante del Coordinamento delle associazioni del centro storico, nonché presidente della "Società di Mutuo Soccorso" e dell'associazione "Vivi il Borgo", Primo Tenca, secondo il quale "la città è viva solo se abitata" e, di conseguenza, "serve il suo ripopolamento con incentivi alle giovani coppie", conferma la bontà delle scelte della Regione Umbria in materia di edilizia residenziale: è quanto afferma il rappresentante dell'assessorato regionale all'Edilizia residenziale pubblica, che comunica di aver dato mandato agli uffici regionali affinché sia attuata la delibera regionale approvata lo scorso febbraio e che prevedeva l'istituzione di un gruppo di lavoro finalizzato ad individuare soluzioni per contrastare lo spopolamento dei centri storici. In pratica – riferisce l'Assessorato – la Regione Umbria oltre all'erogazione alle giovani coppie di bonus a fondo perduto per l'acquisto dell'abitazione nel centro storico delle città umbre, ha dato il via alla costituzione di un apposito gruppo di lavoro per svolgere un'attività di supporto e per individuare gli interventi da realizzare e le risorse.

Le trasformazioni intervenute, anche a causa dell'attuale crisi economica, hanno modificato sensibilmente i connotati demografici e sociali di molte città della nostra regione – prosegue il rappresentante dell'assessorato – Di conseguenza, i centri storici hanno perso così la loro storica e secolare centralità divenendo, in alcuni casi, ambiti marginali di nuovi paesaggi urbani. Un esempio eclatante in questo senso – ha precisato – è rappresentato dall'acropoli di Perugia caratterizzata in una fase iniziale da un forte decentramento delle strutture amministrative a cui è seguito un quello economico e industriale lasciando spazio ai problemi di correlati alla sicurezza, all'abbandono e, purtroppo, al proliferare di condizioni di degrado. Occorrono dunque nuove politiche abitative - ha sottolineato - finalizzate a far rivivere i centri storici e ricostituire una vera comunità che vive e riallaccia i propri legami sociali. Ed in questo percorso possono benissimo essere utilizzati anche gli strumenti già messi in campo dalla Giunta regionale a favore dell'edilizia pubblica a canone concordato, ad esempio per incentivare le giovani coppie. In particolare - ha concluso - è fondamentale affrontare il problema con un approccio sistematico ed innovativo, che individui una pluralità di tipologie d'intervento da realizzare, i relativi operatori pubblici e privati, le risorse da mettere in campo.

Ritornando alla costituzione del gruppo di lavoro per il ripopolamento dei centri storici, l'Assessorato riferisce che la Giunta regionale ha stabilito che il gruppo di lavoro inizierà la sua attività occupandosi della situazione del Comune di Perugia.

Il gruppo di lavoro dovrà essere composto da esperti di varia estrazione: quattro docenti universitari provenienti dalle Facoltà di Economia, Ingegneria e Scienze Politiche; cinque esperti nominati dalla Giunta regionale; un rappresentante dell' Agenzia Umbria Ricerche (A.U.R.); un rappresentante della "Fondazione Perugia 2019"; il Sindaco del Comune di volta in volta trattato o suo delegato e i relativi tecnici competenti per materia; un rappresentante per ciascuno degli Ordini professionali degli Ingegneri, degli Architetti e dei Geometri; un rappresentante dell'Associazione nazionale costruttori edili (A.N.C.E.); gli Assessori regionali alle "Politiche abitative", alle "Politiche sociali", al "Commercio" e ai "Trasporti"; un rappresentante dell'Istituto Nazionale di Urbanistica (I.N.U.) e un rappresentante nominato congiuntamente dalle Fondazioni bancarie presenti nella Regione.
a cura di www.regione.umbria.it


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