Abolita l'IMU sui terreni agricoli

02/09/2013

Con l'approvazione del decreto-legge recante "Disposizioni urgenti in materia di IMU, abitazioni e cassa integrazione guadagni" tra le altre cose è stata approvata l'abolizione dell'IMU relativamente ai terreni agricoli. Il DL abolisce la prime rata dell'IMU per i terreni agricoli che i contribuenti avrebbero dovuto pagare il 16 settembre dopo che il DL n. 54/2013, convertito con modificazioni dalla legge 18 luglio 2013, n. 85, ne aveva sancito la sospensione. Il nuovo DL stabilisce, inoltre, l'abolizione dell'IMU per la prima casa, per i terreni incolti e i fabbricati rurali, purché regolarmente iscritti a Catasto.

"Abbiamo mantenuto un impegno preso con 10 milioni di italiani che hanno scelto Silvio Berlusconi. Considero quella di oggi una vittoria del Pdl, il mio partito, ma anche di tutti gli agricoltori italiani che potranno finalmente utilizzare queste risorse per investire nelle proprie attività". Questo il commento del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Nunzia De Girolamo che, attraverso un comunicato affidato all'ufficio stampa del Ministero ha rilevato come nel 2012 il gettito dell'IMU agricola è stato di 692 milioni di euro, di cui 628 per i terreni e 64 per i fabbricati strumentali, per un totale di circa 3 milioni di contribuenti, di cui 600mila agricoltori professionali (aziende agricole).

"Voglio ringraziare il Presidente del Consiglio, Enrico Letta, e il Pd per aver accolto le nostre richieste sulla parte agricola dell'Imu. La decisione presa è un riconoscimento concreto dell'importanza del settore e la sua centralità per l'economia italiana. L'Imu agricola è stata una tassa doppiamente ingiusta - ha proseguito il Ministro De Girolamo - che ha colpito terreni e fabbricati, strumenti di lavoro indispensabili. Per questo mi sono impegnata fin da subito per liberare il settore da questa iniquità".

"Sono certa -ha continuato il Ministro De Girolamo - che questo provvedimento darà un importante impulso alla crescita del nostro agroalimentare, che costituisce una leva indispensabile per la ripresa dell'Italia. Il comparto ha saputo infatti tenere testa alla crisi e grazie al duro lavoro dei nostri imprenditori il Made in Italy, che è la vera forza del Paese, è sempre più apprezzato e amato nel resto del mondo. L'agroalimentare italiano continua a crescere e dobbiamo sostenere gli imprenditori che ogni giorno si rimboccano le maniche per ottenere questi risultati".

Il Ministro De Girolamo ha, infine, affermato che "per costruire un solido percorso per un futuro migliore dobbiamo essere in grado di fare le scelte giuste. Quella di oggi è stata una scelta giusta. Ora dobbiamo andare avanti in questa direzione e per farlo serve il contributo di tutti".

Gabriele Bivona


© Riproduzione riservata

Documenti Allegati

Schema decreto-legge