Agevolazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie: cosa accade se per le spese si ricorre ad un finanziamento?
05/11/2019
Come previsto dalla Legge 30 dicembre 2018, n. 145 (c.d. Legge di Bilancio per il 2019) e confermato (fino a prova contraria) nel disegno di legge di Bilancio per il 2020, tutti gli interventi di recupero del patrimonio edilizio godono (e godranno ancora) della detrazione irpef del 50%. Agevolazione che può essere richiesta per le spese sostenute nell’anno, secondo il criterio di cassa, e suddivisa fra tutti i contribuenti che possiedono o detengono, sulla base di un titolo idoneo, l’immobile sul quale sono effettuati gli interventi.
Cosa accade, però, se i lavori vengono pagati ricorrendo al finanziamento?
A rispondere a questa domanda ci ha pensato l'Agenzia delle Entrare con la posta di FiscoOggi con la quale ha confermato che è possibile richiedere l’agevolazione anche quando i lavori sono stati pagati da una società finanziaria. L'Agenzia ha anche chiarito che, oltre a tutti gli altri presupposti previsti dalla legge, è necessario
- che la società che concede il finanziamento paghi l’impresa che ha eseguito i lavori con bonifico bancario o postale da cui risultino tutti i dati richiesti (causale del versamento con indicazione degli estremi della norma agevolativa, codice fiscale del soggetto per conto del quale è eseguito il pagamento, numero di partita Iva del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato);
- che il contribuente sia in possesso della ricevuta del bonifico effettuato dalla società finanziaria al fornitore della prestazione.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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