Al via la riforma del Catasto: Approvato il Dlgs con le nuove commissioni censuarie
05/08/2014
Venerdì 1 agosto la VI Commissione (Finanze e Tesoro) del
Senato, dopo aver esaminato lo schema di decreto
legislativo recante composizione, attribuzione e funzionamento
delle commissioni censuarie (Atto del Governo n. 100) ha
espresso parere favorevole con una serie nutrita di condizioni ed
osservazioni rilevabili, dettagliatamente, nel documento allegato
alla presente notizia.
Con il via libera della Commissione Finanze e Tesoro del Senato al decreto legislativo predisposto in riferimento alla legge delega (art. 2, comma 3, lettera a), della legge 11 marzo 2014, n. 23), è stata avviata la riforma del Catasto che passerà da una valutazione a vani ad una valutazione in metri quadrati che porterà ad una riduzione dell’attuale forbice tra i valori delle rendite utilizzati dal Fisco e i prezzi di mercato.
E’ presumibile che le nuove valutazioni comporteranno, certamente, per molti proprietari dei rincari nella tassazione.
Sul Sole 24Ore di ieri sono riportati i capoluoghi di provincia più a rischio di aumenti.
Il quotidiano, calcolando il divario tra gli attuali valori catastali e quelli di mercato, ha individuateo le città più esposte ai rincari; si tratta di Pistoia, Pesaro e Messina che dovrebbero essere le città più penalizzate dai rincari sulle imposte introdotte dal nuovo Catasto.
Nel caso di Pistoia, per esempio, le quotazioni medie di mercato con i valori catastali hanno un divario del 300%. L'Imu e la Tasi vengono pagate su una base imponibile media di circa 73mila euro a fronte di un valore medio di mercato di 28mila euro. Per avere un'idea della situazione dei singoli Comuni basta guardare alle case iscritte in categoria A2 e A3 che pesano per l'80% di tutte le abitazioni.
Sembra che, anche se il Governo ha assicurato che l'intento resta "l'invarianza di gettito per evitare aumenti generalizzati", i rincari sono concreti e colpiranno soprattutto le case in centro e gli stabili d'epoca.
Per quanto concerne l’approvazione da parte della Commissione Finanze e Tesoro del Senato con docizioni ed osservazioni del decreto legislativo recante composizione, attribuzione e funzionamento delle commissioni censuarie notiamo come tra le osservazioni spicca quella sulla composizione delle commissioni censuarie per le quali viene osservato che: “con riferimento alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 3 dello schema di decreto legislativo, la quale prevede che tre componenti di ciascuna sezione delle commissioni censuarie locali siano scelti su indicazione degli ordini e dei collegi professionali, nonché delle associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare, sia specificato che di tali tre membri due siano scelti sulla base delle indicazioni degli ordini e dei collegi professionali e un esperto sia indicato dalle predette associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare, al fine di rispettare appieno il criterio di delega di cui all’articolo 2, comma 3, lettera a), della legge n. 23 del 2014, la quale prevede, tra l’altro, la presenza di soggetti indicati dalle predette associazioni di categoria nelle commissioni censuarie”.
In allegato lo schema di decreto legislativo, il parere della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, la relazione illustrativa e la relazione tecnica.
© Riproduzione riservata
Con il via libera della Commissione Finanze e Tesoro del Senato al decreto legislativo predisposto in riferimento alla legge delega (art. 2, comma 3, lettera a), della legge 11 marzo 2014, n. 23), è stata avviata la riforma del Catasto che passerà da una valutazione a vani ad una valutazione in metri quadrati che porterà ad una riduzione dell’attuale forbice tra i valori delle rendite utilizzati dal Fisco e i prezzi di mercato.
E’ presumibile che le nuove valutazioni comporteranno, certamente, per molti proprietari dei rincari nella tassazione.
Sul Sole 24Ore di ieri sono riportati i capoluoghi di provincia più a rischio di aumenti.
Il quotidiano, calcolando il divario tra gli attuali valori catastali e quelli di mercato, ha individuateo le città più esposte ai rincari; si tratta di Pistoia, Pesaro e Messina che dovrebbero essere le città più penalizzate dai rincari sulle imposte introdotte dal nuovo Catasto.
Nel caso di Pistoia, per esempio, le quotazioni medie di mercato con i valori catastali hanno un divario del 300%. L'Imu e la Tasi vengono pagate su una base imponibile media di circa 73mila euro a fronte di un valore medio di mercato di 28mila euro. Per avere un'idea della situazione dei singoli Comuni basta guardare alle case iscritte in categoria A2 e A3 che pesano per l'80% di tutte le abitazioni.
Sembra che, anche se il Governo ha assicurato che l'intento resta "l'invarianza di gettito per evitare aumenti generalizzati", i rincari sono concreti e colpiranno soprattutto le case in centro e gli stabili d'epoca.
Per quanto concerne l’approvazione da parte della Commissione Finanze e Tesoro del Senato con docizioni ed osservazioni del decreto legislativo recante composizione, attribuzione e funzionamento delle commissioni censuarie notiamo come tra le osservazioni spicca quella sulla composizione delle commissioni censuarie per le quali viene osservato che: “con riferimento alla lettera c) del comma 3 dell’articolo 3 dello schema di decreto legislativo, la quale prevede che tre componenti di ciascuna sezione delle commissioni censuarie locali siano scelti su indicazione degli ordini e dei collegi professionali, nonché delle associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare, sia specificato che di tali tre membri due siano scelti sulla base delle indicazioni degli ordini e dei collegi professionali e un esperto sia indicato dalle predette associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare, al fine di rispettare appieno il criterio di delega di cui all’articolo 2, comma 3, lettera a), della legge n. 23 del 2014, la quale prevede, tra l’altro, la presenza di soggetti indicati dalle predette associazioni di categoria nelle commissioni censuarie”.
In allegato lo schema di decreto legislativo, il parere della Commissione Finanze e Tesoro del Senato, la relazione illustrativa e la relazione tecnica.
A cura di Gabriele
Bivona
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