Ancora un anno nero per il mercato pubblico dei soli servizi, crescono solo gli appalti integrati
22/01/2014

Nonostante il risultato positivo di dicembre, +25,9% in valore
rispetto a dicembre 2012, l'anno si chiude con un -14,7% in valore
sul 2012, facendo scendere il valore annuo messo in gara sotto la
soglia dei 500 milioni di euro, il risultato peggiore nella serie
storica dal 1999. In dettaglio, secondo l'aggiornamento al 31
dicembre dell'osservatorio Oice-Informatel, le gare per servizi di
ingegneria e architettura rilevate nel mese sono state 287 (di cui
38 sopra soglia), per un importo di 86,0 milioni di euro (78,0
sopra soglia). Rispetto al mese di dicembre 2012 il numero delle
gare cala del 14,1% e il loro valore cresce del 25,9% (+32,6% sopra
soglia e -15,7% sotto soglia). Fortemente negativo il confronto tra
il 2013 e il 2012: in tutto il 2013 sono state bandite 3.675 gare
per un importo complessivo di 437,9 milioni di euro e, rispetto al
2012, si osserva un calo dell'1,4% nel numero (+10,0% sopra soglia
e -2,4% sotto soglia) e del 14,7% nel valore (-18,6% sopra soglia e
-3,7% sotto soglia). "Il bilancio del 2013 è negativo, come
negli ultimi otto anni - ha dichiarato Patrizia Lotti,
Presidente OICE - Ormai il mercato dei servizi di
ingegneria e architettura pubblico è ridotto sotto i 500 milioni di
euro all'anno, troppo poco per un paese come l'Italia. Ed è così
che i progettisti fuggono all'estero dove, fra mille difficoltà,
spesso causate dal nostro legislatore, - come è il caso del
contributo previdenziale del 4% sulle fatture estere - cercano di
sopperire al lento dissolvimento del mercato nazionale. Un mercato
nel quale è tutto da valutare anche l'impatto delle verifiche
tramite l'AVCpass e la Banca dati nazionale dei contratti pubblici,
strumento potenzialmente idoneo a snellire e sburocratizzare le
procedure di gara, ma che al momento appare poco utilizzato dalle
stazioni appaltanti nonostante l'obbligo di legge; non vorremmo che
la mancata attuazione della banca dati possa rappresentare un
ulteriore fattore di incertezza e di contenzioso per un settore che
di tutto ha bisogno tranne che di ulteriore caos. Come spesso è
accaduto in passato - ha continuato Patrizia Lotti -
potrebbero però essere le direttive europee, approvate la
scorsa settimana, ad accelerare i processi di semplificazione e
snellimento procedurale, portando anche il nostro paese ad una
riduzione dei costi di partecipazione alle gare. Mi preme
segnalare, fra l'altro, come le direttive europee abbiano accolto
un principio da anni affermato e promosso dall'OICE:
l'aggiudicazione degli incarichi deve avvenire puntando sulla
qualità e non sul prezzo che, come prevede la direttiva, potrebbe
anche essere fisso e invariabile. L'importante - ha
concluso il Presidente OICE - sarà, però, applicare
correttamente il decreto che reca i parametri per la stima dei
corrispettivi in vigore da dicembre perché proprio la mancanza di
riferimenti nel 2013 può essere stata la concausa della forte
riduzione del mercato".
Sempre troppo alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a dicembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2011 è al 39,0%. Meno forti invece sono i ribassi relativi alle gare indette nel 2012 che si collocano su una media pari al 34,4%.
Valutando il valore messo in gara per tipologia di stazione appaltante è da notare che nei dodici mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, crescono solo le Regioni (+71,9%) e le Università ed enti di ricerca (+39,7%). Sono in calo: Amministrazioni dello Stato (-8,5%), Consorzi, Comunità montane e altro (-76,0%), Comuni (-7,3%), Province (-58,1%), Ospedali, USL e ASL (-60,2%), IACP (-76,7%) e Concessionari e privati sovvenzionati (-0,8%).
Passando al mercato europeo dei servizi di ingegneria e architettura, per gare pubblicate nella gazzetta comunitaria, si rileva che il numero delle gare italiane è passato dalle 299 dei dodici mesi 2012 alle 329 del 2013: +10,0%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un incremento minore: +1,3%. Rispetto al totale delle gare pubblicate il numero di quelle italiane rimane comunque modesto, solo il 2,2%. Si tratta di un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 37,6%, Germania il 16,1%, Polonia il 7,2%, Svezia il 6,3%, Gran Bretagna il 4,3%.
L'andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione), è sempre in forte calo: il valore messo in gara nei dodici mesi del 2013 scende infatti del 15,2% rispetto al 2012. Considerando invece da soli gli appalti integrati si rileva la loro crescita sia nel numero, +16,5%, che nel valore, +21,1%.
Fonte: OICE
© Riproduzione riservata
Sempre troppo alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a dicembre il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2011 è al 39,0%. Meno forti invece sono i ribassi relativi alle gare indette nel 2012 che si collocano su una media pari al 34,4%.
Valutando il valore messo in gara per tipologia di stazione appaltante è da notare che nei dodici mesi del 2013, rispetto allo stesso periodo del 2012, crescono solo le Regioni (+71,9%) e le Università ed enti di ricerca (+39,7%). Sono in calo: Amministrazioni dello Stato (-8,5%), Consorzi, Comunità montane e altro (-76,0%), Comuni (-7,3%), Province (-58,1%), Ospedali, USL e ASL (-60,2%), IACP (-76,7%) e Concessionari e privati sovvenzionati (-0,8%).
Passando al mercato europeo dei servizi di ingegneria e architettura, per gare pubblicate nella gazzetta comunitaria, si rileva che il numero delle gare italiane è passato dalle 299 dei dodici mesi 2012 alle 329 del 2013: +10,0%. Nell'insieme dei paesi dell'Unione Europea il numero dei bandi per servizi di ingegneria e architettura mostra nello stesso periodo un incremento minore: +1,3%. Rispetto al totale delle gare pubblicate il numero di quelle italiane rimane comunque modesto, solo il 2,2%. Si tratta di un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 37,6%, Germania il 16,1%, Polonia il 7,2%, Svezia il 6,3%, Gran Bretagna il 4,3%.
L'andamento delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione), è sempre in forte calo: il valore messo in gara nei dodici mesi del 2013 scende infatti del 15,2% rispetto al 2012. Considerando invece da soli gli appalti integrati si rileva la loro crescita sia nel numero, +16,5%, che nel valore, +21,1%.
Fonte: OICE
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