Appalti pubblici: Stipula dei contratti con atto notarile informatico

28/01/2013

L'Associazione nazionale costruttori edili (ANCE) ha avuto il 18 gennaio scorso un incontro presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, per chiedere indicazioni sulla disposizione che ha modificato l'articolo 11, comma 13 del Codice dei contratti.
La nuova disposizione, introdotta dall'articolo 6, comma 3 del decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179 convertito dalla legge 17 dicembre 2012, n. 221, è entrata in vigore l'1 gennaio 2013 e prevede la stipulazione dei contratti di appalto, "a pena di nullità, con atto pubblico notarile informatico, ovvero, in modalità elettronica secondo le norme vigenti per ciascuna stazione appaltante, in forma pubblica amministrativa a cura dell'Ufficiale rogante dell'amministrazione aggiudicatrice o mediante scrittura privata".

Nel corso dell'incontro il Presidente dell'Ance Paolo Buzzetti ha espresso le difficoltà che la disposizione sta creando per il settore ed ill Ministro Patroni Griffi si è reso quindi disponibile a fornire indicazioni chiarificatrici circa i problemi sollevati dall'ANCE, attraverso un atto interpretativo che definisca i profili dubbi della disciplina da seguire e le conseguenze sul piano pratico applicativo.
Ma, nell'attesa di un chiarimento da parte del Minstero, il Notariato ha messo in pratica, per quanto di sua competenza, l'agenda digitale voluta dal Governo facendosi trovare pronto per la stipula dei contratti pubblici di appalto di lavori, servizi e forniture..
Martedì 22 gennaio sono stati, infatti, stipulati i primi atti pubblici informatici, subito messi "al sicuro" nel sistema di conservazione a norma del Notariato. Il primo atto è stato stipulato in Puglia, in provincia di Brindisi, tra un Comune ed una società che si era aggiudicata l'appalto per la gestione del servizio integrato di igiene urbana. Secondo le nuove norme che sanciscono dunque il tramonto della carta per questa rilevante categoria di contratti della Pubblica Amministrazione, il notaio, per la conservazione degli atti notarili informatici, si avvale di una struttura tecnologica - messa a punto dalla società informatica del Notariato, Notartel, con il coordinamento della Commissione Informatica del Consiglio Nazionale del Notariato - idonea a custodire ma anche a preservare la validità giuridica nel tempo del documento informatico, senza nessun aggravio di costi a carico del cliente.

di Gabriele Bivona


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