Architetti: ridare centralità alle gare di progettazione
09/02/2015
"E' un altro traguardo raggiunto verso la ricostruzione
dell'Aquila, un ulteriore testimonianza che solo il concorso di
architettura può valorizzare la qualità del progetto, ed il segno -
dopo la collaborazione con il Comune nella riqualificazione di
Piazza D'Armi - dell'impegno degli architetti italiani per la
rinascita del capoluogo abruzzese".
Queste le parole del Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Leopoldo Freyrie, in occasione della inaugurazione della nuova sede dell'Ordine degli Architetti della provincia dell' Aquila. Realizzata con il contributo del Consiglio Nazionale e la cui scelta progettuale è avvenuta attraverso un concorso, la sede è dedicata a Raffaele Sirica, alla guida degli architetti italiani dal 1998 al 2009.
"Serve con urgenza - lo impongono le ultime vicende che riguardano l'Expo o il Mose - che nel nostro Paese si torni all'utilizzo dello strumento del concorso di architettura. Tornare a bandire i concorsi significa ridare centralità alla progettazione, rendere trasparente il mercato, sconfiggere mafie e corruttele; significa realizzare buona architettura; significa consentire ai professionisti, soprattutto ai giovani, di liberare le loro idee e la loro creatività".
"Tutto ciò - ha terminato Freyrie - nella consapevolezza che la qualità e la sicurezza del patrimonio edilizio nazionale, come è purtroppo stato drammaticamente dimostrato dal sisma che ha colpito l'Abruzzo, rappresentano elementi imprescindibili di tutti i processi di trasformazione del territorio".
© Riproduzione riservata
Queste le parole del Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori Leopoldo Freyrie, in occasione della inaugurazione della nuova sede dell'Ordine degli Architetti della provincia dell' Aquila. Realizzata con il contributo del Consiglio Nazionale e la cui scelta progettuale è avvenuta attraverso un concorso, la sede è dedicata a Raffaele Sirica, alla guida degli architetti italiani dal 1998 al 2009.
"Serve con urgenza - lo impongono le ultime vicende che riguardano l'Expo o il Mose - che nel nostro Paese si torni all'utilizzo dello strumento del concorso di architettura. Tornare a bandire i concorsi significa ridare centralità alla progettazione, rendere trasparente il mercato, sconfiggere mafie e corruttele; significa realizzare buona architettura; significa consentire ai professionisti, soprattutto ai giovani, di liberare le loro idee e la loro creatività".
"Tutto ciò - ha terminato Freyrie - nella consapevolezza che la qualità e la sicurezza del patrimonio edilizio nazionale, come è purtroppo stato drammaticamente dimostrato dal sisma che ha colpito l'Abruzzo, rappresentano elementi imprescindibili di tutti i processi di trasformazione del territorio".
A cura di Gabriele
Bivona
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