BARRIERE ARCHITETTONICHE E SICUREZZA
19/06/2006
Il ministro della pubblica istruzione Giuseppe Fioroni, ha ribadito
l'impegno del governo alla sicurezza delle scuole italiane.
Il piano pluriennale di investimenti per la messa a norma degli edifici scolastici e l'abbattimento delle barriere architettoniche, infatti, verrà messo a punto in collaborazione con le province, già titolari delle competenze sull’edilizia scolastica, e le regioni.
L'obiettivo principale è quello di individuare nuove risorse e completare gli interventi necessari a garantire la sicurezza degli studenti anche nelle zone sismiche: compito del governo è quello di rifinanziare la legge n. 23/1996 sugli enti locali (avvio della messa a norma e la ristrutturazione degli impianti già esistenti, quanto la costruzione di nuovi edifici).
La proposta è stata accolta con entusiasmo sia dagli enti locali che dai sindacati che già hanno chiesto la realizzazione di un’anagrafe nazionale degli edifici scolastici che consenta di accertare il reale stato del patrimonio edilizio scolastico.
Con la realizzazione di quest'anagrafe, articolata per regioni, si creerebbe uno strumento conoscitivo fondamentale per la programmazione dei diversi interventi: solo il 50% delle scuole italiane, infatti, sarebbe oggi a norma e solo il 38% sarebbe privo di barriere architettoniche.
Inoltre, da un'indagine del 2004 condotta dal Miur, risulterebbe che solo il 57,5% degli edifici sarebbe provvisto del certificato di agibilità statica e solo il 13,8% del certificato di igienico-sanitario.
© Riproduzione riservata
Il piano pluriennale di investimenti per la messa a norma degli edifici scolastici e l'abbattimento delle barriere architettoniche, infatti, verrà messo a punto in collaborazione con le province, già titolari delle competenze sull’edilizia scolastica, e le regioni.
L'obiettivo principale è quello di individuare nuove risorse e completare gli interventi necessari a garantire la sicurezza degli studenti anche nelle zone sismiche: compito del governo è quello di rifinanziare la legge n. 23/1996 sugli enti locali (avvio della messa a norma e la ristrutturazione degli impianti già esistenti, quanto la costruzione di nuovi edifici).
La proposta è stata accolta con entusiasmo sia dagli enti locali che dai sindacati che già hanno chiesto la realizzazione di un’anagrafe nazionale degli edifici scolastici che consenta di accertare il reale stato del patrimonio edilizio scolastico.
Con la realizzazione di quest'anagrafe, articolata per regioni, si creerebbe uno strumento conoscitivo fondamentale per la programmazione dei diversi interventi: solo il 50% delle scuole italiane, infatti, sarebbe oggi a norma e solo il 38% sarebbe privo di barriere architettoniche.
Inoltre, da un'indagine del 2004 condotta dal Miur, risulterebbe che solo il 57,5% degli edifici sarebbe provvisto del certificato di agibilità statica e solo il 13,8% del certificato di igienico-sanitario.
a cura di Paola
Bivona
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