Bandi di gara: Il Presidente dell’AVCP a confronto con il CNI
08/04/2014
Ad un incontro del Consiglio nazionale degli Ingegneri con i
Responsabili delle Commissioni Bandi e Servizi degli Ordini
Provinciali degli Ingegneri ha partecipato, anche, Sergio
Santoro, Presidente dell’Autorità di Vigilanza sui Contratti
Pubblici, che, nel corso del suo intervento, ha precisato:. “Non
sono venuto qua oggi per difendere l’Autorità che presiedo ma per
comprendere i vostri problemi. La mia posizione, che ribadirò anche
al Governo, è che la migliore spending review è la qualità dei
progetti e la corretta esecuzione dei servizi. Detto questo,
abbiamo di fronte alcuni problemi reali. Il decreto parametri, ad
esempio, nella visione di molti doveva rappresentare una conquista
e invece rischia di trasformarsi in un’occasione persa. Poi bisogna
assolutamente aggredire il fenomeno degli eccessivi ribassi, anche
attraverso l’introduzione di una soglia di ribasso minima. Infine,
ritengo fondamentale rimuovere gli ostacoli che impediscono
l’ingresso dei giovani professionisti e dei piccoli studi.
Bisognerà lavorare sull’abbassamento del numero minimo di
dipendenti richiesti e della soglia di fatturato”.
Prima dell’intervento di Santoro. ha aperto i lavori Armando Zambrano, Presidente del CNI, che ha affermato “C’è bisogno di un’attenta regolazione e di controllo in questo settore. Sulla base delle nostre rilevazioni, il 70-80% dei bandi risultano ancora non conformi. C’è una modalità diffusa di mancato rispetto delle regole”. Zambrano ha, poi, sottolineato come il trend delle irregolarità faccia segnare un certo miglioramento, ma che resta ancora moltissimo lavoro da fare. In particolare, il Presidente del CNI ha sottolineato la necessità di aprire tavoli di lavoro sulla semplificazione delle procedure e sul difficile reperimento delle risorse. “Sul piano scuola del Presidente del Consiglio Renzi - ha poi aggiunto - come Rete delle Professioni Tecniche abbiamo chiesto di collaborare alla definizione delle linee guida che saranno affidate a Renzo Piano. E’ necessario stabilire il livello si sicurezza che vogliamo impostare, quello energetico e soprattutto che tasso di semplificazione procedurale. Gli ingegneri non chiedono commissariamenti ma tempi e procedure umani”. In riferimento, poi, al ruolo dell’Autorità di Vigilanza, ha così concluso: “Può svolgere un ruolo decisivo ma vanno superati i limiti ai suoi interventi. E’ necessario che abbia reali poteri di controllo e di intervento”.
Michele Lapenna, Consigliere del CNI referente per i servizi di ingegneria, ha commentato i dati raccolti dal Centro Studi del CNI nel suo Monitoraggio dei bandi. Oltre a mettere in evidenza il forte calo degli importi messi a gara e la patologica tendenza al ribasso, si è soffermato sulla questione del personale richiesto per partecipare ai bandi. “Nel 2013 - ha rilevato - la media del personale minimo richiesto è stata di 5,8 addetti. Se consideriamo che il 99,3% delle imprese attive in Italia ha meno di cinque addetti, possiamo concludere che la quasi totalità degli studi di ingegneria sono fuori dal mercato”.
Nulla, invece, sulle nuove direttive europee che entro breve tempo provocheranno pesanti modifiche alla legislazione nazionale sugli appalti.
© Riproduzione riservata
Prima dell’intervento di Santoro. ha aperto i lavori Armando Zambrano, Presidente del CNI, che ha affermato “C’è bisogno di un’attenta regolazione e di controllo in questo settore. Sulla base delle nostre rilevazioni, il 70-80% dei bandi risultano ancora non conformi. C’è una modalità diffusa di mancato rispetto delle regole”. Zambrano ha, poi, sottolineato come il trend delle irregolarità faccia segnare un certo miglioramento, ma che resta ancora moltissimo lavoro da fare. In particolare, il Presidente del CNI ha sottolineato la necessità di aprire tavoli di lavoro sulla semplificazione delle procedure e sul difficile reperimento delle risorse. “Sul piano scuola del Presidente del Consiglio Renzi - ha poi aggiunto - come Rete delle Professioni Tecniche abbiamo chiesto di collaborare alla definizione delle linee guida che saranno affidate a Renzo Piano. E’ necessario stabilire il livello si sicurezza che vogliamo impostare, quello energetico e soprattutto che tasso di semplificazione procedurale. Gli ingegneri non chiedono commissariamenti ma tempi e procedure umani”. In riferimento, poi, al ruolo dell’Autorità di Vigilanza, ha così concluso: “Può svolgere un ruolo decisivo ma vanno superati i limiti ai suoi interventi. E’ necessario che abbia reali poteri di controllo e di intervento”.
Michele Lapenna, Consigliere del CNI referente per i servizi di ingegneria, ha commentato i dati raccolti dal Centro Studi del CNI nel suo Monitoraggio dei bandi. Oltre a mettere in evidenza il forte calo degli importi messi a gara e la patologica tendenza al ribasso, si è soffermato sulla questione del personale richiesto per partecipare ai bandi. “Nel 2013 - ha rilevato - la media del personale minimo richiesto è stata di 5,8 addetti. Se consideriamo che il 99,3% delle imprese attive in Italia ha meno di cinque addetti, possiamo concludere che la quasi totalità degli studi di ingegneria sono fuori dal mercato”.
Nulla, invece, sulle nuove direttive europee che entro breve tempo provocheranno pesanti modifiche alla legislazione nazionale sugli appalti.
A cura di Gabriele
Bivona
© Riproduzione riservata