Bando INAIL, privilegio indebito alle associazioni sindacali: gli agrotecnici si rivolgono all'antitrust

29/12/2010

Come può un progetto "valere" di più se a presentarlo è un'organizzazione sindacale?Questa è la domanda che, fin dallo scorso mese di novembre (prima che i bandi uscissero), il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati ha rivolo all'INAIL ed al Ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, senza avere però alcuna risposta.

Così quando nei giorni scorsi l'INAIL ha emanato 20 bandi in altrettante Regioni, per un importo di 60 milioni di euro destinati a finanziare progetti per la sicurezza sul lavoro delle imprese, confermando che i progetti presentati dalle associazioni sindacali (cioè dalle "parti sociali") avrebbero goduto di una significativa maggiorazione del 10% sul punteggio raggiunto, al Collegio Nazionale altro non è restato che rivolgersi all'ANTITRUST, il cui intervento è stato chiesto nell'odierna giornata.

Per senso di responsabilità il Presidente del Collegio Nazionale, Roberto Orlandi, ha escluso il ricorso al TAR, dal momento che una tale azione avrebbe potuto portare al "blocco" dei bandi, impedendo quindi di destinare risorse importanti per la sicurezza.

I fondi stanziati dall'INAIL (Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni del Lavoro), ripartiti in budget regionali, sono destinati ad incentivare le imprese, anche individuali, di ogni settore purché iscritte alla Camera di Commercio per realizzare interventi finalizzati al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Possono essere presentati progetti di investimento, di formazione e progetti per l'adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale.

Nei bandi emanati dall'INAIL in ciascuna Regione, secondo lo specifico plafond disponibile, è previsto che le domande relative ai progetti da finanziare devono essere registrate per via telematica sul sito dell'INAIL; se con il punteggio che viene assegnato automaticamente alla richiesta si raggiunge la "soglia minima", sarà possibile proseguire nella compilazione della domanda on-line, però i progetti presentati tramite Associazioni di categoria e/o sindacali (le cd "parti sociali") godono dell'aumento del 10% del punteggio, a prescindere da qualunque elemento di merito e per il sol fatto di essere in tal modo inoltrati.

È questa la nota dolente che ha portato alla protesta degli Agrotecnici e Agrotecnici laureati, le cui domande possono - come per gli altri liberi professionisti- essere messe fuori gioco dalle domande delle "parti sociali", anche perché non è che vi sia molto da inventare in materia di prevenzione e sicurezza.

Ora la parola passa al Presidente dell'Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato, Antonio Catricalà che dovrà dire se sia lecito che due domande uguali, inviate ad una Pubblica Amministrazione, possano essere diversamente valutate ed una preferita non già in ragione del contenuto della proposta ma esclusivamente in ragione della "denominazione" del soggetto che la presenta.

Per il Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati siamo in presenza di un ingiustificato e sgradevole privilegio che viola i principi della concorrenza e del mercato e danneggia l'attività dei consulenti indipendenti, che non aderiscono a nessuna associazione sindacale.

Per questo motivo il Collegio Nazionale ha trovato sorprendente il silenzio del Ministro Sacconi sulla vicenda, nonostante lo stesso sia stato da tempo interpellato.

A cura del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici Laureati

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