Beni culturali: dagli Architetti STOP ai tagli dei Fondi
22/03/2011
Gli architetti italiani chiedono al Governo un immediato mutamento
di rotta rispetto alla grave e progressiva diminuzione dei fondi
destinati ai Beni culturali. Questo insensato atteggiamento, che
prosegue da anni senza alcuna visione strategica per lo sviluppo
del Paese, sta provocando danni gravissimi alla tutela ed alla
valorizzazione del patrimonio culturale della nazione.
La mancanza di sostegno politico ed economico nei confronti di chi è preposto a tutelare quella che dovrebbe essere valorizzata quale la maggiore risorsa dell'Italia costituisce una clamorosa sottovalutazione di quelle che sono le basi fondanti lo sviluppo presente e futuro del Paese.
Il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, prendendo atto di questa preoccupante situazione, esprime massima solidarietà e appoggio a tutti quei colleghi che, all'interno del Ministero e delle Soprintendenze, operano troppo spesso in condizioni difficili, assolutamente non degne di un Paese dalle nostre tradizioni culturali.
Non si può non constatare come le da tempo ventilate dimissioni del Ministro Bondi e, ancora di più, l'abbandono da parte dello stimatissimo Andrea Carandini della presidenza del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, per l'impossibilità di tutelare il patrimonio culturale a causa della progressiva e massiccia diminuzione degli stanziamenti di bilancio, impongano un ormai indifferibile cambiamento della politica di finanziamento e di gestione di quei Beni culturali che costituiscono, nonostante tutto, la vera anima del nostro Paese.
A cura dell'Ufficio Stampa CNAPPC
© Riproduzione riservata
La mancanza di sostegno politico ed economico nei confronti di chi è preposto a tutelare quella che dovrebbe essere valorizzata quale la maggiore risorsa dell'Italia costituisce una clamorosa sottovalutazione di quelle che sono le basi fondanti lo sviluppo presente e futuro del Paese.
Il Consiglio Nazionale Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, prendendo atto di questa preoccupante situazione, esprime massima solidarietà e appoggio a tutti quei colleghi che, all'interno del Ministero e delle Soprintendenze, operano troppo spesso in condizioni difficili, assolutamente non degne di un Paese dalle nostre tradizioni culturali.
Non si può non constatare come le da tempo ventilate dimissioni del Ministro Bondi e, ancora di più, l'abbandono da parte dello stimatissimo Andrea Carandini della presidenza del Consiglio Superiore dei Beni Culturali, per l'impossibilità di tutelare il patrimonio culturale a causa della progressiva e massiccia diminuzione degli stanziamenti di bilancio, impongano un ormai indifferibile cambiamento della politica di finanziamento e di gestione di quei Beni culturali che costituiscono, nonostante tutto, la vera anima del nostro Paese.
A cura dell'Ufficio Stampa CNAPPC
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