CACCIA ALL’EVASIONE IMMOBILIARE

02/02/2007

Come disposto dall’Agenzia del territorio e presentato il 25 gennaio scorso alle organizzazioni sindacali, per il 2007 è previsto un piano di recupero dell’Ici in cui i professionisti saranno in prima linea per la revisione delle zone anomale, come previsto dalla Finanziaria 2005, e per gli accertamenti legati agli immobili di categorie E (aeroporti, stazioni ferroviarie, portuali e fiere).

Nell'esplicitato obiettivo di recuperare "materia imponibile", già la legge finanziaria 2005, ai commi 335-339 dell'articolo 1, dispone la revisione dei classamenti dei fabbricati, mediante due procedimenti diversi volti a conseguire una maggiore equità sul piano fiscale e a contrastare fenomeni di elusione e/o evasione fiscale.
br> Nello specifico:
  • il primo procedimento è quello previsto dal comma 335, che consente ai Comuni di richiedere la revisione su porzioni di territorio ai sensi del Dpr n. 138 del 1998;
  • il secondo procedimento è quello dettato dal comma 336 e innesca un procedimento per la revisione del classamento per singola unità immobiliare.
È opportuno precisare che:
  • la revisione del classamento consiste nell'assegnazione, alle unità immobiliari interessate, di nuove categorie e classi, nonché delle relative nuove rendite catastali;
  • secondo l'articolo 2, comma 1, del Dpr 23.3.1998, n. 138, la microzona rappresenta una porzione del territorio comunale o, nel caso di zone costituite da gruppi di comuni, un intero territorio comunale che presenta omogeneità nei caratteri di posizione, urbanistici, storico-ambientali, socio-economici, nonché nella dotazione dei servizi ed infrastrutture urbane. In ciascuna microzona le unità immobiliari sono uniformi per caratteristiche tipologiche, epoca di costruzione e destinazione prevalenti; essa individua ambiti territoriali di mercato omogeneo sul piano dei redditi e dei valori, ed in particolare per l’incidenza su tali entità delle caratteristiche estrinseche delle unità immobiliari.
Secondo quanto previsto dall’Agenzia del Territorio, la revisione riguarda 11 comuni, 8 province e 15 microzone anomale che gli accertamenti legati agli immobili di categoria E dovrebbero portare ad un recupero ICI pari a circa 40 milioni nel 2007, 72 milioni nel 2008 e 80 milioni a regime.

Per quanto concerne l’accatastamento urbano degli edifici ex rurali, l’Agenzia utilizzerà delle fotografie aeree scattate dall’Agea e, mettendole a confronto con le mappe catastali, individuerà le irregolarità, stimando un gettito per il 2007 pari a 476, circa 1,1 miliardi per il 2008.

L’aggiornamento del catasto terreni, secondo quanto previsto dalla Finanziaria 2007, dovrebbe portare un gettito di 95 milioni nel 2007 e 79 milioni nel 2008. Il decreto fiscale collegato alla finanziaria ha stabilito, inoltre, la gratuità delle visure catastali e questo dovrebbe portare ad un incremento di 5 milioni di visure l’anno agli sportelli ed oltre 8 milioni telematiche che comporterà una stabilizzazione di 1.500 lavoratori a tempo determinato.

L’ultima sfida dell’Agenzia del territorio è il Docfa telematico su tutto il territorio nazionale entro marzo 2007 e il Pregeo telematico entro la seconda metà del 2007.

A cura di Gianluca Oreto


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