CALANO LE VENDITE E AUMENTANO I PREZZI
01/08/2008
Le vendite di immobili sono calate del 7,1% nel 2007. Una frenata
che interessa tutte le diverse tipologie di immobili e che viene
amplificata nelle grandi aree urbane, ma che non serve a far
rallentare la crescita dei prezzi. La contrazione degli acquisti è
più forte nelle principali città.
Guida la classifica Napoli dove le vendite crollano del 16%, ma forti sono anche le riduzioni segnate da Palermo (-12,45%), Milano (-11,8%). Minore e' invece il calo di Roma (-8,3%) mentre lieve è la flessione di Firenze (-2,8%). A fotografare il rallentamento del mercato nel 2007, sono i dati ufficiali elaborati dal Rapporto Immobiliare 2008 dell'Agenzia del Territorio. Un anno, il 2007, in cui sono state vendute meno case (-4,6%) ma anche il settore commerciale e quello dei “magazzini” hanno registrato segno negativo, (rispettivamente -4,8% e -5,2%) mentre cali piu' contenuti si sono avuti nel settore produttivo (-3,5%) e nel terziario (-2,6%).
Per quanto riguarda le grandi città, nel 2007 a Roma sono state vendute oltre 3.000 case in meno rispetto al 2006, dato vicino a quello registrato a Milano, mentre a Napoli, città in cui percentualmente il calo è stato maggiore, le transazioni in meno sono state circa 1.500. Ad andare male, per la prima volta dal 2000, anche le compravendite nei comuni non capoluogo, con una contrazione del 3,5%, un segno, per l'Agenzia del Territorio, ''della crisi che sta attraversando il settore''.
Poche le eccezioni, tra queste le province umbre (+7%), dove il mercato è in sensibile crescita sia per i capoluoghi sia per i comuni minori, ed alcuni capoluoghi, quali Lodi, Brescia, Pavia, Lucca e Messina. Per le province, trend positivo per quelle di Lecco, Forli', Rimini e Prato.
Queste le variazioni percentuali rispetto al 2006 delle transazioni residenziali nelle principale citta': NAPOLI -16,2%
PALERMO -12,4%
MILANO -11,8%
BOLOGNA -11,4%
GENOVA -10,3%
ROMA -8,3%
TORINO -4,3%
FIRENZE -2,8%
TOTALE ITALIA -7,1%.
E se nel 2007 si sono vendute meno case questo non è servito a far rallentare la crescita dei prezzi: il valore medio delle case è salito ancora, passando dai 1.448 euro al metro quadrato del 2006 a 1.536 euro al metro quadrato del 2007, con un incremento del 6,1%. La volata dei prezzi ha comunque subito una decelerazione rispetto all'anno precedente, quando i rincari erano stati dell'8,3%.
Secondo il Rapporto immobiliare 2008 pubblicato dell'Agenzia del Territorio, alle stelle i costi delle abitazioni nelle località turistiche, prime tra tutte Portofino, Cortina d'Ampezzo e Capri, dove una casa costa quasi 9 volte la media nazionale.
Tra i capoluoghi, le città più care sono Bolzano, Siena, Bologna, Roma, Firenze e Venezia, dove il valore medio di una abitazione supera di 3 volte il dato nazionale. E se il “mattone” resta un investimento a “rendere” di più,(il dato è fornito dal rapporto tra canone di locazione e valore di mercato al metro quadrato) sono i negozi (5,74%) e i capannoni (5,67%), mentre rendimenti inferiori si ottengono con le case e i posti auto (rispettivamente il 4,14% e il 5,09%).
Fonte: www.demaniore.com
© Riproduzione riservata
Guida la classifica Napoli dove le vendite crollano del 16%, ma forti sono anche le riduzioni segnate da Palermo (-12,45%), Milano (-11,8%). Minore e' invece il calo di Roma (-8,3%) mentre lieve è la flessione di Firenze (-2,8%). A fotografare il rallentamento del mercato nel 2007, sono i dati ufficiali elaborati dal Rapporto Immobiliare 2008 dell'Agenzia del Territorio. Un anno, il 2007, in cui sono state vendute meno case (-4,6%) ma anche il settore commerciale e quello dei “magazzini” hanno registrato segno negativo, (rispettivamente -4,8% e -5,2%) mentre cali piu' contenuti si sono avuti nel settore produttivo (-3,5%) e nel terziario (-2,6%).
Per quanto riguarda le grandi città, nel 2007 a Roma sono state vendute oltre 3.000 case in meno rispetto al 2006, dato vicino a quello registrato a Milano, mentre a Napoli, città in cui percentualmente il calo è stato maggiore, le transazioni in meno sono state circa 1.500. Ad andare male, per la prima volta dal 2000, anche le compravendite nei comuni non capoluogo, con una contrazione del 3,5%, un segno, per l'Agenzia del Territorio, ''della crisi che sta attraversando il settore''.
Poche le eccezioni, tra queste le province umbre (+7%), dove il mercato è in sensibile crescita sia per i capoluoghi sia per i comuni minori, ed alcuni capoluoghi, quali Lodi, Brescia, Pavia, Lucca e Messina. Per le province, trend positivo per quelle di Lecco, Forli', Rimini e Prato.
Queste le variazioni percentuali rispetto al 2006 delle transazioni residenziali nelle principale citta': NAPOLI -16,2%
PALERMO -12,4%
MILANO -11,8%
BOLOGNA -11,4%
GENOVA -10,3%
ROMA -8,3%
TORINO -4,3%
FIRENZE -2,8%
TOTALE ITALIA -7,1%.
E se nel 2007 si sono vendute meno case questo non è servito a far rallentare la crescita dei prezzi: il valore medio delle case è salito ancora, passando dai 1.448 euro al metro quadrato del 2006 a 1.536 euro al metro quadrato del 2007, con un incremento del 6,1%. La volata dei prezzi ha comunque subito una decelerazione rispetto all'anno precedente, quando i rincari erano stati dell'8,3%.
Secondo il Rapporto immobiliare 2008 pubblicato dell'Agenzia del Territorio, alle stelle i costi delle abitazioni nelle località turistiche, prime tra tutte Portofino, Cortina d'Ampezzo e Capri, dove una casa costa quasi 9 volte la media nazionale.
Tra i capoluoghi, le città più care sono Bolzano, Siena, Bologna, Roma, Firenze e Venezia, dove il valore medio di una abitazione supera di 3 volte il dato nazionale. E se il “mattone” resta un investimento a “rendere” di più,(il dato è fornito dal rapporto tra canone di locazione e valore di mercato al metro quadrato) sono i negozi (5,74%) e i capannoni (5,67%), mentre rendimenti inferiori si ottengono con le case e i posti auto (rispettivamente il 4,14% e il 5,09%).
Fonte: www.demaniore.com
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