COMUNICATO STAMPA ANCE
31/05/2006
Generano grandi preoccupazioni le affermazioni del Ministro
dell’Economia Tommaso Padoa Schioppa circa il rischio di chiusura
dei cantieri ANAS e Ferrovie causa l’esaurirsi delle risorse
destinate al loro finanziamento.
Se tale evento dovesse aver luogo - ha sostenuto Claudio De Albertis Presidente dell’ANCE - le conseguenze si farebbero immediatamente sentire in termini di caduta degli investimenti nel settore delle opere pubbliche di circa il 3%, con severo impatto negativo sull’andamento economico generale e sull’occupazione, le cui sorti sono state in gran parte favorite proprio dalla crescita delle costruzioni di questi ultimi anni.
Rammarica ricordare come l’ANCE abbia, da oltre un anno, pubblicamente e reiteratamente avvertito il governo circa il progressivo processo di crisi finanziaria dei due maggiori investitori pubblici.
E` comunque da porsi il legittimo interrogativo sulla anomalia di programmi di investimento appaltati senza la certezza di poterli finanziare esponendo in tal modo imprese e lavoratori alle drammatiche conseguenze di interruzione dei lavori e dei relativi licenziamenti.
Al di là di ogni valutazione circa la regolarità di tali procedure, Claudio De Albertis ritiene che la crisi di ANAS e FS debba essere affrontata con interventi eccezionali alla stregua di quanto potrebbe avvenire qualora fossero messi in crisi i flussi finanziari destinati a stipendi e servizi pubblici essenziali.
© Riproduzione riservata
Se tale evento dovesse aver luogo - ha sostenuto Claudio De Albertis Presidente dell’ANCE - le conseguenze si farebbero immediatamente sentire in termini di caduta degli investimenti nel settore delle opere pubbliche di circa il 3%, con severo impatto negativo sull’andamento economico generale e sull’occupazione, le cui sorti sono state in gran parte favorite proprio dalla crescita delle costruzioni di questi ultimi anni.
Rammarica ricordare come l’ANCE abbia, da oltre un anno, pubblicamente e reiteratamente avvertito il governo circa il progressivo processo di crisi finanziaria dei due maggiori investitori pubblici.
E` comunque da porsi il legittimo interrogativo sulla anomalia di programmi di investimento appaltati senza la certezza di poterli finanziare esponendo in tal modo imprese e lavoratori alle drammatiche conseguenze di interruzione dei lavori e dei relativi licenziamenti.
Al di là di ogni valutazione circa la regolarità di tali procedure, Claudio De Albertis ritiene che la crisi di ANAS e FS debba essere affrontata con interventi eccezionali alla stregua di quanto potrebbe avvenire qualora fossero messi in crisi i flussi finanziari destinati a stipendi e servizi pubblici essenziali.
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