CON LE LINEE GUIDA NAZIONALI DEFINITE LE METODOLOGIE PER LA DETERMINAZIONE DELLA PRESTAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI

22/07/2009

La pubblicazione del DM 26 giugno 2009 recante le Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici ha finalmente fugato qualsiasi dubbio circa le metodologie per la determinazione della prestazione energetica degli edifici.

Le linee guida prevedono la possibilità di utilizzare diverse metodologie, differenti per utilizzo e complessità, e utilizzabili a seconda che si tratti di edifici di nuova costruzione (o completamente ristrutturati) e edifici esistenti ed in particolare:
  1. il Metodo calcolato di progetto, che prevede la valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di ingresso del progetto energetico dell’edificio come costruito e dei sistemi impiantistici a servizio dell’edificio come realizzati. Metodo di riferimento per gli edifici di nuova costruzione e per quelli completamente ristrutturati.
  2. il Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio o standard, che prevede la valutazione della prestazione energetica a partire dai dati di ingresso ricavati da indagini svolte direttamente sull’edificio esistente. In questo caso le modalità di approccio possono essere:
    • mediante procedure di rilievo, anche strumentali, sull’edificio e/o sui dispositivi impiantistici effettuate secondo le normative tecniche di riferimento, previste dagli organismi normativi nazionali, europei e internazionali, o, in mancanza di tali norme dalla letteratura tecnico-scientifica;
    • per analogia costruttiva con altri edifici e sistemi impiantistici coevi, integrata da banche dati o abachi nazionali, regionali o locali;
    • sulla base dei principali dati climatici, tipologici, geometrici ed impiantistici.
La determinazione delle prestazioni energetiche degli edifici richiede metodi di calcolo per:
  1. il fabbisogno di energia per il riscaldamento e il raffrescamento ambiente;
  2. il fabbisogno di energia per acqua calda sanitaria;
  3. il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione invernale;
  4. il rendimento e il fabbisogno di energia primaria per la produzione di acqua calda sanitaria;
  5. il risparmio di energia primaria ottenibile utilizzando energie rinnovabili ed altri metodi di generazione per il riscaldamento e la produzione di acqua calda sanitaria;
  6. il rendimento e il fabbisogno di energia primaria degli impianti di climatizzazione estiva.
I suddetti metodi di calcolo sono descritti nelle seguenti specifiche tecniche:
UNI/TS 11300-1 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 1: Determinazione del fabbisogno di energia termica dell'edificio per la climatizzazione estiva ed invernale - La norma definisce il metodo di calcolo della prestazione energetica dell’involucro edilizio per il riscaldamento ed il raffrescamento.
UNI/TS 11300-2 Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 2: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria - La norma, a partire dalla prestazione dell’involucro edilizio, permette di calcolare la prestazione del sistema edificio-impianti in relazione allo specifico impianto termico installato.
UNI/TS 11300-3 (in fase di elaborazione) Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 3: Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva
UNI/TS 11300-4 (in fase di elaborazione) Prestazioni energetiche degli edifici - Parte 4: Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per riscaldamento di ambienti e preparazione acqua calda sanitaria.

Di seguito la tabella riepilogativa (riportata nell’Allegato 3 alle linee guida) sull’utilizzo delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche in relazione agli edifici interessati e ai servizi energetici da valutare ai fini della certificazione energetica.
Metodo di calcolo di progetto
Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio
Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio
Metodo di calcolo da rilievo sull’edificio
Edifici interessati
Tutte le tipologie di edifici nuovi ed esistenti
Tutte le tipologie di edifici esistenti
Edifici residenziali esistenti con superficie utile inferiore o uguale a 3000 m2
Edifici residenziali esistenti con superficie utile inferiore o uguale a 1000 m2
Prestazione invernale involucro edilizio
Norme UNI/TS 11300
Norme UNI/TS 11300
DOCET (CNR-ENEA)
Metodo semplificato (all. 2 - dm 26/06/2009)
Energia primaria prestazione invernale
Norme UNI/TS 11300
Norme UNI/TS 11300
DOCET (CNR-ENEA)
Metodo semplificato (all. 2 - DM 26/06/2009)
Energia primaria prestazione acqua calda sanitaria
Norme UNI/TS 11300
Norme UNI/TS 11300
DOCET (CNR-ENEA)
Norme UNI/TS 11300 (esistenti)
Prestazione estiva involucro edilizio
Norme UNI/TS 11300
Norme UNI/TS 11300
DOCET (CNR-ENEA)
Norme UNI/TS 11300 o Metodo basato sulla determinazione di parametri qualitativi (par. 6.2 - DM 26/06/2009)

La determinazione della prestazione energetica estiva dell’involucro edilizio è facoltativa nella certificazione di singole unità immobiliari ad uso residenziale di superficie utile inferiore o uguale a 200 m2 per le quali il calcolo dell’indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale avvenga con il metodo semplificato (all. 2 - DM 26/06/2009). In assenza della predetta valutazione, all’edificio viene attribuita una qualità prestazionale energetica estiva dell’involucro edilizio corrispondente al livello “V” delle tabelle di cui ai paragrafi 6.1 e 6.2 (Prestazioni MEDIOCRI).

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A cura di Ilenia Cicirello


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