COSTOSE ED INAFFIDABILI
24/07/2006
Dall'indagine effettuata da Altroconsumo riguardante le commissioni
dovute alle agenzie immobiliari, è risultato che queste si
attestano, pressoché in modo uniforme, sul 3%: gli esperti di
Altroconsumo, infatti, fingendosi dei venditori alla ricerca di
acquirenti per il proprio immobile, hanno visitato 250 agenzie
immobiliari, distribuite nelle nove città più grandi d’Italia,
giungendo a risultati non proprio confortanti.
Nonostante le pesanti sanzioni comminate dall'Antitrust nel 2004 in seguito alla decisione da parte delle associazioni di categoria di fare cartello per quanto concerneva le provvigioni, come dicevamo prima, la richiesta si attesta a circa il 3% (nel 92% dei casi a Genova, nel 89% dei casi a Verona e Brescia, nel 74% dei casi a Milano e nel 50% dei casi a Roma).
E' da segnalare però che, in alcuni casi, è stato possibile raggiungere un accordo che portasse ad uno sconto: quando, ad esempio, le operazioni erano più d'una (vendita del vecchio appartamento e acquisto di quello nuovo) è stata applicata la cosiddetta pratica del supero, ovvero il riscuotere a titolo di commissione la differenza tra il prezzo voluto dal venditore e quello realmente realizzato, oppure quando l’operazione non è stata regolarmente registrata con una fattura da parte dell’agenzia (il 44%, infatti, dei mediatori, secondo Altroconsumo, si è dichiarato disposto al pagamento in nero).
Le commissioni, comunque, risultano ancora più alte quando il mediatore deve occuparsi anche di altre faccende quali, ad esempio, il reperimento e controllo dei documenti catastali o l'intervento nelle trattative.
Dall'indagine svolta risulta anche, in alcuni casi, una chiara impreparazione o negligenza dei mediatori: nel 29% dei casi, infatti, gli impianti degli immobili non sono risultati in regola smentendo le assicurazioni delle agenzie; nel 24% dei casi i documenti catastali non sono risultati aggiornati; nel 17% dei casi, infine, sull’immobile gravava un’ipoteca che non è stata rilevata.
La conclusione dettata da questa indagine è quindi quella di fare da sé qualora, ovviamente, non sia indispensabile rivolgersi alle agenzie.
Da segnalare, infine, per quanto riguarda le locazioni estive, secondo Alessandro Patrizi, esperto legale del Movimento difesa del cittadino (Mdc), conviene stilare un contratto e un verbale di consegna dove sono indicati il canone di locazione e la sua durata che vengono concordati liberamente tra proprietario ed inquilino fermo restando il fatto che per locazioni superiori ad un mese, è obbligatoria la registrazione del contratto all’ufficio del registro previo versamento del 2% del canone.
© Riproduzione riservata
Nonostante le pesanti sanzioni comminate dall'Antitrust nel 2004 in seguito alla decisione da parte delle associazioni di categoria di fare cartello per quanto concerneva le provvigioni, come dicevamo prima, la richiesta si attesta a circa il 3% (nel 92% dei casi a Genova, nel 89% dei casi a Verona e Brescia, nel 74% dei casi a Milano e nel 50% dei casi a Roma).
E' da segnalare però che, in alcuni casi, è stato possibile raggiungere un accordo che portasse ad uno sconto: quando, ad esempio, le operazioni erano più d'una (vendita del vecchio appartamento e acquisto di quello nuovo) è stata applicata la cosiddetta pratica del supero, ovvero il riscuotere a titolo di commissione la differenza tra il prezzo voluto dal venditore e quello realmente realizzato, oppure quando l’operazione non è stata regolarmente registrata con una fattura da parte dell’agenzia (il 44%, infatti, dei mediatori, secondo Altroconsumo, si è dichiarato disposto al pagamento in nero).
Le commissioni, comunque, risultano ancora più alte quando il mediatore deve occuparsi anche di altre faccende quali, ad esempio, il reperimento e controllo dei documenti catastali o l'intervento nelle trattative.
Dall'indagine svolta risulta anche, in alcuni casi, una chiara impreparazione o negligenza dei mediatori: nel 29% dei casi, infatti, gli impianti degli immobili non sono risultati in regola smentendo le assicurazioni delle agenzie; nel 24% dei casi i documenti catastali non sono risultati aggiornati; nel 17% dei casi, infine, sull’immobile gravava un’ipoteca che non è stata rilevata.
La conclusione dettata da questa indagine è quindi quella di fare da sé qualora, ovviamente, non sia indispensabile rivolgersi alle agenzie.
Da segnalare, infine, per quanto riguarda le locazioni estive, secondo Alessandro Patrizi, esperto legale del Movimento difesa del cittadino (Mdc), conviene stilare un contratto e un verbale di consegna dove sono indicati il canone di locazione e la sua durata che vengono concordati liberamente tra proprietario ed inquilino fermo restando il fatto che per locazioni superiori ad un mese, è obbligatoria la registrazione del contratto all’ufficio del registro previo versamento del 2% del canone.
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