Caso Catanzaro e Prestazioni gratuite (o quasi), nuova interrogazione al Senato
27/10/2017
"Dietro ad una prestazione professionale c'è sempre un'attività che richiede impegno, studio, investimento che, uniti alle difficoltà inerenti alla formazione continua, ai ritardi nei pagamenti, all'assicurazione obbligatoria e ai tanti altri orpelli, devono essere ripagati con una parcella equa, che consenta a chi la riceve di vivere una vita dignitosa".
Lo hanno scritto nell'Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-08307 presentato al Senato alcuni membri del Gruppo del M5S, riprendendo l'interrogazione parlamentare presentata alla Camera (leggi articolo) dall'Arch. Serena Pellegrino, che ha avuto la risposta immediata del Sottosegretario alle Infrastrutture Umberto del Basso De Caro.
Ricordiamo che il caso riguarda l'affidamento del bando del Comune di Catanzaro per la redazione del Piano strutturale e del relativo Regolamento Edilizio Urbanistico (REU) con un importo a base di gara pari a 1 euro e un rimborso spese (preventivamente autorizzate ed effettivamente sostenute e documentate) nel limite massimo di 250 mila euro (leggi articolo).
Bando che pur essendo stato contestato da Ordini professionali, Sindacati e professionisti ha ricevuto la partecipazione di un'ATP che ha motivato la sua scelta in una lunga intervista a Il Sole 24 Ore, poggiandola sui seguenti capisaldi:
- la liceità di un bando antecedente l'entrata in vigore dell'obbligo per le S.A. di utilizzare il D.M. 17 giugno 2016 (c.d. Decreto Parametri), per stabilire l'onorario;
- la definizione di "spese rimborsabili" previste dal bando che ammetterebbe "qualsiasi spesa del progettista e dei suoi collaboratori, comprese spese di vitto, viaggio, alloggio". Definizione talmente vaga che, ad avviso dell'architetto capogruppo dell'ATP, includerebbe anche il compenso giornaliero e le spese che sostenute nel corso della giornata lavorativa;
- l'importo della prestazione che, da calcolo del progettista vincitore, sarebbe in realtà di 415mila euro, ovvero con un ribasso del 40% rispetto ai 250mila euro del rimborso spese (sempre che questo venga raggiunto nella sua interezza);
- la possibilità, portando a termine la prestazione, di acquisire il requisito della redazione di uno strumento urbanistico per un comune con più di 90mila abitanti.
Come precisato nell'Atto di Sindacato Ispettivo del Senato, il bando potrebbe aprire "a un "filone" di incarichi gratuiti non in linea con i codici deontologici e al principio sancito dall'art. 2233 del codice civile circa il compenso adeguato all'importanza dell'opera e al decoro della professione".
Dopo una breve ricostruzione storica dei fatti accaduti, in cui tra le altre cose hanno ricordato l'iniziativa #sevalgo1euro promossa da Inarcassa e #sespendi1euro promossa liberamente nel web e nei social dai professionisti, e riprendendo i passi di alcuni nostri articoli, l'Atto ispettivo, ha ricordato che:
- dietro ad una prestazione professionale c'è sempre un'attività che richiede impegno, studio, investimento che, uniti alle difficoltà inerenti alla formazione continua, ai ritardi nei pagamenti, all'assicurazione obbligatoria e ai tanti altri orpelli, devono essere ripagati con una parcella equa, che consenta a chi la riceve di vivere una vita dignitosa;
- in Italia, i redditi medi dei tecnici liberi professionisti negli ultimi anni sono ulteriormente scesi, nello specifico, sono cresciuti i professionisti con un reddito inferiore a 10.000 euro, con una diminuzione della crescita degli iscritti agli ordini provinciali.
Per questo motivo, si è domandato ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e della Giustizia:
- quali urgenti iniziative di competenza intendano intraprendere al fine di garantire il rispetto del principio sancito dall'art. 2233 del codice civile circa il compenso adeguato all'importanza dell'opera e al decoro della professione e, soprattutto, a tutela del principio fondamentale sancito dall'articolo 36 della Costituzione della remunerazione del lavoro;
- se intendano avviare un tavolo con gli ordini professionali nazionali interessati al fine di trovare soluzioni condivise nel rispetto del lavoro dei liberi professionisti.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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