Cedolare secca, liberalizzazione locazioni, esenzione IMU: Le proposte di Confedilizia al Governo

27/09/2013

Lo scorso 23 settembre, presso le Commissioni riunite V e VI della Camera dei Deputati, si è svolta l’audizione di Confedilizia circa il decreto legge 31 agosto 2013, n. 102, all’esame del Parlamento per la relativa conversione in legge. Numerose le proposte fatte tra le quali è utile evidenziare la semplificazione della cedolare secca, la liberalizzazione locazioni e l’esenzione IMU.

Semplificazione della cedolare secca sugli affitti ed ampliamento del relativo ambito di applicazione - Confedilizia ha evidenziato come la cedolare secca sugli affitti stia funzionando in quanto nel periodo 2010-2012 si è registrato un aumento di quasi duecentomila contratti in più rispetto al trend regolare del biennio e questo, per il periodo storico di riferimento, fa pensare che si tratti di contratti emersi, con la conseguenza che l’obiettivo posto sia stato raggiunto. E’ per questo che occorre fare oltre: semplificare la disciplina del tributo ed estendere l’applicazione alle locazioni ad uso diverso da quello abitativo.

Liberalizzazione delle locazioni ad uso diverso da quello abitativo - La normativa che regola i rapporti tra locatore e conduttore risale a 35 anni fa e la stessa risulta ormai eccessiva nei vincoli e nella rigidità, soprattutto per quanto concerne la durata del contratto stesso ed anche in riferimento al periodo di crisi che circonda tutti i comparti da qualche anno e che attanaglia le imprese in un immobilismo cronico.
Occorre dare la possibilità di maggiore flessibilità nei canoni e nelle durate.

Esenzione IMU per gli immobili non venduti - Occorre prevedere, per le imprese costruttrici che abbiano in vendita gli immobili realizzati, una esenzione IMU per il periodo in cui le imprese stesse abbiano in vendita il bene. Tale esenzione dovrebbe essere estesa anche alle società immobiliari di gestione o alle persone fisiche.

A cura di Gabriele Bivona


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