Certezza Pagamenti, Ingegneri Palermo: “Principio sacrosanto, norma importante che va ulteriormente rafforzata”
09/08/2017
“L’emendamento approvato dalla Commissione Ambiente dell’Ars per garantire la certezza del pagamento dei professionisti risponde a un principio ineccepibile di civiltà, equità e trasparenza. L’auspicio è non soltanto che la norma riceva il definitivo via libera dall’Aula ma che, anzi, sia resa ancora più stringente”.
Queste le parole del presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo, Giovanni Margiotta, in riferimento all’emendamento al Disegno di legge n. 1259 approvato dalla IV Commissione dell'Assemblea Regionale Siciliana (ARS) con in quale viene modificata la legge regionale 10 agosto 2016, n. 16 recante "Recepimento del Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di edilizia approvato con decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380", prevedendo che con la comunicazione di fine lavori relativa ai titoli abilitativi previsti dalla legge n. 16/2016, il Comune acquisisca l'autocertificazione dei professionisti incaricati della progettazione dei lavori, nonché dei soggetti incaricati delle prestazioni inerenti all'esecuzione dei lavori, relativa al pagamento delle spettanze per le prestazioni svolte.
“Una proposta – sottolinea il Presidente Margiotta – che non ha precedenti nelle passate legislature. Per dare ancora maggiore concretezza al sacrosanto principio che si vuole affermare occorrerebbe rafforzare la disposizione contenuta nel comma 4 prevedendo che, in mancanza della documentazione comprovante l’avvenuto pagamento dei professionisti da parte dei committenti, le amministrazioni comunali sospendano il rilascio dei titoli abilitativi non soltanto per 30 giorni ma sine die, fino ad avvenuto adempimento”.
“I parlamentari promotori e i componenti della IV Commissione, assieme alle consulte regionali degli architetti e dei tecnici, hanno risposto – sottolinea il presidente dell’Ordine degli Ingegneri – alle necessità di molti professionisti che, sempre più spesso, si ritrovano a dover inseguire i clienti per poter vedere riconosciuto il proprio lavoro. Da tempo l’abrogazione dei minimi tariffari e il malcostume di affidare incarichi senza contratto professionale hanno comportato un aumento vertiginoso dei contenziosi, che hanno messo in ginocchio molti professionisti. La norma potrà contribuire a prevenire tutto questo e porterà sicuri vantaggi alla collettività, impedendo evasioni ed elusioni della fiscalità connessa ai lavori svolti. Incomprensibili risultano quindi le rimostranze provenienti dall’Ance, anche considerando che il principio in questione opera già correntemente in altri ambiti, per esempio in materia di progetti finanziati con fondi europei, dove la rendicontazione avviene solo a condizione che sia stato dimostrato il pagamento delle spettanze dovute”.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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