Certificazioni energetiche online low cost: gli Ingegneri di Trento non ci stanno
09/10/2014
Quello della certificazione energetica è ormai divenuto un problema
che sta coinvolgendo sempre più Regioni d'Italia, investite
continuamente da proposte low cost che stanno minando alla base non
solo l'importanza del certificato ma soprattutto la serietà dei
professionisti e il modo in cui la società ha cominciato a
vederli.
Non penso di dire un'assurdità affermando che le professioni tecniche hanno subito negli ultimi anni uno svilimento che le ha portate a perdere ogni forma di dignità e rispetto da parte di quello che chiamiamo "mercato". Certamente operazioni low cost come quelle viste su Groupon (clicca qui) o realizzate direttamente on line da fornitori di servizi che richiedono solo qualche dato e in pochi click danno la possibilità di ricevere l'APE, non aiutano a mantenere alto il buon nome dei professionisti che lavorano seriamente.
Dopo la denuncia dell'Ordine degli Ingegneri di Catania (clicca qui), è arrivata anche quella degli Ingegneri di Trento che, sopratutto in merito alla certificazioni energetiche on line, hanno denunciato queste pratiche e messo in guardia il cittadino su possibili "fregature" e quindi sanzioni (clicca qui).
"Ho ricevuto - ha spiegato il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Trento, Antonio Armani - numerose segnalazioni da parte di colleghi in merito all'acquisto on-line della certificazione energetica degli immobili e ho ritenuto necessario approfondire la questione, verificando di persona le modalità di acquisto e, soprattutto, la regolarità della procedura di emissione della certificazione suddetta".
Il Presidente Armani ha rilevato come una verifica di una di queste offerte ha fatto emergere delle incongruenze nel certificato (tra cui un sopralluogo mai avvenuto pur previsto per legge) che renderebbero nullo (oltre che falso) lo stesso. "Questo sistema - spiega il numero uno degli Ingegneri di Trento - danneggia in primo luogo i cittadini che, fuorviati dalla pubblicità, sono indotti in errore sul valore effettivo dell'atto che viene redatto e consegnato, senza conoscere le possibili conseguenze di una certificazione errata in caso di controversie sulla compravendita o locazione dell'immobile. Inoltre, arreca danno a molti giovani professionisti che hanno investito in attrezzature e strumentazioni costose, oltre che, ovviamente, in alta formazione, per lavorare nel campo delle certificazioni con professionalità e che devono rinunciare, anche a causa di questi comportamenti di plateale concorrenza sleale".
Vorrei sapere - ha concluso l'Ing. Armani - come possono liberamente agire in tal modo queste società che si avvalgono del lavoro sottopagato e, mi sia consentito dirlo, mal svolto di taluni professionisti poco professionisti? Si tratta di un sistema che potrebbe allargarsi pericolosamente ad altre professioni se non denunciato e stroncato, comunque da rifiutare sotto il profilo culturale. Non possiamo accettare che vi siano intermediatori senza specifiche competenze tecniche che procacciano lavori a blocchi a professionisti veri. È l'intermediazione affaristica e priva di cultura che va bloccata e contestata al di là di quello che la legge permetterà o permetta". È dovere morale di tutti noi tecnici e in particolare modo degli Ordini professionali, richiamare l'attenzione su questo problema, valutando con estrema cautela anche gli eventuali risvolti penali di queste attività online deprofessionalizzanti, speculazioni che possono togliere la dignità e l'utilità stessa della nostra professione".
© Riproduzione riservata
Non penso di dire un'assurdità affermando che le professioni tecniche hanno subito negli ultimi anni uno svilimento che le ha portate a perdere ogni forma di dignità e rispetto da parte di quello che chiamiamo "mercato". Certamente operazioni low cost come quelle viste su Groupon (clicca qui) o realizzate direttamente on line da fornitori di servizi che richiedono solo qualche dato e in pochi click danno la possibilità di ricevere l'APE, non aiutano a mantenere alto il buon nome dei professionisti che lavorano seriamente.
Dopo la denuncia dell'Ordine degli Ingegneri di Catania (clicca qui), è arrivata anche quella degli Ingegneri di Trento che, sopratutto in merito alla certificazioni energetiche on line, hanno denunciato queste pratiche e messo in guardia il cittadino su possibili "fregature" e quindi sanzioni (clicca qui).
"Ho ricevuto - ha spiegato il presidente dell'Ordine degli ingegneri di Trento, Antonio Armani - numerose segnalazioni da parte di colleghi in merito all'acquisto on-line della certificazione energetica degli immobili e ho ritenuto necessario approfondire la questione, verificando di persona le modalità di acquisto e, soprattutto, la regolarità della procedura di emissione della certificazione suddetta".
Il Presidente Armani ha rilevato come una verifica di una di queste offerte ha fatto emergere delle incongruenze nel certificato (tra cui un sopralluogo mai avvenuto pur previsto per legge) che renderebbero nullo (oltre che falso) lo stesso. "Questo sistema - spiega il numero uno degli Ingegneri di Trento - danneggia in primo luogo i cittadini che, fuorviati dalla pubblicità, sono indotti in errore sul valore effettivo dell'atto che viene redatto e consegnato, senza conoscere le possibili conseguenze di una certificazione errata in caso di controversie sulla compravendita o locazione dell'immobile. Inoltre, arreca danno a molti giovani professionisti che hanno investito in attrezzature e strumentazioni costose, oltre che, ovviamente, in alta formazione, per lavorare nel campo delle certificazioni con professionalità e che devono rinunciare, anche a causa di questi comportamenti di plateale concorrenza sleale".
Vorrei sapere - ha concluso l'Ing. Armani - come possono liberamente agire in tal modo queste società che si avvalgono del lavoro sottopagato e, mi sia consentito dirlo, mal svolto di taluni professionisti poco professionisti? Si tratta di un sistema che potrebbe allargarsi pericolosamente ad altre professioni se non denunciato e stroncato, comunque da rifiutare sotto il profilo culturale. Non possiamo accettare che vi siano intermediatori senza specifiche competenze tecniche che procacciano lavori a blocchi a professionisti veri. È l'intermediazione affaristica e priva di cultura che va bloccata e contestata al di là di quello che la legge permetterà o permetta". È dovere morale di tutti noi tecnici e in particolare modo degli Ordini professionali, richiamare l'attenzione su questo problema, valutando con estrema cautela anche gli eventuali risvolti penali di queste attività online deprofessionalizzanti, speculazioni che possono togliere la dignità e l'utilità stessa della nostra professione".
A cura di Gianluca
Oreto - @lucaoreto
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