Città della Scienza, Architetti: cultura e bellezza fanno paura alla criminalità
08/03/2013
"L'odioso ed infame crimine perpetrato nei confronti del
bell'edificio della Città della Scienza di Napoli dimostra, casomai
ce ne fosse ancora bisogno, che cultura e bellezza rappresentano un
binomio che fa paura alla criminalità. Dimostra, altresì, come la
buona architettura possa simboleggiare e rappresentare il riscatto
di una città, di un quartiere, esprimendo le sue energie migliori e
più positive, le sue speranze di rinascita".
Questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori su quanto accaduto alla Città della Scienza fiore all'occhiello di Napoli oltre che dell'intero Paese, che ogni anno ospita 350.000 visitatori e che in poco tempo è diventato il polo scientifico di riferimento per ricercatori e scolaresche.
"Per questo motivo - continua- il Paese, le istituzioni hanno il dovere di non arretrare ma, al contrario, di continuare ad investire su tutti i processi di trasformazione, democratica e consapevole, del territorio volti al progresso e al riscatto sociale ed economico".
"La comunità degli architetti italiani - conclude il CNAPPC - esprime, in questo triste momento, la propria solidarietà alla Città di Napoli, ai lavoratori e i frequentatori della Città della Scienza, al suo progettista Massimo Pica Ciamarra. Esprime anche l'auspicio che le istituzioni siano in grado di assicurare, al più presto, i colpevoli alla giustizia e di finanziare rapidamente la ricostruzione di una struttura che, nel proprio ambito, costituiva un gioiello culturale del capoluogo campano e un polo tecnologico e scientifico d'avanguardia".
© Riproduzione riservata
Questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori su quanto accaduto alla Città della Scienza fiore all'occhiello di Napoli oltre che dell'intero Paese, che ogni anno ospita 350.000 visitatori e che in poco tempo è diventato il polo scientifico di riferimento per ricercatori e scolaresche.
"Per questo motivo - continua- il Paese, le istituzioni hanno il dovere di non arretrare ma, al contrario, di continuare ad investire su tutti i processi di trasformazione, democratica e consapevole, del territorio volti al progresso e al riscatto sociale ed economico".
"La comunità degli architetti italiani - conclude il CNAPPC - esprime, in questo triste momento, la propria solidarietà alla Città di Napoli, ai lavoratori e i frequentatori della Città della Scienza, al suo progettista Massimo Pica Ciamarra. Esprime anche l'auspicio che le istituzioni siano in grado di assicurare, al più presto, i colpevoli alla giustizia e di finanziare rapidamente la ricostruzione di una struttura che, nel proprio ambito, costituiva un gioiello culturale del capoluogo campano e un polo tecnologico e scientifico d'avanguardia".
A cura di Ilenia
Cicirello
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