Codice Antimafia, approvato DLgs. con modifiche e integrazioni

28/07/2014

Bene l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri dello Schema di Decreto legislativo correttivo del Codice antimafia. Questo il primo commento di ANIE Confindustria alla notizia dell'approvazione da parte del CdM del 23 luglio di un D.Lgs. che reca ulteriori disposizioni integrative e correttive del Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia.

Lo schema di D.Lgs. è ora all'esame delle Commissioni parlamentari competenti. Tra le modifiche più significative, da segnalare:
  • passa da 45 a 30 giorni il termine decorso il quale si può procedere alla stipula di contratti pubblici e al rilascio di concessioni, autorizzazioni e finanziamenti senza che sia intervenuta la comunicazione antimafia, previa però acquisizione dell'autocertificazione;
  • si interviene, parimenti, sulla disciplina delle informazioni antimafia, che sono richieste per la stipula di contratti o il rilascio di provvedimenti di valore superiore alla soglia dei 150 mila euro, prevedendo anche in tal caso l'acquisizione diretta, mediante collegamento alla Banca dati.

Pur accogliendo con i migliori favori la pubblicazione del D.Lgs., la Federazione Anie si è augurata che le Commissioni competenti possano esprimere al più presto un parere positivo e tempestivo, affinché le imprese comincino realmente a beneficiare degli importanti provvedimenti che il Decreto contiene.

"Non possiamo che dirci soddisfatti di questo importante passo avanti nell'iter del provvedimento - ha dichiarato Maria Antonietta Portaluri, Direttore Generale di ANIE Confindustria - La nostra Federazione aveva nei mesi scorsi espresso la sua preoccupazione nei confronti dello stop subito dal Decreto, già pronto per essere approvato. Il provvedimento licenziato in CdM, infatti, contiene misure di semplificazione: dalla limitazione delle verifiche antimafia ai soli familiari conviventi residenti in Italia e maggiorenni, alla possibilità di utilizzare la documentazione antimafia nel suo periodo di validità per molteplici contratti anziché solo per uno, oltre a quella di procedere a stipulare il contratto sotto condizione risolutiva, qualora la Prefettura non risponda entro 30 giorni dalla richiesta di documentazione, previa acquisizione di un'autocertificazione da parte dell'impresa".

"Si tratta di misure che consentirebbero di semplificare le procedure di affidamento di un appalto o di pratiche relative a finanziamenti pubblici senza nulla incidere sulla trasparenza - ha concluso il Direttore Generale Anie - È importante, quindi, che le Commissioni parlamentari diano al più presto un parere positivo e tempestivo al testo, perché entri al più presto in vigore".

A cura di Gabriele Bivona


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