Codice dei contratti: Audizione di Fabrizio Curcio e di Vasco Errani
07/02/2017
Oggi in Commissione Ambiente della Camera dei Deputati audizione, nell'ambito dell'indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplina sui contratti pubblici, del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016, Vasco Errani.
Si presume che, nell’audizione odierna Curcio ed Errani forniranno chiarimenti ai membri delle due commissioni riunite di Camera e Senato sulle circa 40 deroghe al nuovo Codice dei contratti (D.Lgs. n. 50/2016) inserite nelle varie ordinanze della Protezione civile; in verità il numero delle deroghe risulta dimezzato rispetto alle 80 deroghe dei tempi dell'Expo2015 ma ancora troppo grande e, probabilmente, non idoneo a velocizzare gli interventi urgenti di protezione civile.
Mentre siamo in attesa di conoscere il pensiero di Curcio ed Errani sembra che si stia sbloccando il terzo decreto terremoto approvato giovedì scorso dal Consiglio dei Ministri; il nuovo decreto-legge dovrebbe contenere, tra l’altro:
- più poteri al Commissario alla ricostruzione su appalti e affidamento di progettazioni;
- più poteri alle Regioni nella gestione delle macerie e nella possibilità di acquistare appartamenti invenduti da assegnare ai senza casa;
- corsia preferenziale per realizzare opere e interventi di interesse strategico ai fini della ricostruzione, senza limiti di importo;
- affidamento dei servizi di progettazione a trattativa privata;
- trattativa privata a inviti anche per affidare lavori, servizi e forniture;
- appalto integrato su progetto definitivo con trattativa privata sia per la realizzazione del progetto esecutivo e dei lavori di costruzione di nuovi edifici scolastici, sia per eseguire i connessi interventi di demolizione e urbanizzazione delle aree.
Ovviamente, con il nuovo decreto-legge, il numero di deroghe aumenta ma resta l’amara considerazione che le procedure in caso di somma urgenza e di protezione civile, dettagliatamente individuate all’articolo 163 del nuovo Codice dei contratti, sono già oggetto di molteplici deroghe che danno, tra l’altro, la spinta ad ulteriori deroghe come quelle inserite nell’articolo 7 del decreto-legge n. 243/2016 in riferimento ai lavori del prossimo G7 che si terrà alla fine di maggio a Taormina.
Vale la pena, per ultimo, ricordare come nell’articolo 1, comma 1 lettera e) della legge delega n. 11/2016 uno dei principi sia quello della “semplificazione e riordino del quadro normativo vigente allo scopo di predisporre procedure non derogabili riguardanti gli appalti pubblici e i contratti di concessione e di conseguire una significativa riduzione e certezza dei tempi relativi alle procedure di gara e alla realizzazione delle opere pubbliche” e come un altro principio alla lettera l) sia quello della “previsione di disposizioni concernenti le procedure di acquisizione di servizi, forniture e lavori da applicare in occasione di emergenze di protezione civile, che coniughino la necessaria tempestività d'azione con adeguati meccanismi di controllo e pubblicità successiva, con conseguente espresso divieto di affidamento di contratti attraverso procedure derogatorie rispetto a quelle ordinarie, ad eccezione di singole fattispecie connesse a particolari esigenze collegate alle situazioni emergenziali”. Tali principi sono stati, poi, trasfusi negli articoli 63 e 163 del nuovo Codice dei contratti.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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