Codice dei contratti: Entrati in vigore i nuovi compensi per le commissioni giudicatrici
03/05/2018
È entrato in vigore ieri il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 12 febbraio 2018 recante "Determinazione della tariffa di iscrizione all'albo dei componenti delle commissioni giudicatrici e relativi compensi".
Dopo la pubblicazione del nuovo dm 12 febbraio 2018, per rendere operativa la Delibera ANAC 10 gennaio 2018, n. 4 recante "Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017 della Linee guida n. 5, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell'Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici»"manca soltanto una nuova deliberazione con cui l’ANAC, dichiarerà operativo l’Albo con ulteriori linee guida che disciplineranno:
- le procedure informatiche per garantire la casualità della scelta;
- le modalità per garantire la corrispondenza tra la richiesta di professionalità da parte della stazione appaltante e la sezione di riferimento dell’Albo;
- le modalità per garantire la rotazione degli esperti. Al riguardo rilevano il numero di incarichi effettivamente assegnati;
- le comunicazioni che devono intercorrere tra l’Autorità, stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo;
- i termini del periodo transitorio da cui scatta l’obbligo del ricorso all’Albo.
Il
nuovo Codice degli Appalti |
Sino a quando l’ANAC non predisporrà le citate ulteriori linee guida, dunque, i commissari saranno sempre scelti dalle stazioni appaltanti con i previgenti criteri e la tariffa di iscrizione all’albo pari a 168,00 euro non è dovuta mentre sin da ieri sono in vigore i compensi di cui alla tabella A allegata al decreto e spettanti ai singoli componenti delle commissioni.
Potremmo dire, quindi, nuovi compensi per commissari scelti con vecchi metodi e soltanto quando l’ANAC varerà il provvedimento con cui dichiarerà operativo l’Albo si potrà dare avvio a quello che avrebbe dovuto essere uno dei pilastri della riforma degli appalti e cioè al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa con la nomina dei commissari di gara esterni.
Ricordiamo che i Commissari hanno da ieri un compenso parametrato alla complessità dell’appalto con un tetto massimo ad appalto di 30.000 euro. Per un appalto di servizi o forniture di importo tra un milione e 5 milioni di euro il compenso varierà tra 6mila e 15mila euro mentre per un appalto di progettazione sopra un 1.000.000 di euro, il compenso potrà attestarsi anche a 30.000 euro con un incremento del 5% per il commissario che ha, anche, la funzione di presidente.
In allegato il decreto del MIT e l’allegato A.
A cura di arch. Paolo Oreto
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