Codice dei contratti: Modifiche a ruota libera

29/11/2011

Mentre tutti chiedono una legislazione chiara, semplice, efficiente e trasparente, nel campo dei lavori pubblici si assiste, invece, a continue modifiche a volte anche ondivaghe. Anche se si tratta di una norma relativamente recente, esistono parecchi esempi relativi al Codice dei contratti ma uno attuale è quello dell'articolo 246-bis del Codice dei contratti (D.Lgs. n. 163/2006) inserito nel mese di maggio di quest'anno dall'articolo 4, comma 2, lettera ii) del Decreto-Legge 13 maggio 2011, n. 70 convertito dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 ed abrogato oggi dall'allegato 4, articolo 4, comma 1, n. 36-bis, del Decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104 come introdotto dall'articolo 1, comma 3, lettera b9) del Decreto legislativo 15 novembre 2011, n. 195 pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 273 del 23 novembre scorso.

In buona sostanza, con il decreto-legge n. 70/2011, il governo Berlusconi inserì all'interno del codice dei contratti il citato articolo 246-bis recante "Responsabilità per lite temeraria" che in un unico comma definiva che:
"Nei giudizi in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture, il giudice, fermo quanto previsto dall'articolo 26 del codice del processo amministrativo approvato con decreto legislativo 2 luglio 2010, 104, condanna d'ufficio la parte soccombente al pagamento di una sanzione pecuniaria in misura non inferiore al doppio e non superiore al quintuplo del contributo unificato dovuto per il ricorso introduttivo del giudizio quando la decisione è fondata su ragioni manifeste od orientamenti giurisprudenziali consolidati. Al gettito delle sanzioni previste dal presente comma si applica l'articolo 15 delle norme di attuazione del codice del processo amministrativo approvato con il citato decreto legislativo n. 104 del 2010".

Qualche giorno addietro, prima delle dimissioni, lo stesso governo Berlusconi, con l'articolo 1, comma 3 del Decreto Legislativo 15 novembre 2011, n. 195 recante "Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104, recante codice del processo amministrativo a norma dell'articolo 44, comma 4, della legge 18 giugno 2009, n. 69" che, per altro, entrerà in vigore il prossimo 8 dicembre ha cancellato l'articolo 246-bis del Codice dei contratti inserito a maggio con il decreto sviluppo.
Il tutto a distanza di sei mesi soltanto.

È, dunque, lecito parlare della leggerezza con cui vengono affrontate problematiche che avrebbero bisogno di riflessioni più ampie prima di essere tradotte in leggi dello Stato.
Sì, è vero, nella vita possono esserci ripensamenti ma non della portata di inserire all'interno di un codice un articolo con pesanti sanzioni pecuniarie per liti temerarie e toglierlo a distanza di 6 mesi.

A cura di Paolo Oreto


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Documenti Allegati

D.Lgs. n. 195

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