Codice dei contratti e commissioni giudicatrici: in Gazzetta il decreto sui compensi
18/04/2018
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 88 del 16 aprile 2018 il Decreto Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti 12 febbraio 2018 recante "Determinazione della tariffa di iscrizione all'albo dei componenti delle commissioni giudicatrici e relativi compensi".
Il decreto fissa la tariffa annuale di iscrizione all'albo dei componenti delle commissioni giudicatrici (art. 77, comma 10 del D.Lgs. n. 50/2016) in 168,00 euro e l’ANAC (Autorità Nazionale AntiCorruzione) definirà, con proprio atto, le modalità di versamento della tariffa. La tariffa ha cadenza annuale con eventuale possibilità di rideterminazione del relativo importo a partire dal terzo anno, sulla base dell'effettivo numero di iscritti, dei sorteggi effettuati e dei costi indiretti effettivamente sostenuti.
La tariffa di 168,00 euro non è dovuta dai dipendenti pubblici qualora gli stessi richiedono di svolgere la funzione di componente la commissione giudicatrice in favore della stazione appaltante di appartenenza, fermo restando l'obbligo di corrispondere la stessa nei casi in cui gli stessi richiedono di svolgere tale funzione in favore di stazioni appaltanti diverse da quelle di appartenenza.
Con l'art. 2 del provvedimento è stabilito anche il compenso per i commissari delle commissioni giudicatrici e la graduazione dei compensi all'interno dei limiti previsti. In particolare, i compensi spettanti ai singoli componenti delle commissioni sono determinati con riferimento all'oggetto del contratto ed all'importo posto a base di gara, entro i limiti indicati nell'allegato A al decreto.
Il compenso spettante ai commissari che svolgono le funzioni di presidente è superiore del 5% rispetto a quello fissato per gli altri commissari; di conseguenza il limite minimo e massimo previsto nell'Allegato A al decreto per i commissari che svolgono le funzioni di presidente è aumentato del 5%.
Dal calcolo dei compensi di cui all'Allegato A restano esclusi i rimborsi di spese, che sono determinati secondo i regolamenti propri di ogni stazione appaltante.
Le stazioni appaltanti procedono, nell'ambito dei limiti minimi
e massimi previsti nell'Allegato A al decreto, a stabilire la
misura del compenso sulla base dell'importo e della complessità
della procedura di aggiudicazione del contratto nonché con riguardo
ad altri elementi della gara che influiscono direttamente
sull'attività dei commissari quali, a titolo esemplificativo e non
esaustivo:
a) il grado di complessità dell'affidamento;
b) il numero dei lotti;
c) il numero atteso dei partecipanti;
d) il criterio di attribuzione di punteggi;
e) la tipologia dei progetti, per servizi e forniture.
Per ultimo occorre precisare che per rendere operativa la Delibera ANAC 10 gennaio 2018, n. 4 recante "Aggiornamento al decreto legislativo n. 56/2017 della Linee guida n. 5, di attuazione del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recanti: «Criteri di scelta dei commissari di gara e di iscrizione degli esperti nell'Albo nazionale obbligatorio dei componenti delle commissioni giudicatrici»" pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 28 del 3 febbraio 2018, dopo la pubblicazione del nuovo dm 12 febbraio 2018, manca, adesso, soltanto una nuova deliberazione con cui l’ANAC, dichiarerà operativo l’Albo con ulteriori linee guida che disciplineranno:
- le procedure informatiche per garantire la casualità della scelta;
- le modalità per garantire la corrispondenza tra la richiesta di professionalità da parte della stazione appaltante e la sezione di riferimento dell’Albo;
- le modalità per garantire la rotazione degli esperti. Al riguardo rilevano il numero di incarichi effettivamente assegnati;
- le comunicazioni che devono intercorrere tra l’Autorità, stazioni appaltanti e i commissari di gara per la tenuta e l’aggiornamento dell’Albo;
- i termini del periodo transitorio da cui scatta l’obbligo del ricorso all’Albo.
Il
nuovo Codice degli Appalti |
Sembra, quindi, che non appena l’ANAC varerà il provvedimento si potrà dare avvio a quello che avrebbe dovuto essere uno dei pilastri della riforma degli appalti e cioè al criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa con la nomina dei commissari di gara esterni.
I Commissari avranno un compenso parametrato alla complessità dell’appalto con un tetto massimo ad appalto di 30.000 euro. Per un appalto di servizi o forniture di importo tra un milione e 5 milioni di euro il compenso varierà tra 6mila e 15mila euro mentre per un appalto di progettazione sopra un 1.000.000 di euro, il compenso potrà attestarsi anche a 30.000 euro con un incremento del 5% per il commissario che ha, anche, la funzione di presidente.
Non appena il decreto sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale l’Anac avrà tre mesi di tempo per completare la piattaforma tecnica e indicare una data dalla quale accetterà le iscrizioni dei nuovi giudici di gara. Dopo altri tre mesi, poi, si chiuderà il regime transitorio e il sistema funzionerà a pieno ritmo.
Il decreto avrà una doppia entrata in vigore ed infatti:
- la tariffa di iscrizione pari a 168,00 euro entrerà in vigore decorsi quindici giorni dalla data di pubblicazione della delibera istitutiva dell’Albo di cui all’art. 78 del codice da parte dell’ANAC;
- i compensi di cui alla tabella A allegata al decreto e spettanti ai singoli componenti delle commissioni di entrano in vigore decorsi quindici giorni dalla data di pubblicazione del decreto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e, quindi, l’1 maggio 2018.
A cura di arch. Paolo Oreto
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