Competenze professionali: agli Agrotecnici la Progettazione e direzione delle opere di trasformazione e miglioramento fondiario
26/08/2014
Le attività di progettazione e direzione delle opere di
trasformazione e miglioramento fondiario, sia agrario che
forestale, sono di competenza anche degli iscritti all'albo degli
agrotecnici.
A fornire questo chiarimento è stato il D.L. n. 91/2014, convertito il legge pochi giorni fa (leggi news), che con il comma 16 dell'art. 1 bis (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni) a interpretato l'articolo 11, comma 1, lettera c), della legge 6 giugno 1986, n. 251, come modificato dall'articolo 26, comma 2-bis, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, affermando che "sono anche di competenza degli iscritti nell'albo degli agrotecnici le attività di progettazione e direzione delle opere di trasformazione e miglioramento fondiario, sia agrario che forestale".
Si aggiunge un piccolo tassello, dunque, all'annoso problema delle competenze professionali che vede coinvolte quasi tutte le professioni tecniche e che negli ultimi anni è stato affrontato a colpi di ricorsi e sentenze di vario grado senza però alcuna soluzione definitiva.
Per quanto riguarda gli agrotecnici il D.L. n. 91/2014 ha chiarito il contesto di esercizio di alcune delle competenze professionali tipiche. Grande soddisfazione da parte del Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, Roberto Orlandi, che ha ringraziato Governo e Parlamento per la sensibilità e l'attenzione dimostrata alle problematiche di migliaia di giovani professionisti, commentando "Con questo chiarimento legislativo è stata messa fine alla continua incertezza sulle competenze e resa giustizia alla elevata professionalità degli iscritti nell'Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, i quali da oggi sanno di potere pacificamente attendere alle loro attività, scevri da conflitti, mentre la maggiore concorrenza fra la nostra e le altre categorie, che iscrivono le medesime Classi di laurea, si svolgerà in condizioni di maggiore parità, all'interno di un quadro legislativo meglio definito, portando indiscussi benefici sia per al mercato dei servizi professionali che per gli stessi Albi coinvolti, obbligati ad operare in modo più accorto e con maggiore riguardo verso i loro iscritti e verso i cittadini-consumatori".
© Riproduzione riservata
A fornire questo chiarimento è stato il D.L. n. 91/2014, convertito il legge pochi giorni fa (leggi news), che con il comma 16 dell'art. 1 bis (Disposizioni urgenti in materia di semplificazioni) a interpretato l'articolo 11, comma 1, lettera c), della legge 6 giugno 1986, n. 251, come modificato dall'articolo 26, comma 2-bis, del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, affermando che "sono anche di competenza degli iscritti nell'albo degli agrotecnici le attività di progettazione e direzione delle opere di trasformazione e miglioramento fondiario, sia agrario che forestale".
Si aggiunge un piccolo tassello, dunque, all'annoso problema delle competenze professionali che vede coinvolte quasi tutte le professioni tecniche e che negli ultimi anni è stato affrontato a colpi di ricorsi e sentenze di vario grado senza però alcuna soluzione definitiva.
Per quanto riguarda gli agrotecnici il D.L. n. 91/2014 ha chiarito il contesto di esercizio di alcune delle competenze professionali tipiche. Grande soddisfazione da parte del Presidente del Collegio Nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, Roberto Orlandi, che ha ringraziato Governo e Parlamento per la sensibilità e l'attenzione dimostrata alle problematiche di migliaia di giovani professionisti, commentando "Con questo chiarimento legislativo è stata messa fine alla continua incertezza sulle competenze e resa giustizia alla elevata professionalità degli iscritti nell'Albo degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, i quali da oggi sanno di potere pacificamente attendere alle loro attività, scevri da conflitti, mentre la maggiore concorrenza fra la nostra e le altre categorie, che iscrivono le medesime Classi di laurea, si svolgerà in condizioni di maggiore parità, all'interno di un quadro legislativo meglio definito, portando indiscussi benefici sia per al mercato dei servizi professionali che per gli stessi Albi coinvolti, obbligati ad operare in modo più accorto e con maggiore riguardo verso i loro iscritti e verso i cittadini-consumatori".
A cura di Ilenia
Cicirello
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