Competenze professionali: il ddl 1865 verrà modificato
03/03/2010
Il Ddl 1865 della senatrice Simona Vicari è stato sospeso ma
verrà migliorato entro 60 giorni al fine di presentare un
nuovo disegno di legge che prenda in
considerazione le criticità di ogni singola
professione e che riesca a riordinare e definire
scolpendole in una legge le competenze delle
professionalità legate al mondo dell'edilizia.
Dopo l'incontro del 24 febbraio scorso con i rappresentanti degli ordini professionali di Architetti, Ingegneri, Geometri e Periti Industriali, la senatrice Simona Vicari, dichiarandosi molto soddisfatta, ha proposto la realizzazione di un tavolo di discussione dal quale in 60 giorni escano fuori proposte eventualmente migliorative del ddl già presentato. Come dichiarato dalla Vicari "Da parte mia e d'accordo col Senatore Gallo che è il relatore, abbiamo offerto la nostra disponibilità ad attendere le risultanze del lavoro dei 4 ordini prima di iniziare la fase istruttoria del DDL".
"Sono certa - ha continuato la Vicari - che l'aria cordiale e disponibile che ho riscontrato durante la riunione sarà protagonista anche durante i lavori del tavolo a 4 e che usciranno fuori delle proposte ragionevoli".
In realtà, l'aria cordiale e disponibile evidenziata dalla senatrice non si è riscontrata nel web dove migliaia di ingegneri, architetti, geometri e periti, attraverso gruppi di Facebook e commenti su siti e forum, hanno sfogato la loro rabbia pro o contro il disegno di legge, ma da nessuna parte sono arrivate proposte concrete e costruttive che consentano un lavoro sereno e utile a tutti. A tal proposito, evidenziamo i centinaia commenti lasciati nel nostro ultimo articolo sulle competenze professionali (vai ai commenti) in cui le diverse categorie, in un vero e proprio scontro, hanno postato le loro pretese da una parte e dall'altra senza però snocciolare il problema ed evidenziare proposte concrete.
La domanda nasce, dunque, spontanea: come riusciranno i rappresentanti dei diversi ordini professionali a trovare una base comune per un confronto sereno?Le posizioni sono purtroppo diametralmente opposte: da una parte si parla di responsabilità professionale, di come il percorso di studio della laurea sia l'unico mezzo per una buona progettazione e di come lo stesso, a prescindere dalle competenze, offra una forma mentis diversa, oltre che superiore; dall'altra si evidenzia l'importanza dell'esperienza e di come gli studi non siano altro che l'acquisizione in via breve delle esperienze altrui (anche sperimentali e scientifiche).
Evidenziamo il gruppo di FB "SI al DDL 1865 presentato in Senato dalla Senatrice Simona Vicari" che ha fornito una descrizione del disegno di legge, affermando che con lo stesso geometri, geometri laureati, periti industriali specializzati in edilizia e periti industriali laureati potranno occuparsi di progettazione architettonica e strutturale, collaudo statico, ristrutturazioni. Le loro competenze saranno limitate agli edifici fino a 5000 metri cubi, fino a tre piani fuori terra in zona non sismica e fino a due piani fuori terra in zona sismica.
Oltre a progetto architettonico e strutturale, collaudo statico e ristrutturazioni, saranno di competenza di geometri e periti:
Geometri e periti potranno eseguire la progettazione architettonica ed il collaudo amministrativo anche di edifici superiori a 5000 mc e a prescindere dalla sismicità, se i calcoli statici delle opere strutturali sono eseguiti, su incarico del committente, da un altro tecnico abilitato. Allo stesso modo potranno eseguire, su qualsiasi edificio, interventi igienico-sanitari e funzionali, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, purché non comportino interventi statico-strutturali su complessi di strutture in cemento armato.
Le competenze di geometri e periti verranno estese anche all'urbanistica: potranno infatti redigere piani di lottizzazione, entro il limite di superficie di un ettaro, e piani di recupero di edifici, entro i predetti limiti di cubatura e numeri di piani.
E ancora, potranno occuparsi di direzione dei cantieri, anche di prefabbricazione, di strutture in cemento armato e metalliche per ogni tipo di opera, estimo e amministrazione di condomini. Restano ferme le altre competenze professionali di geometri e dei periti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione incendi, valutazione d’impatto ambientale, inquinamento acustico, rendimento energetico degli edifici.
Fondamentale è la norma transitoria che prevede che ai geometri e ai periti sia riconosciuta la competenza in edilizia - entro i predetti limiti (definiti dall’articolo 2) - solo dopo aver frequentato con profitto un corso di 120 ore in materia di rendimento energetico nell’edilizia.
La frequenza del corso sul rendimento energetico è richiesta anche ai geometri e ai periti industriali specializzati in edilizia e iscritti ai rispettivi albi professionali da almeno 10 anni, con la differenza che la competenza in edilizia che viene riconosciuta è soggetta ai limiti definiti dal comma 1 dell’articolo 2 (solo cubatura e numeri di piani).
I geometri e i periti industriali specializzati in edilizia ma iscritti all’albo da meno di 10 anni possono acquisire le stesse competenze dei colleghi più anziani ma solo dopo aver frequentato un corso sul rendimento energetico nell’edilizia, un corso sulle costruzioni in zona sismica e un corso in materia di valutazione ambientale strategica e di valutazione d’impatto ambientale.
L’ultimo articolo dispone che il periodo di pratica professionale duri due anni e sia retribuito con almeno 5.000 euro annui. Gli iscritti ai registri dei praticanti, per poter sostenere l’esame di abilitazione professionale, devono frequentare un corso di 120 ore in materia di rendimento energetico nell’edilizia.
Evidenziamo gli obiettivi della Vicari ovvero riordinare e definire scolpendole in una legge le competenze delle professionalità legate al mondo dell'edilizia ma soprattutto dare risposte a tutti gli italiani e fare in modo che la professionalità dell'uomo riesca a controbilanciare i disastri che qualche volta crea la natura con terremoti ed inondazioni.
Comunichiamo, infine, l'attivazione del sondaggio " Competenze professionali ":
Ritieni corretto il disegno di legge 1865 presentato dalla senatrice Arch. Simona Vicari recante "Disposizioni in materia di competenze professionali dei geometri, dei geometri laureati, dei periti industriali con specializzazione in edilizia e dei periti industriali laureati nelle classi di laurea L-7, L-17, L-21 e L-23"?
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© Riproduzione riservata
Dopo l'incontro del 24 febbraio scorso con i rappresentanti degli ordini professionali di Architetti, Ingegneri, Geometri e Periti Industriali, la senatrice Simona Vicari, dichiarandosi molto soddisfatta, ha proposto la realizzazione di un tavolo di discussione dal quale in 60 giorni escano fuori proposte eventualmente migliorative del ddl già presentato. Come dichiarato dalla Vicari "Da parte mia e d'accordo col Senatore Gallo che è il relatore, abbiamo offerto la nostra disponibilità ad attendere le risultanze del lavoro dei 4 ordini prima di iniziare la fase istruttoria del DDL".
"Sono certa - ha continuato la Vicari - che l'aria cordiale e disponibile che ho riscontrato durante la riunione sarà protagonista anche durante i lavori del tavolo a 4 e che usciranno fuori delle proposte ragionevoli".
In realtà, l'aria cordiale e disponibile evidenziata dalla senatrice non si è riscontrata nel web dove migliaia di ingegneri, architetti, geometri e periti, attraverso gruppi di Facebook e commenti su siti e forum, hanno sfogato la loro rabbia pro o contro il disegno di legge, ma da nessuna parte sono arrivate proposte concrete e costruttive che consentano un lavoro sereno e utile a tutti. A tal proposito, evidenziamo i centinaia commenti lasciati nel nostro ultimo articolo sulle competenze professionali (vai ai commenti) in cui le diverse categorie, in un vero e proprio scontro, hanno postato le loro pretese da una parte e dall'altra senza però snocciolare il problema ed evidenziare proposte concrete.
La domanda nasce, dunque, spontanea: come riusciranno i rappresentanti dei diversi ordini professionali a trovare una base comune per un confronto sereno?Le posizioni sono purtroppo diametralmente opposte: da una parte si parla di responsabilità professionale, di come il percorso di studio della laurea sia l'unico mezzo per una buona progettazione e di come lo stesso, a prescindere dalle competenze, offra una forma mentis diversa, oltre che superiore; dall'altra si evidenzia l'importanza dell'esperienza e di come gli studi non siano altro che l'acquisizione in via breve delle esperienze altrui (anche sperimentali e scientifiche).
Evidenziamo il gruppo di FB "SI al DDL 1865 presentato in Senato dalla Senatrice Simona Vicari" che ha fornito una descrizione del disegno di legge, affermando che con lo stesso geometri, geometri laureati, periti industriali specializzati in edilizia e periti industriali laureati potranno occuparsi di progettazione architettonica e strutturale, collaudo statico, ristrutturazioni. Le loro competenze saranno limitate agli edifici fino a 5000 metri cubi, fino a tre piani fuori terra in zona non sismica e fino a due piani fuori terra in zona sismica.
Oltre a progetto architettonico e strutturale, collaudo statico e ristrutturazioni, saranno di competenza di geometri e periti:
- i calcoli statici, esclusi quelli di complessi di strutture organicamente e solidamente collegate e svolgenti una funzione statica unitaria, in conglomerato cementizio armato;
- la direzione lavori, la contabilità, la liquidazione e il collaudo amministrativo delle nuove costruzioni, l’ampliamento, la sopraelevazione, il recupero edilizio, il posizionamento interno ed esterno, con esclusione del dimensionamento, degli impianti tecnologici.
Geometri e periti potranno eseguire la progettazione architettonica ed il collaudo amministrativo anche di edifici superiori a 5000 mc e a prescindere dalla sismicità, se i calcoli statici delle opere strutturali sono eseguiti, su incarico del committente, da un altro tecnico abilitato. Allo stesso modo potranno eseguire, su qualsiasi edificio, interventi igienico-sanitari e funzionali, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, di risanamento conservativo, di ristrutturazione edilizia, purché non comportino interventi statico-strutturali su complessi di strutture in cemento armato.
Le competenze di geometri e periti verranno estese anche all'urbanistica: potranno infatti redigere piani di lottizzazione, entro il limite di superficie di un ettaro, e piani di recupero di edifici, entro i predetti limiti di cubatura e numeri di piani.
E ancora, potranno occuparsi di direzione dei cantieri, anche di prefabbricazione, di strutture in cemento armato e metalliche per ogni tipo di opera, estimo e amministrazione di condomini. Restano ferme le altre competenze professionali di geometri e dei periti in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, prevenzione incendi, valutazione d’impatto ambientale, inquinamento acustico, rendimento energetico degli edifici.
Fondamentale è la norma transitoria che prevede che ai geometri e ai periti sia riconosciuta la competenza in edilizia - entro i predetti limiti (definiti dall’articolo 2) - solo dopo aver frequentato con profitto un corso di 120 ore in materia di rendimento energetico nell’edilizia.
La frequenza del corso sul rendimento energetico è richiesta anche ai geometri e ai periti industriali specializzati in edilizia e iscritti ai rispettivi albi professionali da almeno 10 anni, con la differenza che la competenza in edilizia che viene riconosciuta è soggetta ai limiti definiti dal comma 1 dell’articolo 2 (solo cubatura e numeri di piani).
I geometri e i periti industriali specializzati in edilizia ma iscritti all’albo da meno di 10 anni possono acquisire le stesse competenze dei colleghi più anziani ma solo dopo aver frequentato un corso sul rendimento energetico nell’edilizia, un corso sulle costruzioni in zona sismica e un corso in materia di valutazione ambientale strategica e di valutazione d’impatto ambientale.
L’ultimo articolo dispone che il periodo di pratica professionale duri due anni e sia retribuito con almeno 5.000 euro annui. Gli iscritti ai registri dei praticanti, per poter sostenere l’esame di abilitazione professionale, devono frequentare un corso di 120 ore in materia di rendimento energetico nell’edilizia.
Evidenziamo gli obiettivi della Vicari ovvero riordinare e definire scolpendole in una legge le competenze delle professionalità legate al mondo dell'edilizia ma soprattutto dare risposte a tutti gli italiani e fare in modo che la professionalità dell'uomo riesca a controbilanciare i disastri che qualche volta crea la natura con terremoti ed inondazioni.
Comunichiamo, infine, l'attivazione del sondaggio " Competenze professionali ":
Ritieni corretto il disegno di legge 1865 presentato dalla senatrice Arch. Simona Vicari recante "Disposizioni in materia di competenze professionali dei geometri, dei geometri laureati, dei periti industriali con specializzazione in edilizia e dei periti industriali laureati nelle classi di laurea L-7, L-17, L-21 e L-23"?
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A cura di Ilenia
Cicirello
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