Concorso di idee per la progettazione della "Cittadella della cultura" presso l'ex manicomio S. Antonio Abate a Teramo
13/06/2018
È fissato nel 27 agosto 2018 il termine ultimo per l'invio della domanda di partecipazione al Concorso di idee per la progettazione della "Cittadella della cultura" presso l'ex manicomio S. Antonio Abate a Teramo, bandito dall'Università degli Studi di Teramo.
Oggetto del presente Concorso è la redazione di una proposta ideativa con livello di approfondimento che non può essere pari o superiore a quello di un "Progetto di fattibilità tecnica ed economica"; la proposta ideativa deve essere presentata nella forma più idonea alla sua corretta rappresentazione per la conseguente individuazione del soggetto vincitore a cui, previo reperimento delle risorse economiche necessarie, l’Ateneo si riserva di aggiudicare un appalto relativo a servizi successivi ai sensi dell'articolo 63, comma 4 del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. codice dei contratti).
In particolare l’amministrazione si riserva di affidare tramite la suddetta procedura anche le successive fasi progettuali e quelle di direzione lavori e contabilità, e coordinamento sicurezza in fase di esecuzione al vincitore del concorso.
L’oggetto del Concorso è la progettazione della “Cittadella della cultura” che dovrà ospitare prevalentemente le attività proprie di una struttura didattica universitaria nonché attività sociali e culturali ad esempio aule per la didattica universitaria, Biblioteca dipartimentale e relative sale di lettura, strutture, segreterie e relativi archivi del Dipartimento oltre a spazi per incontri spettacoli ed eventi sociali e culturali.
Nell’edificio è presente un chiesa barocca che dovrà accogliere uno spazio specialistico e didattico per le discipline delle arti della Musica e dello spettacolo. Le ex lavanderie saranno trasformate in sede del teatro di Ateneo attraverso eventuale demolizione o ristrutturazione.
Inoltre si dovranno offrire soluzioni progettuali valide per ridisegnare la corte degli ex padiglioni Cerulli salvaguardandone la spazialità originaria e nel contempo aprire varchi che consentano il dialogo con gli spazi esterni della città.
Le strutture che hanno ospitato in passato le camerate di ricovero femminile andranno recuperate come “luogo della memoria” attraverso un intervento di eventuale demolizione ovvero di ristrutturazione edilizia. Tutti gli edifici oggetto dell’intervento di recupero dovranno essere resi conformi alle vigenti norme antisismiche e conformi alle norme sulle barriere architettoniche.
L’opera è riconducibile alla seguente codifica CPV: 71221000-3 “Servizi di progettazione di edifici”.
Costo stimato per la realizzazione dell'opera
La determinazione del costo dell’opera è demandata alle successive fasi di progettazione; l’importo stimato del finanziamento è pari ad € 30.000.000,00 ripartito secondo quanto riportato nella seguente tabella:
L’importo totale dei lavori rappresenta un limite economico vincolante per l’ammissibilità delle proposte progettuali, mentre le singole categorie omogenee di lavorazioni potranno essere rideterminate sulla base della stima sommaria dei lavori di cui all’art. 22 del D.P.R. 207/10. Le proposte progettuali che presenteranno un costo complessivo superiore a quello sopra indicato saranno pertanto escluse.
Nella tabella seguente, il costo stimato di realizzazione dell’opera viene articolato nelle diverse categorie di lavoro previste, identificate secondo i codici “ID-Opere” di cui al D.M. 17 giugno 2016 in materia di corrispettivi professionali per i servizi di architettura e ingegneria:
La suddivisione nelle “ID-Opere” indicate in tabella non è vincolante ai fini dello sviluppo delle proposte progettuali e costituisce mero parametro di riferimento per l’individuazione dei requisiti speciali tecnico-organizzativi di cui al paragrafo 3.3. del disciplinare e per il calcolo stimato e preventivo del compenso professionale in caso di affidamento delle successive fasi progettuali ed eventualmente della direzione lavori; il pagamento sarà proporzionato agli effettivi importi ed alle effettive categorie d’opera.
L’intero complesso occupa un’area di circa 11.300 metri quadri suddivisi in 7.800 mq di superficie fondiaria edificata e 3.500 mq di spazi aperti.
In allegato tutta la documentazione di gara.
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