Consiglio superiore LLPP: Linee guida prodotti in rete metallica (gabbioni)
23/09/2013
Il Consiglio superiore dei Lavori Pubblici ha, recentemente
pubblicato le "Linee Guida per la certificazione di idoneità
tecnica all'impiego e l'utilizzo di prodotti in rete metallica a
doppia torsione", approvate dalla Prima Sezione del Consiglio
Superiore dei Lavori Pubblici con il parere n. 69 reso
nell'adunanza del 2 luglio 2013.
Le nuove linee guida forniscono ai tecnici ed operatori del settore, alle stazioni appaltanti ed agli organi di controllo competenti, i riferimenti normativi, teorici e sperimentali per la redazione di capitolati, per la produzione e l'utilizzo di prodotti in rete metallica a doppia torsione.
Le Linee Guida sostituiscono la Circolare del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici n. 2078 del 27 agosto 1962, relativa alle "Norme da inserire nei Capitolati di lavori idraulici per la zincatura dei gabbioni di filo di ferro per difese e sistemazioni montane" e le precedenti "Linee guida per la redazione di capitolati per l'impiego di rete metallica a doppia torsione" del maggio 2006.
Nel documento sono fornite anche alcune indicazioni in merito alla durabilità ed il collaudo di opere realizzate con i prodotti in rete metallica a doppia torsione, con particolare riferimento alle caratteristiche prestazionali specifiche della rete metallica e delle sue applicazioni.
Il documento è composto dai seguenti paragrafi:
Si definiscono infatti materiali e prodotti per uso strutturale, quelli che, prioritariamente, assicurano e/o contribuiscono alla sicurezza strutturale e/o geotecnica delle opere stesse, e che consentono ad un'opera ove questi sono incorporati permanentemente di soddisfare in maniera prioritaria il requisito base n.1 "Resistenza meccanica e stabilità" ai sensi del Regolamento UE n. 305/2011. In particolare per le opere di sostegno e quelle in terra rinforzata, esistono specifiche indicazioni contenute nelle NTC 2008, dove, al Capitolo 6 - paragrafo 6.5 Opere di sostegno - tra le opere di sostegno sono comprese le "strutture miste, che esplicano la funzione di sostegno anche per effetto di trattamenti di miglioramento e per la presenza di particolari elementi di rinforzo e collegamento (ad esempio, ture, terra rinforzata; muri cellulari)" e (paragrafo 6.5.3.1.1) "Nel caso delle strutture miste o composite, le verifiche di stabilità globale devono essere accompagnate da verifiche di stabilità locale e di funzionalità e durabilità degli elementi singoli". La rete metallica, costituendo componente strutturale essenziale, deve essere pertanto soggetta alle procedure di identificazione, qualificazione ed accettazione finalizzate alla verifica delle sua idoneità statica ed al mantenimento delle prestazioni nel tempo commisurate alla classe d'uso dell'opera ed alla vita nominale della stessa.
Le caratteristiche tecniche dei prodotti finiti che comportano impiego di rete metallica a doppia torsione debbono, in generale, fare riferimento a quelle del materiale di base (filo metallico), a quelle della rete che ne deriva ed a quelle dei materiali ad essa associati (pietrame e terra di interposizione e rinfianco; elementi di cucitura e collegamento; chiodature ed ancoraggi, ecc.) nonché a quelle al manufatto nel suo insieme. Per le specifiche tecniche del filo d'acciaio impiegato per la costruzioni delle reti metalliche si può fare riferimento ad una ampia serie di Norme UNI ed EN riportata nel Capitolo 9 e richiamata, ove rilevante, negli specifici paragrafi delle Linee Guida.
In riferimento, poi, alle indicazioni sulla vita nominale delle opere e sulla durabilità dei prodotti nella circolare viene precisato che a ciascuna applicazione deve essere associato una vita nominale, intesa, in accordo con la definizione data al punto.2.4.1 delle NTC 2008 e successive modifiche, come "il numero di anni nel quale la struttura purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata".
Alla vita nominale così definita devono essere adattati i criteri di progetto con particolare riferimento alla durabilità della rete e dei sistemi di protezione dalla corrosione dei fili metallici, anche in riferimento alla possibilità che in un'opera possano essere eseguiti o meno sostituzioni di componenti o ripristini, con operazioni di manutenzione ordinaria, nonché in riferimento alle condizioni di aggressività ambientali.
In riferimento, poi, ai controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione le reti metalliche a doppia torsione devono essere prodotte con un sistema permanente di controllo interno della produzione in stabilimento e di gestione della qualità del prodotto (controllo permanente della produzione in fabbrica), in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001, che deve assicurare il mantenimento dello stesso livello di affidabilità nella conformità del prodotto finito e l'affidabilità delle prestazioni indipendentemente dal processo di produzione.
L'identificazione e qualificazione del prodotto, la valutazione del controllo di produzione in stabilimento e del prodotto finito sono effettuate mediante la procedura di Marcatura CE in conformità ad ETA, ovvero, in alternativa tramite procedura per il rilascio del Certificato di Idoneità Tecnica all'Impiego conformemente a quanto previsto al punto 11.1, caso C, delle NTC 2008.
Le prove possono essere effettuate anche presso lo stabilimento del Produttore, qualora le attrezzature utilizzate siano tarate e la loro idoneità sia accettata e documentata.
Le prove devono essere ripetute per i diversi tipi di filo (per diverso diametro, per diversa tipologia di rivestimento galvanico e per diversa tipologia di rivestimento plastico) e per i diversi tipi di combinazione maglia e filo nel caso di prove sulla rete doppia torsione (per diverso tipo di maglia, per diverso diametro del filo, per diversa tipologia di rivestimento galvanico e per diversa tipologia di rivestimento plastico).
Nel caso di prodotti in rete a doppia torsione per impiego in opere paramassi (rivestimenti corticali), oltre alle prove descritte nei paragrafi successivi, devono essere condotte le prove sulla rete indicate dalla UNI 11437.
Per tutti gli impieghi strutturali previsti, il produttore deve comunque far eseguire le prove di seguito elencate anche presso uno dei laboratori di cui all'art.59 del D.P.R. n.380/01 dotati di adeguata competenza, attrezzatura ed organizzazione, previo nulla-osta del Servizio, e a seguito dell'esecuzione di tali prove deve presentare i rapporti di prova relativi a tutte le caratteristiche sopramenzionate, con data di esecuzione non antecedente a 1 anno dalla consegna dei materiali. A tal fine il produttore nell'istanza di rilascio del certificato di idoneità tecnica deve indicare il laboratorio prescelto.
L'accettazione dei materiali in cantiere, oltre che alla verifica della completezza della documentazione di accompagnamento in accordo con il Capitoli 11.1 delle NTC 2008, può essere subordinata all'esito di prove specifiche di accettazione, eseguite su richiesta del Direttore dei Lavori presso laboratori di cui all'art.59 del DPR 380/2001, su campioni di filo ed elementi di rete, secondo le indicazioni di prova descritte al punto 4.1. Ai fini dell'accettazione i valori delle caratteristiche tecniche riscontrate nelle prove dovranno essere confrontati con quelli dichiarati dai produttori nella documentazione di accompagnamento di cui al punto 4.2.
Comunque risulti qualificato il prodotto, resta onere del direttore dei lavori, in fase di accettazione in cantiere, la verifica della prescritta documentazione di qualificazione; in particolare non potranno essere impiegati nelle opere prodotti non corredati della documentazione indicata al punto 4.2, oppure per i quali quanto dichiarato nella suddetta documentazione non sia conforme ai requisiti ed ai livelli di sicurezza previsti dalle norme tecniche per le costruzioni nazionali e/o dagli specifici documenti contrattuali o progettuali.
Le opere stesse dovranno essere progettate e realizzate nel rispetto della normativa nazionale applicabile e, quindi, delle NTC 2008.
Il collaudo di manufatti o dispositivi basati sull'impiego di reti metalliche, in aggiunta a quanto specificatamente previsto dalla normativa vigente, deve in tutti i casi comprendere la verifica della conformità e delle completezza della documentazione e delle certificazioni previste nelle presenti Linee Guida. Queste potranno essere verificate, a discrezione del Collaudatore, sulla base anche di eventuali prove di controllo sul filo e sulla rete.
Per quanto riguarda il collaudo di materassi in rete metallica, di opere di sostegno in gabbioni o in terra rinforzata, il collaudo dovrà riferirsi anche alla rispondenza alle indicazioni di progetto in merito al pietrame di riempimento e del rilevato strutturale interposto, delle loro modalità di posa in opera e di compattazione nonché dei collegamenti tra elementi diversi. A tale scopo è pertanto da considerare buona norma quella di prevedere che il collaudo venga svolto in corso d'opera.
Per il collaudo di reti paramassi (rivestimenti corticali), analogamente a quanto fatto per funi di rinforzo e collegamento, chiodi e dei tiranti di ancoraggio, deve essere acquisita la documentazione di accompagnamento della rete metallica.
In fase di progettazione, è opportuno che vengano riportate tutte le necessarie indicazioni specifiche per i materiali di riempimento ed alla loro messa in opera, ed in particolare:
a) Pietrame di riempimento per gabbioni e materassi metallici
Deve essere costituito da materiale litoide proveniente da cava (in conformità alla UNI EN - 13383-1) o da materiale d'alveo, non friabile né gelivo e quindi non deteriorabile dagli agenti atmosferici, di elevato peso specifico (non inferiore a 22 kN/m3) e di pezzatura superiore alla dimensione della maglia (minimo 1,5 D) in modo da non permettere alcuna fuoriuscita del riempimento, né in fase di posa in opera, né in esercizio. Il materiale di riempimento dovrà essere messo in opera con operazioni meccanizzate e/o manuali, in modo da raggiungere sempre una porosità del 30-40% per ottenere un idoneo peso di volume, nel rispetto delle ipotesi di progetto.
b) Terreno di rinfianco per opere in terra rinforzata
Il materiale interposto tra gli elementi di rinforzo in rete metallica a doppia torsione deve essere costituito da terreno di buona qualità, di elevato potere drenante ed alto angolo di attrito interno e, soprattutto, deve mantenere inalterate le proprie caratteristiche nel tempo. Il materiale deve appartenere ai gruppi A-2-4, A-2-5, o a gruppi di caratteristiche migliori, secondo la classificazione delle UNI 10006. I valori di granulometria consigliata vanno dai materiali più fini con granulometria minore o uguale a 0,02 mm (con percentuale non superiore al 10 %), ai ciottoli di maggiori dimensioni fino a 200 mm: l'impiego di ciottolame superiore a 100 mm deve comunque essere limitato (non oltre il 10-15%) in quanto rende più laboriose le operazioni di compattazione. La compattazione deve comunque raggiungere il 95% della prova Proctor modificata. Eventuali diverse composizioni qualificate possono essere impiegate quali ad esempio materiali trattati a calce o cemento.
La accettazione del materiale di riempimento dovrà essere comunque subordinata all'esito di prove di laboratorio al fine di verificarne la idoneità delle caratteristiche geotecniche del rilevato strutturale ed in particolare la loro rispondenza alle ipotesi di progetto. In caso di difformità, anche parziale, tra dati misurati e quelli adottati in progetto, tutte le verifiche geotecniche dovranno essere adeguatamente aggiornate.
In riferimento, per ultimo, alle indicazioni specifiche per il montaggio e la manutenzione, in ottemperanza al Capitolo 2.1 delle NTC 2008, per ogni applicazione di prodotti in rete metallica a doppia torsione devono essere forniti manuale di installazione e manutenzione da allegare alla documentazione dell'opera. In particolare dovranno essere specificatamente previste le modalità operative di interventi di ripristino e di sostituzione parziale a seguito di danneggiamenti locali. In generale la riparazione dovrà essere estesa ad una porzione maggiore di quella direttamente danneggiata e commisurata alla causa del danno in modo da non costituire elemento di debolezza.
© Riproduzione riservata
Le nuove linee guida forniscono ai tecnici ed operatori del settore, alle stazioni appaltanti ed agli organi di controllo competenti, i riferimenti normativi, teorici e sperimentali per la redazione di capitolati, per la produzione e l'utilizzo di prodotti in rete metallica a doppia torsione.
Le Linee Guida sostituiscono la Circolare del Consiglio Superiore dei lavori Pubblici n. 2078 del 27 agosto 1962, relativa alle "Norme da inserire nei Capitolati di lavori idraulici per la zincatura dei gabbioni di filo di ferro per difese e sistemazioni montane" e le precedenti "Linee guida per la redazione di capitolati per l'impiego di rete metallica a doppia torsione" del maggio 2006.
Nel documento sono fornite anche alcune indicazioni in merito alla durabilità ed il collaudo di opere realizzate con i prodotti in rete metallica a doppia torsione, con particolare riferimento alle caratteristiche prestazionali specifiche della rete metallica e delle sue applicazioni.
Il documento è composto dai seguenti paragrafi:
- Oggetto
- Campo d'applicazione
- caratteristiche dei prodotti
- Indicazioni sulla vita nominale delle opere e sulla durabilità dei prodotti
- Controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione
- Controllo di accettazione in cantiere
- Prescrizioni per il collaudo
- Indicazioni specifiche per i materiali di riempimento
- Indicazioni specifiche per il montaggio e la manutenzione
- Riferimenti normativi
Si definiscono infatti materiali e prodotti per uso strutturale, quelli che, prioritariamente, assicurano e/o contribuiscono alla sicurezza strutturale e/o geotecnica delle opere stesse, e che consentono ad un'opera ove questi sono incorporati permanentemente di soddisfare in maniera prioritaria il requisito base n.1 "Resistenza meccanica e stabilità" ai sensi del Regolamento UE n. 305/2011. In particolare per le opere di sostegno e quelle in terra rinforzata, esistono specifiche indicazioni contenute nelle NTC 2008, dove, al Capitolo 6 - paragrafo 6.5 Opere di sostegno - tra le opere di sostegno sono comprese le "strutture miste, che esplicano la funzione di sostegno anche per effetto di trattamenti di miglioramento e per la presenza di particolari elementi di rinforzo e collegamento (ad esempio, ture, terra rinforzata; muri cellulari)" e (paragrafo 6.5.3.1.1) "Nel caso delle strutture miste o composite, le verifiche di stabilità globale devono essere accompagnate da verifiche di stabilità locale e di funzionalità e durabilità degli elementi singoli". La rete metallica, costituendo componente strutturale essenziale, deve essere pertanto soggetta alle procedure di identificazione, qualificazione ed accettazione finalizzate alla verifica delle sua idoneità statica ed al mantenimento delle prestazioni nel tempo commisurate alla classe d'uso dell'opera ed alla vita nominale della stessa.
Le caratteristiche tecniche dei prodotti finiti che comportano impiego di rete metallica a doppia torsione debbono, in generale, fare riferimento a quelle del materiale di base (filo metallico), a quelle della rete che ne deriva ed a quelle dei materiali ad essa associati (pietrame e terra di interposizione e rinfianco; elementi di cucitura e collegamento; chiodature ed ancoraggi, ecc.) nonché a quelle al manufatto nel suo insieme. Per le specifiche tecniche del filo d'acciaio impiegato per la costruzioni delle reti metalliche si può fare riferimento ad una ampia serie di Norme UNI ed EN riportata nel Capitolo 9 e richiamata, ove rilevante, negli specifici paragrafi delle Linee Guida.
In riferimento, poi, alle indicazioni sulla vita nominale delle opere e sulla durabilità dei prodotti nella circolare viene precisato che a ciascuna applicazione deve essere associato una vita nominale, intesa, in accordo con la definizione data al punto.2.4.1 delle NTC 2008 e successive modifiche, come "il numero di anni nel quale la struttura purché soggetta alla manutenzione ordinaria, deve potere essere usata per lo scopo al quale è destinata".
Alla vita nominale così definita devono essere adattati i criteri di progetto con particolare riferimento alla durabilità della rete e dei sistemi di protezione dalla corrosione dei fili metallici, anche in riferimento alla possibilità che in un'opera possano essere eseguiti o meno sostituzioni di componenti o ripristini, con operazioni di manutenzione ordinaria, nonché in riferimento alle condizioni di aggressività ambientali.
In riferimento, poi, ai controlli di produzione in stabilimento e procedure di qualificazione le reti metalliche a doppia torsione devono essere prodotte con un sistema permanente di controllo interno della produzione in stabilimento e di gestione della qualità del prodotto (controllo permanente della produzione in fabbrica), in coerenza con la norma UNI EN ISO 9001, che deve assicurare il mantenimento dello stesso livello di affidabilità nella conformità del prodotto finito e l'affidabilità delle prestazioni indipendentemente dal processo di produzione.
L'identificazione e qualificazione del prodotto, la valutazione del controllo di produzione in stabilimento e del prodotto finito sono effettuate mediante la procedura di Marcatura CE in conformità ad ETA, ovvero, in alternativa tramite procedura per il rilascio del Certificato di Idoneità Tecnica all'Impiego conformemente a quanto previsto al punto 11.1, caso C, delle NTC 2008.
Le prove possono essere effettuate anche presso lo stabilimento del Produttore, qualora le attrezzature utilizzate siano tarate e la loro idoneità sia accettata e documentata.
Le prove devono essere ripetute per i diversi tipi di filo (per diverso diametro, per diversa tipologia di rivestimento galvanico e per diversa tipologia di rivestimento plastico) e per i diversi tipi di combinazione maglia e filo nel caso di prove sulla rete doppia torsione (per diverso tipo di maglia, per diverso diametro del filo, per diversa tipologia di rivestimento galvanico e per diversa tipologia di rivestimento plastico).
Nel caso di prodotti in rete a doppia torsione per impiego in opere paramassi (rivestimenti corticali), oltre alle prove descritte nei paragrafi successivi, devono essere condotte le prove sulla rete indicate dalla UNI 11437.
Per tutti gli impieghi strutturali previsti, il produttore deve comunque far eseguire le prove di seguito elencate anche presso uno dei laboratori di cui all'art.59 del D.P.R. n.380/01 dotati di adeguata competenza, attrezzatura ed organizzazione, previo nulla-osta del Servizio, e a seguito dell'esecuzione di tali prove deve presentare i rapporti di prova relativi a tutte le caratteristiche sopramenzionate, con data di esecuzione non antecedente a 1 anno dalla consegna dei materiali. A tal fine il produttore nell'istanza di rilascio del certificato di idoneità tecnica deve indicare il laboratorio prescelto.
L'accettazione dei materiali in cantiere, oltre che alla verifica della completezza della documentazione di accompagnamento in accordo con il Capitoli 11.1 delle NTC 2008, può essere subordinata all'esito di prove specifiche di accettazione, eseguite su richiesta del Direttore dei Lavori presso laboratori di cui all'art.59 del DPR 380/2001, su campioni di filo ed elementi di rete, secondo le indicazioni di prova descritte al punto 4.1. Ai fini dell'accettazione i valori delle caratteristiche tecniche riscontrate nelle prove dovranno essere confrontati con quelli dichiarati dai produttori nella documentazione di accompagnamento di cui al punto 4.2.
Comunque risulti qualificato il prodotto, resta onere del direttore dei lavori, in fase di accettazione in cantiere, la verifica della prescritta documentazione di qualificazione; in particolare non potranno essere impiegati nelle opere prodotti non corredati della documentazione indicata al punto 4.2, oppure per i quali quanto dichiarato nella suddetta documentazione non sia conforme ai requisiti ed ai livelli di sicurezza previsti dalle norme tecniche per le costruzioni nazionali e/o dagli specifici documenti contrattuali o progettuali.
Le opere stesse dovranno essere progettate e realizzate nel rispetto della normativa nazionale applicabile e, quindi, delle NTC 2008.
Il collaudo di manufatti o dispositivi basati sull'impiego di reti metalliche, in aggiunta a quanto specificatamente previsto dalla normativa vigente, deve in tutti i casi comprendere la verifica della conformità e delle completezza della documentazione e delle certificazioni previste nelle presenti Linee Guida. Queste potranno essere verificate, a discrezione del Collaudatore, sulla base anche di eventuali prove di controllo sul filo e sulla rete.
Per quanto riguarda il collaudo di materassi in rete metallica, di opere di sostegno in gabbioni o in terra rinforzata, il collaudo dovrà riferirsi anche alla rispondenza alle indicazioni di progetto in merito al pietrame di riempimento e del rilevato strutturale interposto, delle loro modalità di posa in opera e di compattazione nonché dei collegamenti tra elementi diversi. A tale scopo è pertanto da considerare buona norma quella di prevedere che il collaudo venga svolto in corso d'opera.
Per il collaudo di reti paramassi (rivestimenti corticali), analogamente a quanto fatto per funi di rinforzo e collegamento, chiodi e dei tiranti di ancoraggio, deve essere acquisita la documentazione di accompagnamento della rete metallica.
In fase di progettazione, è opportuno che vengano riportate tutte le necessarie indicazioni specifiche per i materiali di riempimento ed alla loro messa in opera, ed in particolare:
a) Pietrame di riempimento per gabbioni e materassi metallici
Deve essere costituito da materiale litoide proveniente da cava (in conformità alla UNI EN - 13383-1) o da materiale d'alveo, non friabile né gelivo e quindi non deteriorabile dagli agenti atmosferici, di elevato peso specifico (non inferiore a 22 kN/m3) e di pezzatura superiore alla dimensione della maglia (minimo 1,5 D) in modo da non permettere alcuna fuoriuscita del riempimento, né in fase di posa in opera, né in esercizio. Il materiale di riempimento dovrà essere messo in opera con operazioni meccanizzate e/o manuali, in modo da raggiungere sempre una porosità del 30-40% per ottenere un idoneo peso di volume, nel rispetto delle ipotesi di progetto.
b) Terreno di rinfianco per opere in terra rinforzata
Il materiale interposto tra gli elementi di rinforzo in rete metallica a doppia torsione deve essere costituito da terreno di buona qualità, di elevato potere drenante ed alto angolo di attrito interno e, soprattutto, deve mantenere inalterate le proprie caratteristiche nel tempo. Il materiale deve appartenere ai gruppi A-2-4, A-2-5, o a gruppi di caratteristiche migliori, secondo la classificazione delle UNI 10006. I valori di granulometria consigliata vanno dai materiali più fini con granulometria minore o uguale a 0,02 mm (con percentuale non superiore al 10 %), ai ciottoli di maggiori dimensioni fino a 200 mm: l'impiego di ciottolame superiore a 100 mm deve comunque essere limitato (non oltre il 10-15%) in quanto rende più laboriose le operazioni di compattazione. La compattazione deve comunque raggiungere il 95% della prova Proctor modificata. Eventuali diverse composizioni qualificate possono essere impiegate quali ad esempio materiali trattati a calce o cemento.
La accettazione del materiale di riempimento dovrà essere comunque subordinata all'esito di prove di laboratorio al fine di verificarne la idoneità delle caratteristiche geotecniche del rilevato strutturale ed in particolare la loro rispondenza alle ipotesi di progetto. In caso di difformità, anche parziale, tra dati misurati e quelli adottati in progetto, tutte le verifiche geotecniche dovranno essere adeguatamente aggiornate.
In riferimento, per ultimo, alle indicazioni specifiche per il montaggio e la manutenzione, in ottemperanza al Capitolo 2.1 delle NTC 2008, per ogni applicazione di prodotti in rete metallica a doppia torsione devono essere forniti manuale di installazione e manutenzione da allegare alla documentazione dell'opera. In particolare dovranno essere specificatamente previste le modalità operative di interventi di ripristino e di sostituzione parziale a seguito di danneggiamenti locali. In generale la riparazione dovrà essere estesa ad una porzione maggiore di quella direttamente danneggiata e commisurata alla causa del danno in modo da non costituire elemento di debolezza.
A cura di Gabriele
Bivona
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