Coronavirus Covid-19: Guida dell’Agenzia delle Entrate sui contributi a fondo perduto per esercenti dei centri storici
di Redazione tecnica - 19/11/2020
È disponibile, poi, da oggi anche una nuova guida, che fornisce indicazioni sui requisiti per richiedere il contributo, sui contenuti da inserire nella domanda e sulle modalità di invio.
Domande che trovano risposta nella nuova guida
Quali sono i centri storici interessati?
A quanto ammonta il contributo?
Come presentare l’istanza?
Sono alcune domande che trovano risposta nella guida pubblicata oggi, che è stata pensata per assistere il contribuente passo passo nella richiesta del contributo a fondo perduto. La guida spiega con un linguaggio semplificato le condizioni necessarie per avere accesso al contributo, i contenuti che non devono mancare nella domanda e il funzionamento della piattaforma di trasmissione, con l’utilizzo di immagini esplicative ed esempi. Viene anche chiarito cosa succede nel caso in cui la procedura sia andata a buon fine e quando, invece, la richiesta non viene accolta.
Requisiti per accedere al contributo
Per richiedere il bonus è necessario possedere i seguenti requisiti:
- avere la partita IVA attiva alla data del 30 giugno 2020 e non cessata alla data di presentazione dell'istanza
- svolgere un’attività di vendita di beni o servizi al pubblico
nelle zone A o equipollenti dei
- capoluoghi di provincia che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura tre volte superiore ai residenti
- città metropolitane che hanno registrato presenza di turisti stranieri in misura almeno pari ai residenti.
L’elenco dei comuni con queste caratteristiche è consultabile a pagina 5 delle istruzioni.
- Inoltre, bisogna possedere almeno uno tra questi requisiti:
- ammontare del fatturato e dei corrispettivi ottenuto nel mese di giugno 2020 negli esercizi situati nelle zone A o equipollenti dei comuni sopra indicati inferiore ai due terzi dell’analogo ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di giugno 2019. Per quanto riguarda i soggetti che svolgono autoservizi di trasporto pubblico non di linea, l’ambito territoriale di esercizio dell’attività, e quindi del fatturato e dei corrispettivi, è riferito all’intero territorio dei comuni predetti.
- inizio dell’attività in almeno uno degli esercizi ubicati nelle zone A o equipollenti dei predetti comuni a partire dal 1° luglio 2019.
A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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