Coronavirus Covid-19: In Sicilia stop alle visite a amici e parenti
di Redazione tecnica - 17/01/2021
Così come disposto dall’Ordinanza 16 gennaio 2021 del Ministero della Salute la Sicilia da oggi e sino al 31 gennaio 2021 entra in “area rossa” e dovrà rispettare quanto previsto agli articoli 1 e 3 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 gennaio 2021.
Successivamente all’Ordinanza del Ministero della Salute è stata pubblicata, anche, l’Ordinanza 16 gennaio 2021, n. 10 del Presidente della regione siciliana con cui vengono aggiunte alcune misure ancora più restrittive rispetto a quelle contenute nel citato dPCM 14 gennaio 2021.
Visita ad amici e parenti
Nel dettaglio è possibile leggere all’ultimo periodo del comma 4 dell’articolo 2 rubricato “Mobilità regionale e comunale” che “Non trovano applicazione nel territorio regionale le disposizioni di cui all'articolo 3 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 14 gennaio 2021 che autorizzano spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata nei limiti di due persone, essendo consentita esclusivamente la mobilità per le ragioni specificatamente esposte con la presente Ordinanza”; in pratica non sarà consentito fare visita ad amici e parenti anche se è presumibile che nel caso di genitori anziani e soli sia possibile, in limitati casi di necessità o salute, portare conforto sia fisico che morale, rientrando tale evenienza in spostamenti motivati da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute.
Dichiarazione del Presidente Musumeci
«Ho appena firmato l'ordinanza con la quale si recepisce il Dpcm e quindi la condivisione che il ministro Speranza ha voluto fare della nostra richiesta di istituire in tutta la Sicilia la zona rossa - afferma il presidente Musumeci - I dati dei contagi sono allarmanti e purtroppo non c'è altra soluzione. Non si può giocare con la vita e la salute delle persone. Sul fronte scolastico torneranno a scuola i ragazzi delle elementari e della prima media. Per tutte le altre scuole di ogni ordine e grado varrà la didattica a distanza. Sono convinto che l'ordinanza senza le misure di vigilanza e senza le necessarie sanzioni rischia di essere inutile. Ecco perché rivolgo ancora una volta un appello ai prefetti e ai sindaci perché le forze dell'ordine e la polizia municipale possano essere mobilitate per questo tipo di attività».
Mobilità
Divieto di entrata e di uscita dal territorio regionale, divieto
di accesso e allontanamento dal proprio comune, salvo che per
comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di
salute. Divieto di circolare, a piedi o con qualsiasi mezzo
pubblico e privato, all'interno del territorio comunale, ad
eccezione di comprovate esigenze di lavoro, per l'acquisto di
generi alimentari e beni di prima necessità, per ragioni di natura
sanitaria.
Diversamente da quanto previsto dal Dpcm, sono vietati anche gli
spostamenti, una volta al giorno, verso una sola abitazione privata
nei limiti di due persone per fare visita ad amici e parenti.
Vengono mantenuti i controlli per i passeggeri in arrivo nell'Isola
(registrazione obbligatoria sul sito dedicato e tampone
rapido).
Attività didattiche
In linea col Dpcm, svolgeranno attività didattica in presenza i servizi educativi per l'infanzia, la scuola dell'infanzia, la primaria e il primo anno della scuola secondaria di primo grado. Tutte le altre classi scolastiche e le Università continueranno con la didattica a distanza. Resta la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l'uso di laboratori e per mantenere una relazione educativa che realizzi l'effettiva inclusione degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali.
Esercizi commerciali
Restano sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per la vendita di generi alimentari e di prima necessità. Aperti lavanderie, barbieri e parrucchieri, edicole, tabaccai, farmacie e parafarmacie.
Ristorazione
Sospese le attività di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie e pasticcerie). Resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nonché, fino alle 22, la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze dei locali ma è confermata la previsione contenuta all’articolo 3, comma 4, lettera c) del dPCM 14/01/2021 dello stop all'asporto dopo le ore 18:00 per chi svolge come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati).
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A cura di Redazione LavoriPubblici.it
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