Costo del lavoro: L’Autorità pubblica anche i documenti di AGI, ANAS, CNAPPC e UTFP
06/10/2011
Come avevamo previsto nella notizia di ieri, l'Autorità aveva
dimenticato, nell'elenco degli operatori economici e delle
amministrazioni che avevano presentato documenti nel corso
dell'audizione del 29 settembre scorso in merito ai bandi di
gara ed al costo del lavoro, il documento presentato congiuntamente
dai Consigli nazionali degli architetti, degli Ingegneri, dei
Geologi e dei Geometri e geometri laureati.
Nella giornata di ieri, l'Autorità ha aggionato l'elenco dei documenti aggiungendo quelli qui di seguito riportati:
Ricordiamo che la legge n. 106/2011, di conversione del decreto-legge n. 70/2011 (decreto sviluppo), entrata in vigore lo scorso 13 luglio, ha introdotto un'importante novità nel criterio di scelta dell'offerta migliore che sicuramente avrà importanti ricadute su tutto il sistema di aggiudicazione e selezione degli appalti regolato dal codice dei contratti.
In particolare la nuova norma, volta a migliorare le condizioni di lavoro e in genere a sostenere l'importante settore degli appalti, introduce il comma 3-bis all'art. 81 del d.lgs. 163/2006: "L'offerta migliore è altresì determinata al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più significative sul piano nazionale, e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavro".
Antecedentemente all'audizione del 29 settembre scorso si sono espressi sul problema del costo del lavoro l’ITACA con un documento recante “Prime indicazioni per l'applicazione delle modificazioni introdotte all'art. 81 del codice dei contratti pubblici dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, di conversione del dl 70/2011” e l'Autorità con il Documento a base della Consultazione e dell’Audizione.
In verità i due documenti sono su posizioni quasi opposte ed infatti mentre quello di Itaca privilegia il calcolo del costo del personale in maniera analitica, quello dell'Autorità è molto critico sulla nuova disposizione di legge e dopo alcune argomentazioni, precisa che "Tali questioni conducono a riflettere sulla applicabilità concreta della disposizione e sulla possibilità di addivenire ad una sua diversa interpretazione, nel rispetto degli obiettivi che si è posto il legislatore, contrastare il lavoro nero ed il lavoro sottopagato. A parere dell'Autorità, questo obiettivo verrebbe perseguito in modo più efficace verificando il rispetto della normativa sulla manodopera, nella fase di esecuzione delle commesse. A tale scopo, soccorre la normativa sul documento unico di regolarità contributiva. (articolo 6, del d.P.R. n. 207/2010). Inoltre, la disposizione pone sullo stesso piano i lavori, i servizi e le forniture, ma sembra costruita con riferimento ai lavori ed ai servizi ad alta intensità di lavoro di tipo standardizzato. ".
In attesa che l'Autorità predisponga il documento finale, utilizzando, anche, le indicazioni della Consultazione e dell'Audizione, desideriamo porre l'attenzione sul documento presentato dai Consigli nazionali degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geologi e dei Geometri con cui, utilizzando un metodo parametrico abbastanza semplice ed interessante, è possibile determinare il costo del personale nei servizi di architettura e ingegneria da non sottoporre a ribasso.
Nel documento presentato nel corso dell'audizione, i Consigli hanno ritenuto che, in prima applicazione, il "costo del personale", da distinguere dall'importo su cui effettuare il ribasso, possa essere semplicemente calcolato con la seguente formula:
CP = US x GG x SM
dove:
Sull'argomento abbiamo sentito l'Architeto Rino La Mendola, Vicepresidente del CNAPPC e Presidente del Dipartimento Lavori pubblici che ha dichiarato: "I Consigli Nazionali di Architetti, Geologi, Geometri e Ingegneri sono stati tra i primi a trasmettere all'AVCP un documento congiunto sul Costo del personale e sulle cause di esclusione. Abbiamo suggerito all’AVCP un metodo semplice ed immediato per calcolare il costo del personale, da sottrarre alla contrattazione economica (e quindi al ribasso) nelle procedure di affidamento di servizi di architettura e ingegneria. In particolare, il metodo proposto consente di calcolare tale costo, in funzione del numero di professionisti o collaboratori da coinvolgere nella prestazione professionale (in base alle prescrizioni del bando), del tempo assegnato nello stesso bando e del salario medio dell'Area della Dirigenza e del comparto (per i funzionari direttivi) , calcolato sulla base dei contratti collettivi nazionali di lavoro.".
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Nella giornata di ieri, l'Autorità ha aggionato l'elenco dei documenti aggiungendo quelli qui di seguito riportati:
- Agi - Agenzia Giornalistica Italia
- Anas - Azienda Nazionale Autonoma delle Strade
- Cnappc - Consigli nazionali Architetti, Ingegneri, Geologi e Geometri
- Utfp - Unità tecnica finanza di Progettio - Cipe - PCM
Ricordiamo che la legge n. 106/2011, di conversione del decreto-legge n. 70/2011 (decreto sviluppo), entrata in vigore lo scorso 13 luglio, ha introdotto un'importante novità nel criterio di scelta dell'offerta migliore che sicuramente avrà importanti ricadute su tutto il sistema di aggiudicazione e selezione degli appalti regolato dal codice dei contratti.
In particolare la nuova norma, volta a migliorare le condizioni di lavoro e in genere a sostenere l'importante settore degli appalti, introduce il comma 3-bis all'art. 81 del d.lgs. 163/2006: "L'offerta migliore è altresì determinata al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più significative sul piano nazionale, e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavro".
Antecedentemente all'audizione del 29 settembre scorso si sono espressi sul problema del costo del lavoro l’ITACA con un documento recante “Prime indicazioni per l'applicazione delle modificazioni introdotte all'art. 81 del codice dei contratti pubblici dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, di conversione del dl 70/2011” e l'Autorità con il Documento a base della Consultazione e dell’Audizione.
In verità i due documenti sono su posizioni quasi opposte ed infatti mentre quello di Itaca privilegia il calcolo del costo del personale in maniera analitica, quello dell'Autorità è molto critico sulla nuova disposizione di legge e dopo alcune argomentazioni, precisa che "Tali questioni conducono a riflettere sulla applicabilità concreta della disposizione e sulla possibilità di addivenire ad una sua diversa interpretazione, nel rispetto degli obiettivi che si è posto il legislatore, contrastare il lavoro nero ed il lavoro sottopagato. A parere dell'Autorità, questo obiettivo verrebbe perseguito in modo più efficace verificando il rispetto della normativa sulla manodopera, nella fase di esecuzione delle commesse. A tale scopo, soccorre la normativa sul documento unico di regolarità contributiva. (articolo 6, del d.P.R. n. 207/2010). Inoltre, la disposizione pone sullo stesso piano i lavori, i servizi e le forniture, ma sembra costruita con riferimento ai lavori ed ai servizi ad alta intensità di lavoro di tipo standardizzato. ".
In attesa che l'Autorità predisponga il documento finale, utilizzando, anche, le indicazioni della Consultazione e dell'Audizione, desideriamo porre l'attenzione sul documento presentato dai Consigli nazionali degli Architetti, degli Ingegneri, dei Geologi e dei Geometri con cui, utilizzando un metodo parametrico abbastanza semplice ed interessante, è possibile determinare il costo del personale nei servizi di architettura e ingegneria da non sottoporre a ribasso.
Nel documento presentato nel corso dell'audizione, i Consigli hanno ritenuto che, in prima applicazione, il "costo del personale", da distinguere dall'importo su cui effettuare il ribasso, possa essere semplicemente calcolato con la seguente formula:
CP = US x GG x SM
dove:
- CP = Costo del personale ex art. 81, comma 3 bis, del D.Lgs.163/2006 e ss.mm.ii.
- US = Unità lavorative stimate nel bando, ex art. 263, comma 1, lettera d) del D.P.R. 207/2010
- GG = Tempo (in giorni) assegnato nel bando per la prestazione professionale
- SM = Salario medio ex CCNL Area Dirigenza/Area comparto (funzionari direttivi).
Sull'argomento abbiamo sentito l'Architeto Rino La Mendola, Vicepresidente del CNAPPC e Presidente del Dipartimento Lavori pubblici che ha dichiarato: "I Consigli Nazionali di Architetti, Geologi, Geometri e Ingegneri sono stati tra i primi a trasmettere all'AVCP un documento congiunto sul Costo del personale e sulle cause di esclusione. Abbiamo suggerito all’AVCP un metodo semplice ed immediato per calcolare il costo del personale, da sottrarre alla contrattazione economica (e quindi al ribasso) nelle procedure di affidamento di servizi di architettura e ingegneria. In particolare, il metodo proposto consente di calcolare tale costo, in funzione del numero di professionisti o collaboratori da coinvolgere nella prestazione professionale (in base alle prescrizioni del bando), del tempo assegnato nello stesso bando e del salario medio dell'Area della Dirigenza e del comparto (per i funzionari direttivi) , calcolato sulla base dei contratti collettivi nazionali di lavoro.".
A cura di Paolo
Oreto
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