Costo del personale e sicurezza nella selezione delle offerte negli appalti
20/07/2011
Il Gruppo di lavoro interregionale "Codice contratti" operante
presso ITACA e coordinato dalla Regione Piemonte, ha adottato in un
incontro tenuto lo scorso 14 luglio, un documento recante "Prime
indicazioni per l'applicazione delle modificazioni introdotte
all'art. 81 del codice dei contratti pubblici dalla legge 12 luglio
2011, n. 106, di conversione del dl 70/2011".
Il documento, che sarà trasmesso alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per le opportune valutazioni, ha come obiettivo quello di essere un primo contributo a supporto delle stazioni appaltanti che si trovano ad applicare una norma che indubbiamente impatta su tutte le procedure di gara, settori e per qualunque importo e che avrà rilevanti sviluppi anche nelle fase di gestione del contratto.
La legge 106/2011 di conversione del DL 70/2011 (decreto sviluppo), entrata in vigore lo scorso 13 luglio, nonostante introduca un'importante novità nel criterio di scelta dell'offerta migliore che sicuramente avrà importanti ricadute su tutto il sistema di aggiudicazione e selezione degli appalti regolato dal codice dei contratti, non prevede un periodo transitorio e dunque è destinata ad entrare immediatamente in vigore, imponendo una significativa inversione di approccio nella scelta dell'offerta migliore con prevedibili effetti di disorientamento di tutti gli operatori del settore.
In particolare la nuova norma, volta a migliorare le condizioni di lavoro e in genere a sostenere l'importante settore degli appalti, introduce il comma 3-bis all'art. 81 del d.lgs. 163/2006: "L'offerta migliore è altresì determinata al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più significative sul piano nazionale, e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
In questa situazione "emergenziale", in mancanza di altre indicazioni interpretative e auspicando che i Ministeri competenti si attivino per proporre delle informazioni di base, il gruppo di lavoro di ITACA ha proposto una prima lettura, al fine di integrarla con le altre disposizioni contenute nel Codice e nel Regolamento e individuare alcune modalità applicative della nuova disciplina, soprattutto per quanto riguarda le modifiche e integrazioni da apportare immediatamente ai documenti costituenti la lex specialis.
© Riproduzione riservata
Il documento, che sarà trasmesso alla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome per le opportune valutazioni, ha come obiettivo quello di essere un primo contributo a supporto delle stazioni appaltanti che si trovano ad applicare una norma che indubbiamente impatta su tutte le procedure di gara, settori e per qualunque importo e che avrà rilevanti sviluppi anche nelle fase di gestione del contratto.
La legge 106/2011 di conversione del DL 70/2011 (decreto sviluppo), entrata in vigore lo scorso 13 luglio, nonostante introduca un'importante novità nel criterio di scelta dell'offerta migliore che sicuramente avrà importanti ricadute su tutto il sistema di aggiudicazione e selezione degli appalti regolato dal codice dei contratti, non prevede un periodo transitorio e dunque è destinata ad entrare immediatamente in vigore, imponendo una significativa inversione di approccio nella scelta dell'offerta migliore con prevedibili effetti di disorientamento di tutti gli operatori del settore.
In particolare la nuova norma, volta a migliorare le condizioni di lavoro e in genere a sostenere l'importante settore degli appalti, introduce il comma 3-bis all'art. 81 del d.lgs. 163/2006: "L'offerta migliore è altresì determinata al netto delle spese relative al costo del personale, valutato sulla base dei minimi salariali definiti dalla contrattazione collettiva nazionale di settore tra le organizzazioni sindacali dei lavoratori e le organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più significative sul piano nazionale, e delle misure di adempimento delle disposizioni in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro".
In questa situazione "emergenziale", in mancanza di altre indicazioni interpretative e auspicando che i Ministeri competenti si attivino per proporre delle informazioni di base, il gruppo di lavoro di ITACA ha proposto una prima lettura, al fine di integrarla con le altre disposizioni contenute nel Codice e nel Regolamento e individuare alcune modalità applicative della nuova disciplina, soprattutto per quanto riguarda le modifiche e integrazioni da apportare immediatamente ai documenti costituenti la lex specialis.
A cura di Ilenia
Cicirello
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