Crisi, Architetti: si torni ad investire e a dare credito al mercato edilizio

06/02/2012

"Migliaia di iniziative di interventi edilizi, piccoli e medi sono da mesi congelati in attesa del credito bancario che doveva essere riattivato grazie ai grandi aiuti che le banche hanno ricevuto dall'Europa e dallo Stato italiano, finanziati con le tasse dei cittadini e dei professionisti italiani. E' ora che si torni ad investire - per non rimanere immobili nella recessione - sulle iniziative edilizie sane, riaprendo il credito agli studi di architettura di professionisti singoli o associati che - mentre sono impropriamente accusati di appartenere a caste - sono stati, di fatto, esclusi da qualsiasi intervento di sostegno o di programma di finanziamenti a differenza del mondo dell'imprenditoria che ha potuto usufruirne".

È questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori, che dopo i continui attacchi su più pronti alle libere professioni ha pubblicato una nota in cui la richiesta principale è che il Governo si impegni affinché si ritorni ad investire nel mercato edilizio.

"Il calo dello spread e il recupero dei mercati finanziari - continua - segnalano una ripresa di fiducia grazie all'impegno del Governo e dell'attuale maggioranza che lo sostiene, ma soprattutto, grazie ai cittadini e ai professionisti italiani, e tra questi agli architetti, che, con i loro sacrifici, stanno lentamente portando il nostro Paese fuori dalla palude. Ci aspettiamo ora che questa stessa fiducia venga valorizzata tornando ad investire e a dare credito al mercato edilizio, ai progettisti, così come alle imprese di costruzioni medie e piccole, agli investitori immobiliari e agli installatori di impianti".

"In caso contrario - ha concluso la nota del CNAPPC - gli architetti, in particolare i giovani, - con o senza riforma delle professioni, e mentre si dibatte dottamente sul valore legale del titolo di studio - saranno ancor più emarginati dal sistema e non potranno, con il loro talento e con la loro capacità - dare il loro contributo per rigenerare l'habitat di questo Paese e per rendere più vivibili le nostre città ed il nostro territorio".

A cura di Gabriele Bivona


© Riproduzione riservata