DDay, dal Presidente degli Ingegneri una stoccata alle istituzioni

18/05/2012

Insieme a Costruttori e Archietti, anche il Consiglio Nazionale degli Ingegneri è voluto essere partecipe del disagio manifestato nel corso del DDay tenutosi a Roma lo scorso 15 maggio e, attraverso il suo presidente Armando Zambrano, ha rifilato un ulteriore stoccata al mondo delle istituzioni troppo distante dal mondo reale dentro cui sono costretti a vivere professionisti e imprese.

Il Presidente Zambrano ha ricordato che la funzione primaria dello Stato, soprattutto in un momento di crisi come quello in atto, deve essere quella di garantire fiducia e prospettiva, e onorare in tempi certi gli impegni economici assunti verso i professionisti. "Facciamo appello - ha esordito Zambrano - affinché il Governo, gli enti locali e tutto il sistema della committenza pubblica, anche attraverso specifiche e mirate modifiche al patto di stabilità interno, modulate sulle diverse realtà territoriali, si impegni ad onorare in tempi certi gli impegni assunti".

Nel suo intervento, il Presidente degli Ingegneri italiani ha voluto ricordare il fondamentale ruolo dei professionisti italiani senza il cui apporto si fermerebbe tutto il sistema delle costruzioni con conseguenze devastanti a livello globale. "Senza l'apporto dei tecnici - ha incalzato il Presidente del CNI - le imprese non possono agire, non possono fare investimenti, non possono tentare, attraverso il lavoro, di uscire dalle difficoltà che oggi viviamo sulla nostra pelle. Tutti. Famiglie, aziende e professionisti".

Zambrano ha, infine, ricordato che a fronte di piccole strutture che supportano costi diretti e indiretti sempre più elevati e che regolarmente pagano imposte e tasse, la situazione di stallo dei pagamenti da parte delle P.A. sta generando una condizione di dissesto senza precedenti. "Ad una situazione generale, generatrice di preoccupazioni, si aggiunge l'assoluta difficoltà nel ricevere pagamenti dalle Pubbliche Amministrazioni, a valle, però, di servizi resi e di contratti regolarmente sottoscritti".

Si attende adesso una mossa da parte delle istituzioni che oltre a pensare alla revisione delle spese e all'istituzione di nuove tasse, devono concretamente agire attraverso un piano di sviluppo che si proponga di rilanciare il settore dell'edilizia, da sempre trainante per tutte le economie.

A cura di Ilenia Cicirello


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