DIMINUIZIONE DEI TASSI
10/11/2008
Il consiglio direttivo della Banca centrale Europea ha comunicato
il secondo ribasso dei tassi a distanza di circa un mese del
precedente dell’8 ottobre ed il Consiglio direttivo della Banca
centrale europea ha adottato le seguenti decisioni di politica
monetaria:
- il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è diminuito di 50 punti base, al 3,25%, a decorrere dall’operazione con regolamento il 12 novembre 2008;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è diminuito di 50 punti base, al 3,75%, con effetto sempre dal 12 novembre 2008;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è diminuito di 50 punti base, al 2,75%, con effetto sempre dal 12 novembre ottobre 2008.
Si tratta della seconda diminuzione a partire dal mese di giugno 2003 quando il minimo era al 2,00 e fa seguito a ben nove aumenti decisi dal mese di dicembre 2005 al mese di luglio 2008 che avevano portato il tasso dal 2,00% al 4,25%.
L'annuncio era ampiamente atteso dai mercati, ed è stato preceduto stamane dai tagli della Banca d'Inghilterra (1,50 per cento), della Banca Centrale Svizzera (0,50 per cento) e della Banca Centrale della Repubblica Ceca (0,75 per cento). I tassi di rifinanziamento tornano con la decisione odierna della Bce ai livelli dell'ottobre 2006. I tassi della Banca centrale europea dal 2001 ad oggi sono quelli riportati nella seguente tabella:
A motivare la decisione, ha spiegato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, soprattutto il fatto che “le prospettive di stabilità dei prezzi siano migliorate ulteriormente” e che al contrario “le aspettative inflazionistiche continueranno a scendere”.
Mentre sulle prossime mosse sui tassi il presidente della Bce ha ribadito che l'istituto non intende “pre-impegnarsi”: “Vedremo quale sarà la mossa più appropriata sulla base dei nuovi dati del prossimo vertice di dicembre”. Trichet ha ricordato che a dicembre avremo a disposizioni le nuove proiezioni dello staff della Bce. In ogni caso, non ha escluso un nuovo taglio dei tassi.
© Riproduzione riservata
- il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema è diminuito di 50 punti base, al 3,25%, a decorrere dall’operazione con regolamento il 12 novembre 2008;
- il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale è diminuito di 50 punti base, al 3,75%, con effetto sempre dal 12 novembre 2008;
- il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale è diminuito di 50 punti base, al 2,75%, con effetto sempre dal 12 novembre ottobre 2008.
Si tratta della seconda diminuzione a partire dal mese di giugno 2003 quando il minimo era al 2,00 e fa seguito a ben nove aumenti decisi dal mese di dicembre 2005 al mese di luglio 2008 che avevano portato il tasso dal 2,00% al 4,25%.
L'annuncio era ampiamente atteso dai mercati, ed è stato preceduto stamane dai tagli della Banca d'Inghilterra (1,50 per cento), della Banca Centrale Svizzera (0,50 per cento) e della Banca Centrale della Repubblica Ceca (0,75 per cento). I tassi di rifinanziamento tornano con la decisione odierna della Bce ai livelli dell'ottobre 2006. I tassi della Banca centrale europea dal 2001 ad oggi sono quelli riportati nella seguente tabella:
11 Maggio 2001 | 4,50% |
31 Agosto 2001 | 4,25% |
18 Settembre 2001 | 3,75% |
9 Novembre 2001 | 3,25% |
6 Dicembre 2002 | 2,75% |
7 Marzo 2003 | 2,50% |
6 Giugno 2003 | 2,00% |
6 Dicembre 2005 | 2,25% |
8 Marzo 2006 | 2,50% |
15 Giugno 2006 | 2,75% |
9 Agosto 2006 | 3,00% |
11 Ottobre 2006 | 3,25% |
13 Dicembre 2006 | 3,50% |
14 Marzo 2007 | 3,75% |
13 Giugno 2007 | 4,00% |
9 Luglio 2008 | 4,25% |
8 Ottobre 2008 | 3,75% |
12 Novembre 2008 | 3,25% |
A motivare la decisione, ha spiegato il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, soprattutto il fatto che “le prospettive di stabilità dei prezzi siano migliorate ulteriormente” e che al contrario “le aspettative inflazionistiche continueranno a scendere”.
Mentre sulle prossime mosse sui tassi il presidente della Bce ha ribadito che l'istituto non intende “pre-impegnarsi”: “Vedremo quale sarà la mossa più appropriata sulla base dei nuovi dati del prossimo vertice di dicembre”. Trichet ha ricordato che a dicembre avremo a disposizioni le nuove proiezioni dello staff della Bce. In ogni caso, non ha escluso un nuovo taglio dei tassi.
A cura di Paolo
Oreto
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