DISCUSSIONE PARLAMENTARE
16/01/2006
E' in discussione alle commissioni parlamentari del Senato e Camera
il testo unico in materia ambientale, di cui si elencano i temi di
particolare rilievo e maggiore dibattito:
a) il raccordo fra competenze di amministrazioni centrali, regioni ed enti locali, conferenza Stato -Regioni per la valorizzazione delle agenzie ambientali;
b) il coinvolgimento delle amministrazioni locali nella gestione del territorio;
c) la procedura di valutazione d'impatto ambientale, con revisione del procedimento, con la rinunzia del silenzio-assenso in favore invece del principio del silenzio-rifiuto, preferibile e più conforme al diritto comunitario con specifico sistema di monitoraggio per la VIA ;
. d) sull'informazione della procedura VIA i lavori parlamentari hanno evidenziato la necessità di informare degli esiti le autorità e la popolazione, fornendo il relativo piano o programma adottato, una relazione che illustri le ragioni delle scelte fatte, alla luce delle alternative possibili, e le misure di monitoraggio;
e) gestione delle acque e alla difesa del suolo, per cui la Commissione ritiene necessario il raccordo con le competenze regionali in materia di governo del territorio e la piena collaborazione fra tutti i livelli di governo nelle funzioni connesse alla difesa del suolo. Anche in questa parte è raccomandata la massima informazione e consultazione pubblica nell'elaborazione e gestione dei piani di gestione dei bacini idrografici;
f) raccolta e gestione dei rifiuti,con l'opportunità di classificare l'ordine di grandezza dei cantieri, finalizzato allo smaltimento di terre e rocce da scavo;
g) danno e protezione ambientale, su cui lo schema di decreto non recepisce l'importante distinzione, fatta dalla direttiva comunitaria di riferimento, fra danno derivante da attività pericolose e danno derivante da qualsiasi altra attività (articolo 3 della direttiva 2004/35/CE) ;
Vi è perciò la necessità di una chiara disciplina del danno ambientale, con riferimento all'azione del Ministro dell'ambiente per il risarcimento, con una regolamentazione delle condizioni di tutela giudiziale da parte delle associazioni di protezione ambientale.
© Riproduzione riservata
a) il raccordo fra competenze di amministrazioni centrali, regioni ed enti locali, conferenza Stato -Regioni per la valorizzazione delle agenzie ambientali;
b) il coinvolgimento delle amministrazioni locali nella gestione del territorio;
c) la procedura di valutazione d'impatto ambientale, con revisione del procedimento, con la rinunzia del silenzio-assenso in favore invece del principio del silenzio-rifiuto, preferibile e più conforme al diritto comunitario con specifico sistema di monitoraggio per la VIA ;
. d) sull'informazione della procedura VIA i lavori parlamentari hanno evidenziato la necessità di informare degli esiti le autorità e la popolazione, fornendo il relativo piano o programma adottato, una relazione che illustri le ragioni delle scelte fatte, alla luce delle alternative possibili, e le misure di monitoraggio;
e) gestione delle acque e alla difesa del suolo, per cui la Commissione ritiene necessario il raccordo con le competenze regionali in materia di governo del territorio e la piena collaborazione fra tutti i livelli di governo nelle funzioni connesse alla difesa del suolo. Anche in questa parte è raccomandata la massima informazione e consultazione pubblica nell'elaborazione e gestione dei piani di gestione dei bacini idrografici;
f) raccolta e gestione dei rifiuti,con l'opportunità di classificare l'ordine di grandezza dei cantieri, finalizzato allo smaltimento di terre e rocce da scavo;
g) danno e protezione ambientale, su cui lo schema di decreto non recepisce l'importante distinzione, fatta dalla direttiva comunitaria di riferimento, fra danno derivante da attività pericolose e danno derivante da qualsiasi altra attività (articolo 3 della direttiva 2004/35/CE) ;
Vi è perciò la necessità di una chiara disciplina del danno ambientale, con riferimento all'azione del Ministro dell'ambiente per il risarcimento, con una regolamentazione delle condizioni di tutela giudiziale da parte delle associazioni di protezione ambientale.
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