Da AWN i protocolli prestazionali per l'edilizia privata di nuova costruzione
04/02/2010
Il dibattito che ha caratterizzato la trasformazione in legge del
cosiddetto Decreto sulle liberalizzazioni, anche degli onorari, ha
affidato agli Ordini il compito di definire e tutelare gli standard
di qualità delle prestazioni professionali, a tutela del cittadino
(consumatore) e a fronte della responsabilità deontologica che egli
assume per essere il fiduciario della realizzazione del programma
del proprio cliente, essendo capace di dare adeguate risposte
tecniche, anche innovative, di interpretare gli interessi generali
della società del suo tempo e lo status dei luoghi in cui
interviene.
All'interno di tale contesto il CNAPPC ha intrapreso la pubblicazione di una serie di sussidi alla professione inseriti in una nuova collana editoriale dedicata alla professione che oggi si sostanzia con la presentazione dei Protocolli Prestazionali dedicati alla progettazione, direzione e collaudo delle opere di edilizia privata di nuova costruzione.
In futuro la collana si arricchirà di altri Protocolli Prestazionali dedicati ad altre attività professionali quali, ad esempio, Edilizia manutenzione/ristrutturazione, Edilizia vincolata/restauro, Beni artistici e monumentali/restauro,paesaggismo, altre.
Con la pubblicazione di questo manuale il Consiglio Nazionale intende dare il proprio contributo alla definizione di quelli che, per prassi, costume, scienza e disciplina corrente, vengono definiti come standard di buona pratica nell'espletamento di tali attività.
La pubblicazione è costituita dai tre distinti volumi di seguito elencati che costituiscono un corpus di sussidi operativi e atti contrattuali di grande aiuto ai professionisti, in particolare ai più giovani:
Gli standard prestazionali quivi descritti non hanno una diretta valenza deontologica, nondimeno costituiscono un utile riferimento per la definizione dei rapporti contrattuali tra le parti che la norma ritiene debbano essere "sempre" chiari e completi.
L'asimmetria informativa che caratterizza il rapporto con il cliente impone, infatti, al professionista di chiarire l'elenco e lo standard delle prestazioni che fornirà, anche differenziandole da quanto questa pubblicazione indica come buona pratica.
La pubblicazione stabilisce un raccordo preciso tra le attività professionali descritte, che normalmente oggi caratterizzano il processo edilizio nel settore privato, e gli onorari di riferimento che la tariffa propone e che saranno liberamente contrattati e definiti tra le parti come il Codice Civile prevede, una volta che siano stati descritti l'elenco e la consistenza delle attività richieste e che il professionista si impegna ad eseguire supportando i contenuti dei Protocolli Prestazionali attraverso una copiosa raccolta giurisprudenziale ed un riepilogo di tutta la legislazione tecnica vigente nel settore.
Fonte: www.awn.it
© Riproduzione riservata
All'interno di tale contesto il CNAPPC ha intrapreso la pubblicazione di una serie di sussidi alla professione inseriti in una nuova collana editoriale dedicata alla professione che oggi si sostanzia con la presentazione dei Protocolli Prestazionali dedicati alla progettazione, direzione e collaudo delle opere di edilizia privata di nuova costruzione.
In futuro la collana si arricchirà di altri Protocolli Prestazionali dedicati ad altre attività professionali quali, ad esempio, Edilizia manutenzione/ristrutturazione, Edilizia vincolata/restauro, Beni artistici e monumentali/restauro,paesaggismo, altre.
Con la pubblicazione di questo manuale il Consiglio Nazionale intende dare il proprio contributo alla definizione di quelli che, per prassi, costume, scienza e disciplina corrente, vengono definiti come standard di buona pratica nell'espletamento di tali attività.
La pubblicazione è costituita dai tre distinti volumi di seguito elencati che costituiscono un corpus di sussidi operativi e atti contrattuali di grande aiuto ai professionisti, in particolare ai più giovani:
- volume 1 - Protocolli Prestazionali, Edilizia privata di nuova costruzione;
- volume 2 - Schede: Edilizia privata di nuova costruzione;
- volume 3 - Sussidi: Edilizia privata di nuova costruzione
Gli standard prestazionali quivi descritti non hanno una diretta valenza deontologica, nondimeno costituiscono un utile riferimento per la definizione dei rapporti contrattuali tra le parti che la norma ritiene debbano essere "sempre" chiari e completi.
L'asimmetria informativa che caratterizza il rapporto con il cliente impone, infatti, al professionista di chiarire l'elenco e lo standard delle prestazioni che fornirà, anche differenziandole da quanto questa pubblicazione indica come buona pratica.
La pubblicazione stabilisce un raccordo preciso tra le attività professionali descritte, che normalmente oggi caratterizzano il processo edilizio nel settore privato, e gli onorari di riferimento che la tariffa propone e che saranno liberamente contrattati e definiti tra le parti come il Codice Civile prevede, una volta che siano stati descritti l'elenco e la consistenza delle attività richieste e che il professionista si impegna ad eseguire supportando i contenuti dei Protocolli Prestazionali attraverso una copiosa raccolta giurisprudenziale ed un riepilogo di tutta la legislazione tecnica vigente nel settore.
Fonte: www.awn.it
© Riproduzione riservata