Dal CNI il monitoraggio sui bandi di progettazione nel trimestre ottobre - dicembre 2009
03/02/2010
Diffusa arbitrarietà nella determinazione dei compensi da
porre a base d’asta.
Ribassi medi nell’ordine del 40% e massimi anche del 100,0%.
Crescente marginalizzazione dei liberi professionisti nel mercato dei bandi pubblici di progettazione.
Sono queste le conseguenze della liberalizzazione dei compensi professionali che emergono analizzando i risultati del monitoraggio, realizzato dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, sui bandi di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria (progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza, collaudo, misura e contabilità etc.) pubblicati nel quarto trimestre 2009.
I risultati del monitoraggio evidenziano, per i bandi aggiudicati aventi ad oggetto almeno uno dei livelli di progettazione senza esecuzione di lavori, un ribasso medio del 40 % e un ribasso massimo del 100%.
Come è noto, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal D.Lgs. n. 152/2008, dal 17 ottobre 2008 (data di entrata in vigore del Decreto in questione) è diventato facoltativo per le stazioni appaltanti utilizzare i corrispettivi, di cui attualmente al D.M. 4 aprile 2001, per la determinazione degli importi da porre a base d’asta per gli affidamenti degli incarichi di progettazione: nel quarto trimestre 2009, il 68,4% dei bandi non vi fa riferimento (nel trimestre precedente era il 40,8%).
La liberalizzazione dei compensi determina, inoltre, la progressiva espulsione dei liberi professionisti dal mercato dei bandi pubblici. I liberi professionisti sono di fatto esclusi dai bandi che assegnano congiuntamente incarichi di progettazione ed esecuzione dei lavori; in termini numerici, solo il 7,9% dei bandi di progettazione ed esecuzione aggiudicati nel quarto trimestre 2009 è stato acquisito dai liberi professionisti mentre se si considera il valore delle aggiudicazioni tale quota scende all’11%.
I liberi professionisti (individuali, associati o strutturati in forma di società di professionisti) e i raggruppamenti/associazioni temporanei che li vedono coinvolti “resistono” meglio nei bandi aventi ad oggetto la progettazione e gli altri servizi di ingegneria (senza esecuzione dei lavori); nell’ultimo trimestre 2009 essi si sono aggiudicati, in termini numerici, il 73,6% di questa tipologia di bandi, quota che scende però al 59% se si considera l’importo degli incarichi.
Fonte: www.centrostudicni.it
© Riproduzione riservata
Ribassi medi nell’ordine del 40% e massimi anche del 100,0%.
Crescente marginalizzazione dei liberi professionisti nel mercato dei bandi pubblici di progettazione.
Sono queste le conseguenze della liberalizzazione dei compensi professionali che emergono analizzando i risultati del monitoraggio, realizzato dal Centro studi del Consiglio nazionale degli ingegneri, sui bandi di gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria (progettazione, direzione dei lavori, coordinamento per la sicurezza, collaudo, misura e contabilità etc.) pubblicati nel quarto trimestre 2009.
I risultati del monitoraggio evidenziano, per i bandi aggiudicati aventi ad oggetto almeno uno dei livelli di progettazione senza esecuzione di lavori, un ribasso medio del 40 % e un ribasso massimo del 100%.
Come è noto, a seguito delle modifiche apportate al Codice dei contratti pubblici dal D.Lgs. n. 152/2008, dal 17 ottobre 2008 (data di entrata in vigore del Decreto in questione) è diventato facoltativo per le stazioni appaltanti utilizzare i corrispettivi, di cui attualmente al D.M. 4 aprile 2001, per la determinazione degli importi da porre a base d’asta per gli affidamenti degli incarichi di progettazione: nel quarto trimestre 2009, il 68,4% dei bandi non vi fa riferimento (nel trimestre precedente era il 40,8%).
La liberalizzazione dei compensi determina, inoltre, la progressiva espulsione dei liberi professionisti dal mercato dei bandi pubblici. I liberi professionisti sono di fatto esclusi dai bandi che assegnano congiuntamente incarichi di progettazione ed esecuzione dei lavori; in termini numerici, solo il 7,9% dei bandi di progettazione ed esecuzione aggiudicati nel quarto trimestre 2009 è stato acquisito dai liberi professionisti mentre se si considera il valore delle aggiudicazioni tale quota scende all’11%.
I liberi professionisti (individuali, associati o strutturati in forma di società di professionisti) e i raggruppamenti/associazioni temporanei che li vedono coinvolti “resistono” meglio nei bandi aventi ad oggetto la progettazione e gli altri servizi di ingegneria (senza esecuzione dei lavori); nell’ultimo trimestre 2009 essi si sono aggiudicati, in termini numerici, il 73,6% di questa tipologia di bandi, quota che scende però al 59% se si considera l’importo degli incarichi.
Fonte: www.centrostudicni.it
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